Guercino. Capolavori da Cento a Bolzano

Guercino. Capolavori da Cento a Bolzano
Dal 05 Dicembre 2012 al 27 Gennaio 2013
Bolzano
Luogo: Palazzo Mercantile
Indirizzo: via Argentieri 6
Orari: da lunedì a domenica 10-18
Costo del biglietto: intero € 8, ridotto € 6
Telefono per informazioni: +39 0471 502028
E-Mail info: info@taliabz.org
Sito ufficiale: http://www.taliabz.org/guercino/
"Guercino. Capolavori da Cento a Bolzano", questo il titolo della mostra organizzata dalla Cooperativa culturale Talia in collaborazione con la Sovrintendenza ai beni culturali di Bolzano, il Comune di Cento, la Provincia di Ferrara, l'Azienda di Soggiorno e Turismo e la Camera di Commercio di Bolzano. Partecipano all’iniziativa anche l’Assessorato provinciale alla cultura di lingua italiana e il comune di Bolzano. Si tratta della prima tappa di un tour mondiale che verrà ospitata nella sontuosa cornice di Palazzo Mercantile a Bolzano a partire dal 05.12.2012 e fino al 27.01.2013.
In mostra verranno esposte sei pale d'altare del Guercino e quattro dipinti dei suoi amatissimi nipoti, Cesare e Benedetto Gennari, prosecutori dell'attività dello zio alla sua morte (1666). Nove delle dieci tele sono prestate dalla Pinacoteca di Cento costretta alla chiusura a causa dei gravi danni riportati nel terremoto del maggio scorso che ha messo in ginocchio l'Emilia. Il decimo dipinto, "La Visione di Soriano", verrà invece prelevato dalla Chiesa dei Domenicani di Bolzano e portato in mostra per l'occasione dove potrà finalmente essere ammirato con il giusto gioco di luci. Quest'opera fu commissionata dal Magistrato mercantile nel 1635 per abbellire l'allora cappella dei Mercanti nel convento domenicano. Molto interessanti le lunghe trattative tra il pittore centese e il Magistrato bolzanino, riportate nei documenti locali, che mostrano come a volte il rapporto artista-committente fosse tutt'altro che semplice. La vicenda ci aiuta inoltre a ricostruire alcuni lati caratteriali del Guercino, restio a concedere i propri disegni senza caparra. Quest'opera tarda dell'artista è inoltre punto di partenza su cui impostare un confronto con le opere giovanili del pittore, quelle del 1618, considerato dalla critica come "anno mirabilis”. Lo stile del Guercino non si esaurisce però con la morte dell'artista, ma viene rievocato dai nipoti che porteranno avanti la bottega dello zio almeno fino al 1715, anno della morte di Benedetto Gennari. Dunque un'attività lunga un secolo se si pensa che le prime opere del Guercino risalgono al 1613/14.
Il comune di Cento, privato della sua importante Pinacoteca, ha deciso di lanciare un appello per far sì che questi capolavori possano continuare ad essere esposti nel periodo necessario per la ricostruzione dell'edificio. Bolzano ha voluto rispondere a questo appello per due motivi: ritrovare la sua pala di Soriano ricostruendo le principali tappe della commissione e portare l'attenzione sul terremoto emiliano destinando una parte del ricavato della mostra alla ricostruzione della Pinacoteca.
In mostra verranno esposte sei pale d'altare del Guercino e quattro dipinti dei suoi amatissimi nipoti, Cesare e Benedetto Gennari, prosecutori dell'attività dello zio alla sua morte (1666). Nove delle dieci tele sono prestate dalla Pinacoteca di Cento costretta alla chiusura a causa dei gravi danni riportati nel terremoto del maggio scorso che ha messo in ginocchio l'Emilia. Il decimo dipinto, "La Visione di Soriano", verrà invece prelevato dalla Chiesa dei Domenicani di Bolzano e portato in mostra per l'occasione dove potrà finalmente essere ammirato con il giusto gioco di luci. Quest'opera fu commissionata dal Magistrato mercantile nel 1635 per abbellire l'allora cappella dei Mercanti nel convento domenicano. Molto interessanti le lunghe trattative tra il pittore centese e il Magistrato bolzanino, riportate nei documenti locali, che mostrano come a volte il rapporto artista-committente fosse tutt'altro che semplice. La vicenda ci aiuta inoltre a ricostruire alcuni lati caratteriali del Guercino, restio a concedere i propri disegni senza caparra. Quest'opera tarda dell'artista è inoltre punto di partenza su cui impostare un confronto con le opere giovanili del pittore, quelle del 1618, considerato dalla critica come "anno mirabilis”. Lo stile del Guercino non si esaurisce però con la morte dell'artista, ma viene rievocato dai nipoti che porteranno avanti la bottega dello zio almeno fino al 1715, anno della morte di Benedetto Gennari. Dunque un'attività lunga un secolo se si pensa che le prime opere del Guercino risalgono al 1613/14.
Il comune di Cento, privato della sua importante Pinacoteca, ha deciso di lanciare un appello per far sì che questi capolavori possano continuare ad essere esposti nel periodo necessario per la ricostruzione dell'edificio. Bolzano ha voluto rispondere a questo appello per due motivi: ritrovare la sua pala di Soriano ricostruendo le principali tappe della commissione e portare l'attenzione sul terremoto emiliano destinando una parte del ricavato della mostra alla ricostruzione della Pinacoteca.
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