roBOt Digital Paths into Music and Art
Dal 06 Ottobre 2015 al 10 Ottobre 2015
Bologna
Luogo: Palazzo Re Enzo e altre sedi
Indirizzo: piazza del Nettuno 1
Enti promotori:
- Con il patrocinio e il sostegno di Comune di Bologna
- Regione Emilia Romagna
- Bologna Unesco City of Music
- Con il sostegno di Fondazione Teatro Comunale di Bologna e Fondazione del Monte
E-Mail info: info@robotfestival.it
Sito ufficiale: http://www.robotfestival.it/2015/index.html
6 progetti curatoriali:
BORA YURI ANCARANI & SAMUEL KERRIDGE / FUSE* / TOA MATA BAND LUCA POZZI / MORKEBLA / DEEP ORCHESTRA
21 progetti call4roBOt:
{movimentomilc} / ALICE DALGALARRONDO / BORIS LABBÉ / CARRIE ELSTON TUNICK CINZIA CAMPOLESE | IF / ELEUTERI&ABBATE / EVIL TWIN / FRANCESCA FINI / GAGLIARDI | NATALE / GIANLUCA ABBATE / GLENN MARSHALL / HTCOS / IOCOSE / IRENE FENARA / JUNKFOOD 4TET | PICCININI / MATEO AMARAL / MOGANO W | FAX / PERLETTA | JOBIN | XX+XY VISUAL / TARSI | FAUVE! GEGEN A RHINO / VENKATA SHIVKUMAR KAPPALA / YEN TZU CHANG
La sezione A/V di roBOt Festival , dedicata alle Arti Visive, storicamente suddivisa in due macro aree curatorial e call4roBOt annuncia i 6 progetti curatoriali , scelti e commissionati direttamente dal festival, che vanno ad integrare il programma di 21 progetti call4roBOt (19 selezionati attraverso il bando internazionale call4roBOt e i 2 vincitori dell’edizione argentina), annunciati prima dell’estate.
Tra i sei progetti curatoriali individuati da roBOt Festival nel segno di #XLR8 , tema guida di questa edizione, si segnala l’anteprima assoluta del live audio/video dove il suono spigoloso e raffinato di Morkebla incontra i visual di Sara Scenderbech: incubatrici, acquari, trapani odontoiatrici danzano in una voragine di vertiginose profondità producendo paesaggi alieni, sospesi tra artificiale ed organico.
In programma Ljós , la più recente avventura firmata Fuse* , uno dei collettivi più esaltanti ed affilati nell'esplorare in tutta la loro vastità i territori del multimediale, che questa volta indaga la disciplina più vicina alla performance con la danzatrice Elena Annovi.
Con il progetto Toa Mata Band , roBOt Festival ospiterà la prima “band robotica Lego” al mondo dove ad essere protagonisti saranno proprio gli ometti di plastica che hanno contrassegnato l'infanzia di diverse generazioni. È da loro che Giuseppe Acito è partito per costruire quel piccolo prodigio che è la Toa Mata Band : un sistema di motori, pulegge, elastici e un MIDI sequencer, il tutto sotto il controllo di un processore Arduino.
One Church One Column di Luca Pozzi è un lavoro installativo che rappresenta la capacità di un attore di assorbire a distanza l'informazione circostante. Spazio, tempo, luce e memoria storica si comprimono nel microspazio di un oggetto fluttuante, arrivando a costituire un database da un lato a forma di “cloud” ma in realtà assolutamente analogico. Le incursioni a sorpresa della DEEP ORCHESTRA – un progetto nato da una costola di Go Deep, workshop ideato dai Motus in collaborazione con Andreco si basano su attacchi sonori a sorpresa, realizzati grazie a strumenti a zaino autocostruiti, facilmente traportabili, pronti per essere sfoderati in un gioco che diventa una vera e propria “quadrifonia centrifuga”, col suono che avvolge e spiazza.
E poi Bora , un piccolo gioiello che è stato già annunciato, del ravennate Yuri Ancarani che in occasione di roBOt Festival lavorerà in sinergia con l’inglese Samuel Kerridge , uno dei talenti più affilati degli ultimi anni nei terreni apocalittici dove la musica digitale si fa impatto, rumore, potenza, avventura.
Parallelamente ai progetti curatoriali, la sezione A/V contempla inoltre 21 progetti (19 selezionati e 2 vincitori dell’edizione argentina) individuati attraverso il bando internazionale call4roBOt: un percorso interattivo e immersivo tra performance, installazioni e video che si snoderà tra Palazzo Re Enzo e diverse location del centro storico. Dalla performance della taiwanese Yen Tzu Chang , per la prima volta in Italia a quella di Carrie Elston Tunick, vincitrice del primo premio alla New York Art Marathon del 2011 (ha raggiunto anche il prestigioso festival austriaco Ars Electronica) . Tra le anteprime: la performance firmata da Junkfood 4tet e Carlotta Piccinini e il nuovo video di Boris Labbé (già vincitore del premio call4roBOt 2013). E poi ancora Francesca Fini , autrice e produttrice digitale, che conta esperienze e premi in tutto il mondo (Polonia, Brasile, Francia, Germania, Stati Uniti) oppure il collettivo IOCOSE , le cui opere sono finite alla Biennale di Venezia, alla Tate Modern londinese, al berlinese Transmediale così come su media come Wired, Flash Art, Liberatiòn, Der Spiegel, El Pais.
Forte, anche in questa edizione, la componente musicale, presente a call4roBOt con i progetti firmati da Mogano W e Fax, Junkfood, Perletta e Jobin, Francesco Gagliardi e Rocco Natale, il duo How to cure our soul , musicisti che hanno scelto di implementare i loro ultimi show con componenti artistiche visive e interattive.
roBOt Digital Paths into Music and Art è un festival internazionale dedicato alla musica elettronica e alle arti digitali che si svolge ogni autunno a Bologna, in Italia. Giunge quest’anno alla sua ottava edizione, dimostrando nel corso degli anni una vitalità e una crescita continua che lo ha consacrato tra gli eventi più importanti del suo genere a livello internazionale. In questa ottica, roBOt sta creando una rete fra le realtà estere per condividere le esperienze con i partner stranieri: non solo performance musicali, ma anche proiezioni, workshop e produttori di media e arti digitali a 360 gradi. Dal 2014 roBOt ha avviato una collaborazione con Buenos Aires, città innovatrice che rappresenta il polo artistico più attivo del Sud America.
BORA YURI ANCARANI & SAMUEL KERRIDGE / FUSE* / TOA MATA BAND LUCA POZZI / MORKEBLA / DEEP ORCHESTRA
21 progetti call4roBOt:
{movimentomilc} / ALICE DALGALARRONDO / BORIS LABBÉ / CARRIE ELSTON TUNICK CINZIA CAMPOLESE | IF / ELEUTERI&ABBATE / EVIL TWIN / FRANCESCA FINI / GAGLIARDI | NATALE / GIANLUCA ABBATE / GLENN MARSHALL / HTCOS / IOCOSE / IRENE FENARA / JUNKFOOD 4TET | PICCININI / MATEO AMARAL / MOGANO W | FAX / PERLETTA | JOBIN | XX+XY VISUAL / TARSI | FAUVE! GEGEN A RHINO / VENKATA SHIVKUMAR KAPPALA / YEN TZU CHANG
La sezione A/V di roBOt Festival , dedicata alle Arti Visive, storicamente suddivisa in due macro aree curatorial e call4roBOt annuncia i 6 progetti curatoriali , scelti e commissionati direttamente dal festival, che vanno ad integrare il programma di 21 progetti call4roBOt (19 selezionati attraverso il bando internazionale call4roBOt e i 2 vincitori dell’edizione argentina), annunciati prima dell’estate.
Tra i sei progetti curatoriali individuati da roBOt Festival nel segno di #XLR8 , tema guida di questa edizione, si segnala l’anteprima assoluta del live audio/video dove il suono spigoloso e raffinato di Morkebla incontra i visual di Sara Scenderbech: incubatrici, acquari, trapani odontoiatrici danzano in una voragine di vertiginose profondità producendo paesaggi alieni, sospesi tra artificiale ed organico.
In programma Ljós , la più recente avventura firmata Fuse* , uno dei collettivi più esaltanti ed affilati nell'esplorare in tutta la loro vastità i territori del multimediale, che questa volta indaga la disciplina più vicina alla performance con la danzatrice Elena Annovi.
Con il progetto Toa Mata Band , roBOt Festival ospiterà la prima “band robotica Lego” al mondo dove ad essere protagonisti saranno proprio gli ometti di plastica che hanno contrassegnato l'infanzia di diverse generazioni. È da loro che Giuseppe Acito è partito per costruire quel piccolo prodigio che è la Toa Mata Band : un sistema di motori, pulegge, elastici e un MIDI sequencer, il tutto sotto il controllo di un processore Arduino.
One Church One Column di Luca Pozzi è un lavoro installativo che rappresenta la capacità di un attore di assorbire a distanza l'informazione circostante. Spazio, tempo, luce e memoria storica si comprimono nel microspazio di un oggetto fluttuante, arrivando a costituire un database da un lato a forma di “cloud” ma in realtà assolutamente analogico. Le incursioni a sorpresa della DEEP ORCHESTRA – un progetto nato da una costola di Go Deep, workshop ideato dai Motus in collaborazione con Andreco si basano su attacchi sonori a sorpresa, realizzati grazie a strumenti a zaino autocostruiti, facilmente traportabili, pronti per essere sfoderati in un gioco che diventa una vera e propria “quadrifonia centrifuga”, col suono che avvolge e spiazza.
E poi Bora , un piccolo gioiello che è stato già annunciato, del ravennate Yuri Ancarani che in occasione di roBOt Festival lavorerà in sinergia con l’inglese Samuel Kerridge , uno dei talenti più affilati degli ultimi anni nei terreni apocalittici dove la musica digitale si fa impatto, rumore, potenza, avventura.
Parallelamente ai progetti curatoriali, la sezione A/V contempla inoltre 21 progetti (19 selezionati e 2 vincitori dell’edizione argentina) individuati attraverso il bando internazionale call4roBOt: un percorso interattivo e immersivo tra performance, installazioni e video che si snoderà tra Palazzo Re Enzo e diverse location del centro storico. Dalla performance della taiwanese Yen Tzu Chang , per la prima volta in Italia a quella di Carrie Elston Tunick, vincitrice del primo premio alla New York Art Marathon del 2011 (ha raggiunto anche il prestigioso festival austriaco Ars Electronica) . Tra le anteprime: la performance firmata da Junkfood 4tet e Carlotta Piccinini e il nuovo video di Boris Labbé (già vincitore del premio call4roBOt 2013). E poi ancora Francesca Fini , autrice e produttrice digitale, che conta esperienze e premi in tutto il mondo (Polonia, Brasile, Francia, Germania, Stati Uniti) oppure il collettivo IOCOSE , le cui opere sono finite alla Biennale di Venezia, alla Tate Modern londinese, al berlinese Transmediale così come su media come Wired, Flash Art, Liberatiòn, Der Spiegel, El Pais.
Forte, anche in questa edizione, la componente musicale, presente a call4roBOt con i progetti firmati da Mogano W e Fax, Junkfood, Perletta e Jobin, Francesco Gagliardi e Rocco Natale, il duo How to cure our soul , musicisti che hanno scelto di implementare i loro ultimi show con componenti artistiche visive e interattive.
roBOt Digital Paths into Music and Art è un festival internazionale dedicato alla musica elettronica e alle arti digitali che si svolge ogni autunno a Bologna, in Italia. Giunge quest’anno alla sua ottava edizione, dimostrando nel corso degli anni una vitalità e una crescita continua che lo ha consacrato tra gli eventi più importanti del suo genere a livello internazionale. In questa ottica, roBOt sta creando una rete fra le realtà estere per condividere le esperienze con i partner stranieri: non solo performance musicali, ma anche proiezioni, workshop e produttori di media e arti digitali a 360 gradi. Dal 2014 roBOt ha avviato una collaborazione con Buenos Aires, città innovatrice che rappresenta il polo artistico più attivo del Sud America.
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