Carlotta Gargalli (1788-1840). Una pittrice bolognese nella Roma di Canova

Carlotta Gargalli, Ritratto della famiglia de Bianchi, 1818 circa, olio su tela, 150x200 cm. Collezione privata

 

Dal 31 Ottobre 2023 al 25 Febbraio 2024

Bologna

Luogo: Museo Ottocento Bologna

Indirizzo: Piazza San Michele 4/c

Orari: tutti i giorni 10.00-19.00

Curatori: Ilaria Chia e Francesca Sinigaglia

Prolungata: fino al 25 febbraio 2024

Costo del biglietto: 12€ intero, 10€ ridotto (Card Cultura, Bologna Welcome Card, studenti, disabili e accompagnatori, gruppi dalle 7 persone in su, bambini dai 6 anni, insegnanti, giornalisti) / gratuito (bambini sotto i 6 anni e guide turistiche con patentino)

Telefono per informazioni: +39 051 498 9511

E-Mail info: info@mobologna.it

Sito ufficiale: http://mobologna.it


Il Museo Ottocento Bologna accende i riflettori sulla figura di Carlotta Gargalli (Bologna, 1788 - Roma, 1840), la prima donna a frequentare l’Accademia di Belle Arti di Bologna sul finire del “secolo dei Lumi”. La mostra Carlotta Gargalli (1788-1840). Una pittrice bolognese nella Roma di Canova, a cura di Ilaria Chia e Francesca Sinigaglia, inaugura una serie di monografiche dedicate alle pittrici emiliane, ed è pensata per sottolineare la modernità di quest’artista, che grazie al suo talento e alla sua determinazione seppe affermarsi in un contesto artistico al tempo quasi interamente dominato dagli uomini. 

In essa viene ricostruito il corpus pittorico e il profilo biografico di Gargalli, puntando ad approfondire i rapporti tra lo scultore Antonio Canova e i giovani che studiavano all’Accademia del Regno italico a Palazzo Venezia, da lui presieduta, un’istituzione che ebbe vita breve, ma che formò alcuni degli artisti più brillanti del tempo, in primis Francisco Hayez e Tommaso Minardi. L’apporto di Canova fu fondamentale anche per l’avvio della carriera di Carlotta Gargalli. Fu solo grazie all’interessamento del grande scultore di Possagno che essa poté realizzarsi nell’ambiente artistico dell’epoca, che tuttavia mantenne sempre un atteggiamento piuttosto ostile verso di lei e il suo lavoro.

All’interno del percorso espositivo sono presentate circa una ventina opere, tra le migliori della pittrice felsinea, e altre di artisti coevi - alcune anche inedite e restaurate dal Museo Ottocento Bologna - provenienti da diverse istituzioni: Pinacoteca Nazionale di Bologna, Biblioteca comunale dell’Archiginnasio, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Accademia di Belle Arti di Bologna, Gallerie degli Uffizi, Firenze e da collezioni private. A queste è affiancata una selezione di documenti d’epoca in prestito dall’Archivio Storico dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. In occasione dell’esposizione, inserita all’interno del percorso di mostra, sarà presentata per la prima volta al pubblico anche una nuova acquisizione del Museo Ottocento Bologna, l’opera di Giambattista Bassi, Il giardino del lago a Villa Borghese.

Carlotta Gargalli nasce nel 1788 a Bologna, “figlia d’arte”: il padre è Filippo Gargalli, abile ritrattista con cui la giovane inizierà a studiare. Nel 1804 si iscrive ai corsi dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, nata in seguito alla soppressione dell’Accademia Clementina. Risulta così la prima donna iscritta all’Accademia e a frequentarne le lezioni. Nel 1811, su interessamento di Antonio Canova, ottiene il privilegio, a quel tempo impensabile per una donna, di studiare a Roma con una sovvenzione statale. Rimane nella città eterna fino al 1815, frequentando gli ambienti dell’Accademia del Regno italico (1812-1815), istituzione presieduta dal diplomatico Giuseppe Tambroni sotto la supervisione di Canova, dove si raccolgono gli artisti e gli studenti più brillanti provenienti dalle accademie d’arte di Venezia, Bologna, Milano. Gargalli ritorna poi a Bologna, inaugurando un periodo di lavoro intenso, durante il quale produce ritratti, soggetti sacri e copie dei capolavori della Pinacoteca Nazionale. Nel 1821, anno delle nozze con il medico Carlo Luigi Rovinetti, Gargalli è già un’artista affermata, tanto da essere definita l’«Elisabetta Sirani dei nostri giorni». Nei decenni successivi la sua attività rallenta, minata anche da gravi lutti famigliari (la morte del marito e della figlia), per poi terminare definitivamente nel 1840, l’anno della sua morte. In un opuscolo del 1841, a significare la straordinaria emancipazione di questa donna, viene segnalato che la pittrice detiene un «Gabinetto di quadri», che gestisce a Roma in via del Corso 63. La vita di Carlotta Gargalli è stata raccontata nel romanzo «L’allieva di Canova» di Ilaria Chia, Damster Edizioni, 2022.

Durante il periodo espositivo verranno organizzate diverse attività per approfondire la figura e l’opera dell’artista, come la conferenza Carlotta Gargalli (1788-1840) prima pittrice dell’800 in programma giovedì 14 dicembre alle 16.30 (ingresso gratuito senza prenotazione) al Museo Civico del Risorgimento in piazza Carducci 5, a cui seguirà una visita guidata alla mostra (ingresso con biglietto mostra). Presso il Museo Ottocento Bologna è inoltre previsto un percorso didattico per le scuole secondarie di I e di II grado intitolato “Sguardi al femminile”: un racconto per tappe che va dalla Preistoria al Novecento per ricostruire gli sguardi dei pittori sull’universo femminile e scoprire le difficoltà che le artiste del passato hanno dovuto affrontare per affermarsi in campo artistico.

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