Gabriel Loppé, artista, alpinista e viaggiatore
Dal 17 Dicembre 2022 al 14 Gennaio 2023
Bard | Aosta
Luogo: Forte di Bard
Indirizzo: Via Vittorio Emanuele II, 85
Orari: feriali: 10.00 | 18.00 sabato, domenica, festivi: 10.00 | 19.00 lunedì chiuso Aperta tutti i giorni dal 26 dicembre 22 all’8 gennaio 23
Curatori: Anne Friang e William Mitchell
Costo del biglietto: Intero: 8,00 euro Ridotto (over 65): 7,00 euro
Telefono per informazioni: +39 0125 833811
E-Mail info: info@fortedibard.it
Sito ufficiale: http://www.fortedibard.it
Dal 17 dicembre 2022 al 14 gennaio 2024, il Forte di Bard ospita negli Alloggiamenti del Museo delle Alpi, una mostra interamente dedicata all’artista francese Gabriel Loppé, pittore, alpinista, viaggiatore ma anche fotografo. L’esposizione realizzata dal Forte di Bard, da Anne Friang dell’Associazione Amis de Gabriel Loppé e da William Mitchell della Galleria John Mitchell di Londra, entrambi curatori, presenta più di 100 opere tra tavole, disegni, fotografie e oggetti provenienti da collezioni private e pubbliche. Le 65 tele, frutto di prestiti da collezioni pubbliche e private, rappresentano il lavoro dell’artista dagli anni 1860 sino all’inizio del XX secolo.
Gabriel Loppé raffigura nelle sue opere la grandiosità delle montagne, i ghiacciai tagliati dai crepacci e dalle fessure e i tramonti sgargianti catturati dalla vetta del Monte Bianco. A partire dal 1849 fino al 1912 soggiorna infatti regolarmente a Chamonix, dove trova l’ispirazione per ritrarre i paesaggi alpini e gli imponenti ghiacciai. Loppé è stato uno dei primi pittori-alpinisti e le sue opere hanno tratti molto realistici. Aggiunge ai suoi dipinti le emozioni che prova di fronte a questi panorami, il sentimento della montagna che solo gli alpinisti e i pittori d'altura possono provare.
Se Gabriel Loppé è il primo artista alpinista della sua generazione, è anche un viaggiatore che attraversa città, campagne, mare di paesi come l’Inghilterra, la Scozia, l’Italia e la Francia. La sua scatola di colori lo accompagnava ovunque. Accanto al tema dominante della montagna, la mostra documenta la produzione legata ai numerosi viaggi e soggiorni nelle principali capitali europee, Londra e Parigi, e in Scozia, dove rappresenta paesaggi, fiumi e scogliere rocciose a picco sul mare.
A partire dal 1890 si dedica alla fotografia. Ha fotografato i suoi nipoti, ma anche le città e le montagne. Gabriel Loppè voleva essere un testimone del suo tempo, della ‘modernità’ e del progresso tecnico, in particolare dell'elettricità che iniziava a illuminare le città. L'immagine che lo ha reso famoso risale al 1902, si tratta della Torre Eiffel colpita da tre fulmini. In un'epoca in cui i pittori classici lavoravano negli studi, Loppé fu un pioniere che fuggì per conquistare nuove altitudini sconosciute e isolate, per cercare e forse raggiungere il sublime.
La mostra Gabriel Loppé, artista, alpinista e viaggiatore sarà inaugurata e presentata alla stampa venerdì 16 dicembre, alle ore 18.00 nella Sala Olivero del Forte.
Gabriel Loppé nasce a Montpellier il 2 luglio 1825. Suo padre era un ufficiale militare. A partire dall'età di 10 anni, Gabriel viene mandato a studiare a Parigi. A 17 anni raggiunge finalmente i genitori a Embrun, nelle Alte-Alpi. È lì che conosce le montagne, disegna all'aria aperta e decide che in futuro sarebbe voluto diventare un pittore. Nel 1846, il giovane Gabriel si iscrive all'atelier del pittore François Diday, a Ginevra. In estate, Diday porta i suoi allievi a Meiringen, nell'Oberland bernese. Gabriel Loppé scopre il mondo delle alte quote, durante una spedizione in montagna a cui è invitato. Aveva 21 anni. Nel 1849, il giovane Loppé si stabilisce sulle Alpi. Durante un'escursione scopre Chamonix e la Mer de Glace. Due anni dopo, Loppé si reca al rifugio dei Grands Mulets, a 3000 metri, sul versante settentrionale del massiccio del Monte Bianco. Fu amore a prima vista con questo ambiente isolato di neve e ghiaccio, che si promise di salire ogni anno, per dipingere e disegnare, per contemplare i ghiacciai, per incontrarsi con alpinisti e guide di passaggio, per ritirarsi dall'agitazione del mondo sottostante. La sua prima scalata del Monte Bianco risale al 1861. Vi tornò regolarmente, apprezzando in particolare la pittura dalla cima, dall'alba al tramonto. È stato il primo alpinista a dipingere a olio dalla vetta. All’età di 39 anni entra a far parte dell'Alpine Club di Londra. In seguito, l'artista apre uno studio e una galleria espositiva a Chamonix, Peinture Alpestre Gabriel Loppé. Durante la sua carriera, durata 60 anni, ha esposto anche a Ginevra, Zermatt e Parigi. Al termine della sua lunga carriera artistica, morì a Parigi il 19 maggio 1913 all'età di 87 anni.
Gabriel Loppé raffigura nelle sue opere la grandiosità delle montagne, i ghiacciai tagliati dai crepacci e dalle fessure e i tramonti sgargianti catturati dalla vetta del Monte Bianco. A partire dal 1849 fino al 1912 soggiorna infatti regolarmente a Chamonix, dove trova l’ispirazione per ritrarre i paesaggi alpini e gli imponenti ghiacciai. Loppé è stato uno dei primi pittori-alpinisti e le sue opere hanno tratti molto realistici. Aggiunge ai suoi dipinti le emozioni che prova di fronte a questi panorami, il sentimento della montagna che solo gli alpinisti e i pittori d'altura possono provare.
Se Gabriel Loppé è il primo artista alpinista della sua generazione, è anche un viaggiatore che attraversa città, campagne, mare di paesi come l’Inghilterra, la Scozia, l’Italia e la Francia. La sua scatola di colori lo accompagnava ovunque. Accanto al tema dominante della montagna, la mostra documenta la produzione legata ai numerosi viaggi e soggiorni nelle principali capitali europee, Londra e Parigi, e in Scozia, dove rappresenta paesaggi, fiumi e scogliere rocciose a picco sul mare.
A partire dal 1890 si dedica alla fotografia. Ha fotografato i suoi nipoti, ma anche le città e le montagne. Gabriel Loppè voleva essere un testimone del suo tempo, della ‘modernità’ e del progresso tecnico, in particolare dell'elettricità che iniziava a illuminare le città. L'immagine che lo ha reso famoso risale al 1902, si tratta della Torre Eiffel colpita da tre fulmini. In un'epoca in cui i pittori classici lavoravano negli studi, Loppé fu un pioniere che fuggì per conquistare nuove altitudini sconosciute e isolate, per cercare e forse raggiungere il sublime.
La mostra Gabriel Loppé, artista, alpinista e viaggiatore sarà inaugurata e presentata alla stampa venerdì 16 dicembre, alle ore 18.00 nella Sala Olivero del Forte.
Gabriel Loppé nasce a Montpellier il 2 luglio 1825. Suo padre era un ufficiale militare. A partire dall'età di 10 anni, Gabriel viene mandato a studiare a Parigi. A 17 anni raggiunge finalmente i genitori a Embrun, nelle Alte-Alpi. È lì che conosce le montagne, disegna all'aria aperta e decide che in futuro sarebbe voluto diventare un pittore. Nel 1846, il giovane Gabriel si iscrive all'atelier del pittore François Diday, a Ginevra. In estate, Diday porta i suoi allievi a Meiringen, nell'Oberland bernese. Gabriel Loppé scopre il mondo delle alte quote, durante una spedizione in montagna a cui è invitato. Aveva 21 anni. Nel 1849, il giovane Loppé si stabilisce sulle Alpi. Durante un'escursione scopre Chamonix e la Mer de Glace. Due anni dopo, Loppé si reca al rifugio dei Grands Mulets, a 3000 metri, sul versante settentrionale del massiccio del Monte Bianco. Fu amore a prima vista con questo ambiente isolato di neve e ghiaccio, che si promise di salire ogni anno, per dipingere e disegnare, per contemplare i ghiacciai, per incontrarsi con alpinisti e guide di passaggio, per ritirarsi dall'agitazione del mondo sottostante. La sua prima scalata del Monte Bianco risale al 1861. Vi tornò regolarmente, apprezzando in particolare la pittura dalla cima, dall'alba al tramonto. È stato il primo alpinista a dipingere a olio dalla vetta. All’età di 39 anni entra a far parte dell'Alpine Club di Londra. In seguito, l'artista apre uno studio e una galleria espositiva a Chamonix, Peinture Alpestre Gabriel Loppé. Durante la sua carriera, durata 60 anni, ha esposto anche a Ginevra, Zermatt e Parigi. Al termine della sua lunga carriera artistica, morì a Parigi il 19 maggio 1913 all'età di 87 anni.
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