DE BELLO. Notes on War and Peace

Dal 16 Aprile 2025 al 12 Ottobre 2025
Bergamo
Luogo: gres art 671
Indirizzo: Via S. Bernardino 141
Orari: da mercoledì a giovedì 10:00 - 19:00 da venerdì a domenica 10:00 - 20:00 chiusure straordinarie: - da lunedì 11 a venerdì 22 agosto per chiusura estiva aperture straordinarie: - lunedì di Pasquetta 21 aprile - lunedì 2 giugno
Curatori: gres art 671 e 2050+
Costo del biglietto: Intero €15,00 Ridotto €13,00 Open intero €18,00 Open ridotto €16,00
Sito ufficiale: http://gresart671.org
DE BELLO è un viaggio attraverso installazioni, dipinti, sculture, fotografie, video, opere tessili e videogiochi di oltre 30 artisti diversi per generazione, provenienza, mezzo espressivo, che hanno in comune l’aver vissuto o vivere tutti i giorni la guerra da vicino.
Il percorso esplora vari sentimenti e trasformazioni legate ai conflitti: dall’illusione della pace all'allarme dello scontro, fino alla resistenza, alle rovine e alle conseguenze che gli eventi bellici provocano, restituendo emozioni e punti di vista. Uno sguardo trasversale a geografie ed epoche storiche. Dall'età moderna ai moti risorgimentali sino all'Ucraina, dal Medio Oriente al Sud America. Un invito a riflettere su come l’esperienza della guerra modelli il senso di appartenenza e le percezioni dell'umanità.
Grazie a un importante allestimento firmato da 2050+, anche co-curatori del progetto insieme al team gres art, negli oltre 2000 metri² dell'ex spazio industriale di Bergamo, DE BELLO. Appunti sulla guerra e sulla pace racconta di traumi e di distruzione, di nomadismo e di resilienza ma anche della possibilità di ricostruzione e di ripartenza.
L’arte è testimonianza, voce, approfondimento, protesta, resistenza, fuga, ricerca, ispirazione. L’arte e gli artisti da sempre reagiscono, sono resilienti, traducono il dolore in creazione e possono trasformare le macerie in rinascita.
In mostra: da Alberto Burri a Claire Fontaine, da Anselm Kiefer a Lawrence Abu Hamdan, da Joseph Beuys, Marina Abramović a Cristina Lucas e Maja Bajevic, da Andrea Gastaldi a Boris Mikhailov e Arcangelo Sassolino, passando per Monira Al Qadiri, Mohamed Choucair, Masbedo, Total Refusal e molti altri, comprendendo anche opere storiche. Un arco di circa 6 secoli, anche grazie a prestiti da istituzioni culturali, che possa evocare gli stati d'animo che da sempre i conflitti provocano.
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