Il teatro dipinto. La scena degli artisti nel Romanticismo
Dal 18 Giugno 2015 al 11 Ottobre 2015
Arezzo
Luogo: Casa Museo di Ivan Bruschi
Indirizzo: corso Italia 14
Orari: dal martedì alla domenica con orario 10-13 / 14-18
Enti promotori:
- Polo Mussale della Toscana
- Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio delle province di Siena Grosseto e Arezzo
Costo del biglietto: intero € 5, ridotto € 3
Telefono per informazioni: +39 0575 354126
E-Mail info: casamuseobruschi@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.fondazionebruschi.it
La Fondazione Ivan Bruschi, amministrata da Banca Etruria, ha inaugurato la mostra “Il teatro dipinto. La scena degli artisti nel Romanticismo”, un percorso iconografico alla scoperta del teatro Romantico, una rassegna dedicata all’arte della decorazione, in special modo di Metrodoro Conti, lo scenografo attivo nel XIX secolo che nella sua carriera ha allestito, ad Arezzo, il Teatro La Fenice e il Teatro Petrarca.
La mostra dedica un’apposita sezione proprio al teatro aretino, documentando con alcuni interessanti disegni tecnici le scelte architettoniche e decorative compiute per la sua realizzazione. All’interno del percorso espositivo, viene inoltre mostrato anche un interessante ed inedito modello progettuale in legno dipinto, databile agli anni sessanta dell’Ottocento, che presenta la “macchina scenica” pressoché identica a quella del Teatro Petrarca, nelle cui soffitte finora era stato custodito.
La rassegna, inserita nel ciclo curato da Carlo Sisi “Le case della vita”, rimarrà aperta alla Casa Museo di Ivan Bruschi fino a domenica 11 ottobre. Protagonista della mostra lo scenografo Metrodoro Conti (Arezzo 1810-1887), i cui bozzetti, di proprietà di Banca Etruria, consentono di documentare il laboratorio progettuale di uno scenografo attivo nel corso dell’Ottocento, che dimostrò nei suoi disegni un evidente aggiornamento sugli indirizzi dell’arte della sua epoca.
“Il teatro dipinto. La scena degli artisti nel Romanticismo” è una mostra che indaga alcuni aspetti collegati all’universo del teatro. L’arte teatrale trasferisce sul palcoscenico ambienti e vicende del quotidiano e della storia grazie alla mediazione letteraria e musicale, ma anche a straordinarie scenografie. Proprio gli scenografi, maestri dell’illusione figurativa, sono stati impiegati, fin dal Seicento, a decorare gli interni con “quadrature”, vedute di giardini e rovine, illusive e coinvolgenti quanto un allestimento teatrale. Questa reciprocità, riscontrata durante tutto il XIX secolo, ha suggerito che il tema di questa mostra potesse essere la produzione figurativa di artisti attivi in ambito scenico nel periodo romantico, con riferimenti alla pittura di genere storico e al predominante gusto neogotico.
Questo è il terzo percorso espositivo che la Fondazione Ivan Bruschi inserisce nella rassegna Le case della vita, inaugurata nel 2013 con l’esposizione “Dai Macchiaioli al Novecento. Opere dalla collezione Olschki” e proseguita l’anno scorso con la mostra-evento “Nelle stanze dei Granduchi. Dagli Uffizi ad Arezzo: opere scelte dalle collezioni medicee” nell’ambito del progetto “La città degli Uffizi”.
“Il teatro dipinto”, è un percorso espositivo da opere provenienti dalla collezione di Banca Etruria, dell’Accademia “Regio Teatro Petrarca”, dalla Fraternita dei Laici di Arezzo, dal Museo d’Arte Medievale di Arezzo e dal Museo Civico “Pinacoteca Crociani” di Montepulciano. In mostra verranno inoltre proiettate le foto dei costumi della Casa d’Arte Cerratelli, disegnati per le regie di Franco Zeffirelli, eseguite dal Maestro Aurelio Amendola.
Le iniziative collaterali
Giovedì 6 agosto – ore 21: “Palco e Retropalco”, percorso speciale di visita alla mostra che attraverso le opere esposte e l’incontro con una guida ed un attore condurrà il visitatore a scoprire storia, documenti, aneddoti del teatro dell’Ottocento e i segreti celati dietro il sipario, dove protagonista è l’ingegno artigiano ed artistico di scenografi e maestranze, creatori della meravigliosa macchina scenica.
Giovedì 10 settembre – ore 17,30: “Virgilio Sieni e l’accademia del gesto”, conferenza di Andrea Nanni.
Giovedì 17 settembre – ore 17,30: “Artisti alla ribalta: il rinnovamento della scena teatrale nella prima metà del Novecento”, conferenza di Chiara Toti.
Sabato 3 ottobre – ore 17,30: “’La tempesta del mio cor’. Il gesto teatrale nell’arte dell’Ottocento” conferenza di Alberto Batisti e Carlo Sisi.
La mostra dedica un’apposita sezione proprio al teatro aretino, documentando con alcuni interessanti disegni tecnici le scelte architettoniche e decorative compiute per la sua realizzazione. All’interno del percorso espositivo, viene inoltre mostrato anche un interessante ed inedito modello progettuale in legno dipinto, databile agli anni sessanta dell’Ottocento, che presenta la “macchina scenica” pressoché identica a quella del Teatro Petrarca, nelle cui soffitte finora era stato custodito.
La rassegna, inserita nel ciclo curato da Carlo Sisi “Le case della vita”, rimarrà aperta alla Casa Museo di Ivan Bruschi fino a domenica 11 ottobre. Protagonista della mostra lo scenografo Metrodoro Conti (Arezzo 1810-1887), i cui bozzetti, di proprietà di Banca Etruria, consentono di documentare il laboratorio progettuale di uno scenografo attivo nel corso dell’Ottocento, che dimostrò nei suoi disegni un evidente aggiornamento sugli indirizzi dell’arte della sua epoca.
“Il teatro dipinto. La scena degli artisti nel Romanticismo” è una mostra che indaga alcuni aspetti collegati all’universo del teatro. L’arte teatrale trasferisce sul palcoscenico ambienti e vicende del quotidiano e della storia grazie alla mediazione letteraria e musicale, ma anche a straordinarie scenografie. Proprio gli scenografi, maestri dell’illusione figurativa, sono stati impiegati, fin dal Seicento, a decorare gli interni con “quadrature”, vedute di giardini e rovine, illusive e coinvolgenti quanto un allestimento teatrale. Questa reciprocità, riscontrata durante tutto il XIX secolo, ha suggerito che il tema di questa mostra potesse essere la produzione figurativa di artisti attivi in ambito scenico nel periodo romantico, con riferimenti alla pittura di genere storico e al predominante gusto neogotico.
Questo è il terzo percorso espositivo che la Fondazione Ivan Bruschi inserisce nella rassegna Le case della vita, inaugurata nel 2013 con l’esposizione “Dai Macchiaioli al Novecento. Opere dalla collezione Olschki” e proseguita l’anno scorso con la mostra-evento “Nelle stanze dei Granduchi. Dagli Uffizi ad Arezzo: opere scelte dalle collezioni medicee” nell’ambito del progetto “La città degli Uffizi”.
“Il teatro dipinto”, è un percorso espositivo da opere provenienti dalla collezione di Banca Etruria, dell’Accademia “Regio Teatro Petrarca”, dalla Fraternita dei Laici di Arezzo, dal Museo d’Arte Medievale di Arezzo e dal Museo Civico “Pinacoteca Crociani” di Montepulciano. In mostra verranno inoltre proiettate le foto dei costumi della Casa d’Arte Cerratelli, disegnati per le regie di Franco Zeffirelli, eseguite dal Maestro Aurelio Amendola.
Le iniziative collaterali
Giovedì 6 agosto – ore 21: “Palco e Retropalco”, percorso speciale di visita alla mostra che attraverso le opere esposte e l’incontro con una guida ed un attore condurrà il visitatore a scoprire storia, documenti, aneddoti del teatro dell’Ottocento e i segreti celati dietro il sipario, dove protagonista è l’ingegno artigiano ed artistico di scenografi e maestranze, creatori della meravigliosa macchina scenica.
Giovedì 10 settembre – ore 17,30: “Virgilio Sieni e l’accademia del gesto”, conferenza di Andrea Nanni.
Giovedì 17 settembre – ore 17,30: “Artisti alla ribalta: il rinnovamento della scena teatrale nella prima metà del Novecento”, conferenza di Chiara Toti.
Sabato 3 ottobre – ore 17,30: “’La tempesta del mio cor’. Il gesto teatrale nell’arte dell’Ottocento” conferenza di Alberto Batisti e Carlo Sisi.
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