La Fondazione Golinelli per Arte Fiera 2016
![Lucy+Jorge Orta, Orta water. PurificAtion station, 2005. Pompa per l’acqua potabile e sistema di purificazione, struttura in acciaio, taniche, lattine, contenitori, oggetti diversi, tubi, mp3 impianto stereo, quattro casse acustiche, bottiglie Lucy+Jorge Orta, Orta water. PurificAtion station, 2005. Pompa per l’acqua potabile e sistema di purificazione, struttura in acciaio, taniche, lattine, contenitori, oggetti diversi, tubi, mp3 impianto stereo, quattro casse acustiche, bottiglie](http://www.arte.it/foto/600x450/c1/43293-Lucy_Jorge_Orta.jpg)
Lucy+Jorge Orta, Orta water. PurificAtion station, 2005. Pompa per l’acqua potabile e sistema di purificazione, struttura in acciaio, taniche, lattine, contenitori, oggetti diversi, tubi, mp3 impianto stereo, quattro casse acustiche, bottiglie
Dal 29 Gennaio 2016 al 31 Gennaio 2016
Bologna
Luogo: Opificio Golinelli
Indirizzo: via Paolo Nanni Costa 14
Curatori: Cristiana Perrella
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Sito ufficiale: http://www.fondazionegolinelli.it/
Per Arte Fiera 2016 (29-31 gennaio) la Fondazione Golinelli espone alcune opere della collezione di Marino e Paola Golinelli all’interno di Opificio Golinelli, la cittadella per la conoscenza e la cultura inaugurata a Bologna a ottobre 2015 in via Paolo Nanni Costa 14, che per l’occasione farà aperture straordinarie.
Arte e Scienza. Un percorso tra opere selezionate dalla Collezione Golinelli è il programma pensato per ART CITY Bologna.
In mostra nei 9 mila mq di Opificio opere di artisti di fama internazionale: Loris Cecchini, Alberto Di Fabio, Andrey Gorbunov, Candida Hofer, Joep Van Lieshout, Marcello Maloberti, Lucy e Jorge Orta, Cameron Platter. I lavori in esposizione restituiscono il carattere unico della collezione Golinelli, focalizzata sulla ricerca dei punti di contatto tra la visione scientifica e artistica del mondo contemporaneo e sull’apertura all’arte dei paesi emergenti, asiatici, africani e sud-americani. Un percorso tra opere realizzate tutte nell’ultimo decennio, coerente con l’approccio multidisciplinare e didattico all’arte che la Fondazione propone attraverso le attività dell’area progettuale Arte, Scienza e Conoscenza, soprattutto attraverso le grandi mostre realizzate annualmente, a partire dal 2010. Le mostre della Fondazione Golinelli, curate da Giovanni Carrada e Cristiana Perrella, hanno sviluppato un format, inedito in Italia, che mette in dialogo i risultati delle più recenti ricerche scientifiche con le opere di artisti contemporanei, scelte per la capacità di chiarire, attraverso la loro evidenza visiva, concetti complessi, oppure di suscitare emozioni in grado di trasmettere, rispetto alla scienza, un diverso tipo di conoscenza e di comprensione.
Le otto opere continueranno a essere in mostra a Opificio anche dopo i tre giorni di ART CITY Bologna. Scelte tra i circa 600 lavori della collezione Golinelli, sono di impatto immediato. Diverse tra loro nei linguaggi usati, in parte sono state esposte nelle mostre realizzate finora dalla Fondazione (Cecchini, Di Fabio, Hofer, Maloberti, Orta) e in parte sono presentate al pubblico per la prima volta in questa occasione (Gorbunov, Van Lieshout, Platter).
Per la ART CITY White Night, sabato 30 gennaio, saranno date anticipazioni sulla prossima mostra di arte e scienza: “IMPREVEDIBILE, essere pronti per il futuro senza sapere come sarà” in programma fra gennaio e marzo 2017 a Opificio e in altri luoghi di Bologna. Conclude la serata, alle 22 nell’auditorium, la proiezione in loop del video dell'artista francese Camille Henrot "The Strife of Love in a Dream", 2011 (durata: 11'37’’), presentato per la prima volta in Italia. Commissionato dal Centre Pompidou, il video è girato in India e alterna scene di un pellegrinaggio con quelle della produzione industriale di un farmaco ansiolitico e dell’estrazione del veleno da un serpente. Religione, scienza e superstizione sono tre modi di affrontare la più grande paura umana, quella della morte, che Henrot esplora in una affascinante e incalzante sequenza di immagini, dove analogie e differenze sono indicate attraverso una costruzione tutta affidata al montaggio. Camille Henrot (1978, vive a Parigi e New York) è tra i giovani artisti internazionali più interessanti emersi sulla scena dell’arte negli ultimi anni. Nel 2013 ha vinto il Leone d’argento come migliore artista giovane alla 55^ Biennale di Venezia, con il video “Grosse Fatigue”. Da poco le è stato assegnata l’Edvard Munch Prize, nuovo e prestigioso premio internazionale dedicato ai migliori artisti under 40.
L’evento è curato da Cristiana Perrella.
Orari
Venerdì 29 e sabato 30 gennaio, dalle 15 alle 20, visite guidate all’Opificio. Sabato, dalle 21 alle 24, si potrà entrare fino a esaurimento posti. Dedicata alle attività per bambini e adulti tra arte e scienza la giornata di domenica: dalle 15 alle 19 laboratori su prenotazione, visite fino alle 20.
Opificio Golinelli è una delle tappe della navetta ART CITY Bus.
Opere in mostra
Joep Van Lieshout, Cow of the Future, 2014
Alberto Di Fabio, Untitled, 2007
Candida Hofer, Biblioteca comunale dell'Archiginnasio II, 2006
Loris Cecchini, Rainbow Trousses, 2009
Marcello Maloberti, Himalaya, 2012
Cameron Platter, risk, 2014
Andrey Gorbunov, Transformation 8, 2014
Lucy e Jorge Orta, Orta Water Purification Station, 2005
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