Artists' Film International

Eva and Franco Mattes, Dark Content, 2015 (Still da video)

 

Dal 24 Novembre 2016 al 15 Gennaio 2017

Bergamo

Luogo: GAMeC - Galleria d?arte Moderna e Contemporanea di Bergamo

Indirizzo: via San Tomaso 53

Curatori: Sara Fumagalli, Stefano Raimondi

Telefono per informazioni: +39 035 27 02 72

Sito ufficiale: http://www.gamec.it/it



Dal 25 novembre 2016 al 15 gennaio 2017 la GAMeC è lieta di presentare l’ottava edizione di Artists' Film International, un progetto nato da un'iniziativa della Whitechapel Gallery di Londra che dal 2008 ha coinvolto numerose istituzioni d’arte contemporanea del panorama internazionale e artisti provenienti da tutto il mondo, alcuni dei quali hanno ottenuto, negli anni, importanti riconoscimenti e un grande successo a livello internazionale (da Ryan Trecartin aKelly Nipper,da Ursula Mayer a Yuri Ancarani,solo per citarne alcuni).

Alla GAMeC, l’ottava edizione di Artists’ Film International si apre con la proiezione del video Dark Content degli artisti selezionati dal museo Eva e Franco Mattes, che resterà in visione fino a domenica 4 dicembre 2016; nelle settimane successive, fino al 15 gennaio 2017, saranno presentati i video proposti dalle altre istituzioni che, come nelle precedenti edizioni del progetto, sono state invitate a segnalare un artista del proprio Paese che utilizza il video quale mezzo privilegiato per la propria ricerca.

Questa la lista degli artisti e delle istituzioni coinvolti per questa edizione:
Igor Bošnjak / Belgrade Cultural Centre, Belgrado, Serbia Andrés Denegri / Fundación PROA, Buenos Aires, Argentina
Rohini Devasher / Project 88, Mumbai, India
Fareeha Ghezal / Center for Contemporary Art Afghanistan (CCAA), Kabul, Afghanistan
Igor Jesus / MAAT - Museum of Art, Architecture and Technology, Lisbona, Portogallo
Rachel Maclean / Whitechapel Gallery, Londra, Gran Bretagna
Eva e Franco Mattes / GAMeC, Bergamo, Italia
Zeyno Pekünlü / Istanbul Modern, Istanbul, Turchia
Mateusz Sadowski / Museum of Modern Art, Varsavia, Polonia
Karin Sander / Video-Forum of Neuer Berliner Kunstverein, Berlino, Germania
The Institute for New Feeling / Ballroom Marfa, Marfa – Texas, U.S.A.
Tor Jørgen van Eijk / Tromsø Kunstforening, Tromsø, Norvegia
Mak Ying Tung / Para/Site, Hong Kong

Anche in questa occasione la rassegna ospita videofilm e animazioni provenienti da contesti culturali diversi, così da ottenere una selezione di quello che è ormai un medium globale con cui gli artisti raccontano la propria e la nostra realtà usando linguaggi diversi come il documentario e la finzione, e registri che spaziano dalla poesia alla critica sociale. 
Il tema comune a tutti i video presentati in questa edizione è il rapporto tra arte e tecnologia, nelle sue connotazioni più ampie e diversificate.

Eva e Franco Mattes
Dark Content (2015)
16’18’’
Cosa succede quando pubblichiamo un’immagine o un video sui social network o piattaforme digitali come Facebook, Instagram, Vimeo o altre reti di comunicazione? A quale controllo sono sottoposti i miliardi di file che ogni giorno vengono caricati? Chi esercita questo controllo e secondo quali linee etiche e morali decide cosa può e cosa non può essere pubblicato?
La maggior parte dei contenuti visivi è sottoposta a un riconoscimento computerizzato: un software è in grado di “leggere” l’immagine, di capirne il contenuto e quindi di stabilire in tempo reale se può essere autorizzata alla circolazione. Ma oltre a queste immagini ve ne sono altre la cui lettura non è così immediata, per motivi che possono spaziare dal culturale – come ad esempio il simbolo della svastica, che in gran parte del mondo è legato all’ideologia nazista ma che è anche un simbolo religioso e propizio per le culture originarie dell'India quali il Giainismo, il Buddhismo e l'Induismo – al visuale – come un’immagine difficilmente decifrabile, con più di un oggetto rappresentato.
Su quest’ultimo tipo di immagini dal “contenuto oscuro” agisce un piccolo esercito di moderatori, persone di tutto il mondo che richiedono e ricevono da agenzie di lavoro – senza che sia mai rivelato il cliente originale – pacchetti di immagini il cui contenuto spesso discutibile o violento deve essere valutato man mano.
Un lavoro umano enorme e invisibile, di persone che vivono nell’ombra e nell’anonimato. L’opera Dark Content esplora l’individualità di queste persone, racconta delle loro vite, dei posti e delle modalità di lavoro, dei disagi nel visualizzare contenuti espliciti, del sentirsi eroi, del sentirsi soli.
Ognuno dei tre capitoli presentati mostra un alter ego fittizio delle persone intervistate rispettando il più completo anonimato e riserbo, ma allo stesso tempo esplicitando attraverso le loro parole le dinamiche e le esperienze di un mondo nascosto e profondo. 

Inaugurazione: 24 novembre ore 19

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