Fragmented Nations (on dropping bomb*shells)

Marco Brambilla Limits of Control, 2024. Schermata da video digitale. Courtesy l’artista

 

Dal 06 Febbraio 2025 al 16 Febbraio 2025

Bologna

Luogo: Museo civico del Risorgimento

Indirizzo: Piazza Giosue Carducci 5

Orari: Martedì e giovedì 9.00 - 13.00 Venerdì 15.00 - 19.00 Sabato, domenica, festivi 10.00 – 18.00 Chiuso lunedì e mercoledì

Curatori: Carmen Lorenzetti e Dušan Josip Smodej

Enti promotori:

  • Settore Musei Civici Bologna | Museo civico del Risorgimento
  • In collaborazione con OOU Nomadic Gallery

Costo del biglietto: Intero € 5 | ridotto € 3 | ridotto speciale visitatori > 19 anni e ≤ 25 € 2 | gratuito possessori Card Cultura | gratuito possessori qualsiasi tipologia di biglietto Arte Fiera (dal 6 al 9 febbraio 2025)

Telefono per informazioni: + 39 051 2196520

E-Mail info: museorisorgimento@comune.bologna.it

Sito ufficiale: http://www.museibologna.it/risorgimento


Dal 6 al 16 febbraio 2025 il Museo civico del Risorgimento del Settore Musei Civici Bologna è lieto di accogliere la mostra collettiva Fragmented Nations (on dropping bomb*shells), una riflessione sulla natura incerta e fragile del tempo presente attraverso sette opere video degli artisti Bojan StojčićDaniil Revkovskyi e Andrii Rachynskyi, Marco BrambillaRashid MasharawiSasha KurmazShabi Habib Allah e Younès Ben Slimane.

Il progetto espositivo, a cura di Carmen Lorenzetti e Dušan Josip Smodej, è promosso da Settore Musei Civici Bologna | Museo civico del Risorgimento in collaborazione con OOU Nomadic Gallery e rientra nel programma istituzionale di ART CITY Bologna 2025, il programma di mostre, eventi e iniziative promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere in occasione di Arte Fiera.

Fragmented Nations (on dropping bomb*shells) presenta la frammentazione come condizione geopolitica e realtà esistenziale. Giustapponendo display contemporaneo e storico, la mostra fa entrare in risonanza i manufatti conservati nella collezione permanente del Museo civico del Risorgimento, testimonianze delle aspirazioni alla costruzione dell’Unità d’Italia da cui mossero le guerre di Indipendenza del XIX secolo, con le precarietà del (dis)ordine globale del XXI secolo. Il dialogo tra passato e presente illumina così la natura ricorsiva dei conflitti e la fragilità delle identità nazionali.

Nel dicembre 2023, l'Istituto italiano per gli studi politici internazionali ha pubblicato un dossier intitolato Il mondo nel 2024: la grande frammentazione che, a distanza di un anno, in retrospettiva fornisce un quadro convincente e solido per questa esposizione. Il rapporto identifica i principali fattori di frammentazione nel mondo odierno: tensioni geopolitiche, conflitti crescenti, instabilità economica e rottura della cooperazione multilaterale. Guerre come quelle in Ucraina e Gaza illustrano come le divisioni radicali e le mutevoli alleanze stiano rimodellando l'ordine globale. Analogamente, l'ascesa del Sud del mondo e la sua sfida all'egemonia del Nord segnano un riallineamento fondamentale delle strutture di potere internazionali, con le vecchie potenze dominanti che cercano di estendere le loro sfere di influenza a scopo di deterrenza.
Esempi di questa tendenza sono la posizione della Cina nei confronti di Taiwan e le dichiarate ambizioni egemoniche del neoeletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump, secondo cui le annessioni territoriali di Canada, Groenlandia e canale di Panama sarebbero una necessità per la sicurezza nazionale. Queste aspirazioni sottolineano un modello ricorrente di espansionismo territoriale e ideologico, evocando domande più profonde sulla natura della sovranità, la persistenza di impulsi neocoloniali e il fragile equilibrio di potere in un panorama globale sempre più diviso.

Le opere selezionate interrogano i temi cruciali delle relazioni geopolitiche, dei conflitti, delle migrazioni e delle tecnologie di sorveglianza, invitando gli spettatori a riflettere sulla dissonanza tra le promesse di unificazione e le realtà della frammentazione. Mentre la storia e le narrazioni contemporanee si scontrano, le forze che plasmano sia la persistenza che la dissoluzione delle nazioni vengono sfidate.

Inaugurazione venerdì 7 febbraio 2025 ore 17.00

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