Christian Boltanski
Dal 21 Aprile 2015 al 22 Aprile 2015
Bologna
Luogo: Accademia di Belle Arti
Indirizzo: via Belle Arti 54
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 051 4226411
E-Mail info: dipa.arti.visive@ababo.it
Sito ufficiale: http://www.ababo.it/ABA/
Christian Boltanski, artista francese di fama internazionale, autore dell'opera A proposito di Ustica visibile dal 2007 al Museo per la Memoria di Ustica, sarà a Bologna martedì 21 e mercoledì 22 aprile, in occasione del 70° anniversario della Liberazione e della Resistenza, per una serie di appuntamenti organizzati in collaborazione da Istituzione Bologna Musei, Accademia di Belle Arti di Bologna e Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica, con il patrocinio dell'Università degli Studi di Bologna – Dipartimento di Filosofia e Comunicazione.
Martedì 21 aprile alle ore 10.30 nell'Aula Magna dell'Accademia di Belle Arti di Bologna l'artista terrà una lectio magistralis dal titolo L'arte e il futuro della memoria, in dialogo con Patrizia Violi, Professore Ordinario di Semiotica dell'Università di Bologna - Dipartimento di Filosofia e Comunicazione. L'incontro è aperto al pubblico, con ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Nel pomeriggio dello stesso giorno, alle ore 15.00 Boltanski sarà al MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna per una visita alla sua opera Les regards, entrata a far parte della Collezione Permanente del museo nel 1998 e realizzata in occasione della mostra Pentimenti (Villa delle Rose, Bologna, 30 maggio – 7 settembre 1997).
Il lavoro prende spunto dal Sacrario dei partigiani in Piazza Nettuno: utilizzando le foto dei caduti – che nei giorni della liberazione dell'aprile 1945 furono collocate spontaneamente dai cittadini sul muro nel luogo in cui erano stati fucilati molti partigiani - l'artista francese isola gli sguardi e li trasferisce ingranditi su sottili fogli di poliestere. Il senso di leggerezza dato dal materiale e dal suggestivo allestimento crea uno stato di inquietante sospensione: ondeggiando come lenzuola al vento, numerosi occhi guardano lo spettatore da ogni direzione, nell'attesa di essere ri-guardati e di ricevere un nome e un'identità anche immaginaria, per poter sopravvivere nella forza del ricordo. Boltanski ci aiuta quindi a non dimenticare, a far rivivere l'assenza riscattando dall'oblio del tempo una piccola porzione di ognuno di noi, nel tentativo di ridare dignità a quegli sguardi anonimi e di sottrarre la morte della memoria alla morte fisica. L'ingresso alla zona della Collezione Permanente in cui è allestita l'opera il 21 aprile è libero dalle h 15.00.
Mercoledì 22 aprile, dalle ore 10.00 alle ore 14.00 i visitatori che lo desiderino potranno registrare i propri battiti cardiaci, nell’ambito del progetto di Christian Boltanski Les Archives du Cœur, presso il Museo per la Memoria di Ustica (via di Saliceto 3/22).
A partire dal 2008 Boltanski colleziona la registrazione di battiti cardiaci, raccolti in giro per il mondo e archiviati dal 2010 sull'isola giapponese di Teshima. Il progetto si presenta come un'impresa infinita e utopica in cui il visitatore è invitato ad accomodarsi per registrare il proprio ritmo cardiaco tramite una macchina che lascia traccia del cuore di ognuno su memoria elettronica e permette di portarsi a casa su cd la testimonianza del proprio essere al mondo. Il cuore, simbolo della vita, diviene il mezzo che riunisce tutti gli uomini e che “fotografa” e “cattura” ciascun individuo, indipendentemente dal sesso, dall'età e dalla provenienza. Negli anni sono stati registrati e catalogati, come in una biblioteca, più di sessantamila battiti, che potranno diventare centinaia di migliaia, forse milioni, dal momento che l'artista non ha posto un limite temporale ai suoi Archives du Cœur.
Sono previste tre copie delle registrazioni: una per Les Archives du Cœur, una per il visitatore (costo € 2) e la terza per l'archivio del MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna. La raccolta dei battiti continuerà nei giorni di venerdì, sabato e domenica, dalle ore 14.00 alle ore 18.00, fino al 31 maggio 2015.
Nato a Parigi nel 1944, artista tra i più rappresentativi del panorama mondiale, Christian Boltanski ha fatto dello studio della “memoria” e delle sue infinite declinazioni la grande tematica della propria opera. È ben noto il suo legame con la città di Bologna dal 1997 quando realizzò a Villa delle Rose la mostra Pentimenti, sino al 2007 anno in cui è stato inaugurato il Museo per la Memoria di Ustica che accoglie la sua installazione permanente che commemora le 81 vittime della strage.
Martedì 21 aprile alle ore 10.30 nell'Aula Magna dell'Accademia di Belle Arti di Bologna l'artista terrà una lectio magistralis dal titolo L'arte e il futuro della memoria, in dialogo con Patrizia Violi, Professore Ordinario di Semiotica dell'Università di Bologna - Dipartimento di Filosofia e Comunicazione. L'incontro è aperto al pubblico, con ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Nel pomeriggio dello stesso giorno, alle ore 15.00 Boltanski sarà al MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna per una visita alla sua opera Les regards, entrata a far parte della Collezione Permanente del museo nel 1998 e realizzata in occasione della mostra Pentimenti (Villa delle Rose, Bologna, 30 maggio – 7 settembre 1997).
Il lavoro prende spunto dal Sacrario dei partigiani in Piazza Nettuno: utilizzando le foto dei caduti – che nei giorni della liberazione dell'aprile 1945 furono collocate spontaneamente dai cittadini sul muro nel luogo in cui erano stati fucilati molti partigiani - l'artista francese isola gli sguardi e li trasferisce ingranditi su sottili fogli di poliestere. Il senso di leggerezza dato dal materiale e dal suggestivo allestimento crea uno stato di inquietante sospensione: ondeggiando come lenzuola al vento, numerosi occhi guardano lo spettatore da ogni direzione, nell'attesa di essere ri-guardati e di ricevere un nome e un'identità anche immaginaria, per poter sopravvivere nella forza del ricordo. Boltanski ci aiuta quindi a non dimenticare, a far rivivere l'assenza riscattando dall'oblio del tempo una piccola porzione di ognuno di noi, nel tentativo di ridare dignità a quegli sguardi anonimi e di sottrarre la morte della memoria alla morte fisica. L'ingresso alla zona della Collezione Permanente in cui è allestita l'opera il 21 aprile è libero dalle h 15.00.
Mercoledì 22 aprile, dalle ore 10.00 alle ore 14.00 i visitatori che lo desiderino potranno registrare i propri battiti cardiaci, nell’ambito del progetto di Christian Boltanski Les Archives du Cœur, presso il Museo per la Memoria di Ustica (via di Saliceto 3/22).
A partire dal 2008 Boltanski colleziona la registrazione di battiti cardiaci, raccolti in giro per il mondo e archiviati dal 2010 sull'isola giapponese di Teshima. Il progetto si presenta come un'impresa infinita e utopica in cui il visitatore è invitato ad accomodarsi per registrare il proprio ritmo cardiaco tramite una macchina che lascia traccia del cuore di ognuno su memoria elettronica e permette di portarsi a casa su cd la testimonianza del proprio essere al mondo. Il cuore, simbolo della vita, diviene il mezzo che riunisce tutti gli uomini e che “fotografa” e “cattura” ciascun individuo, indipendentemente dal sesso, dall'età e dalla provenienza. Negli anni sono stati registrati e catalogati, come in una biblioteca, più di sessantamila battiti, che potranno diventare centinaia di migliaia, forse milioni, dal momento che l'artista non ha posto un limite temporale ai suoi Archives du Cœur.
Sono previste tre copie delle registrazioni: una per Les Archives du Cœur, una per il visitatore (costo € 2) e la terza per l'archivio del MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna. La raccolta dei battiti continuerà nei giorni di venerdì, sabato e domenica, dalle ore 14.00 alle ore 18.00, fino al 31 maggio 2015.
Nato a Parigi nel 1944, artista tra i più rappresentativi del panorama mondiale, Christian Boltanski ha fatto dello studio della “memoria” e delle sue infinite declinazioni la grande tematica della propria opera. È ben noto il suo legame con la città di Bologna dal 1997 quando realizzò a Villa delle Rose la mostra Pentimenti, sino al 2007 anno in cui è stato inaugurato il Museo per la Memoria di Ustica che accoglie la sua installazione permanente che commemora le 81 vittime della strage.
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