Andrea Santarlasci. In segreto
Dal 14 Dicembre 2019 al 15 Marzo 2020
San Giovanni Valdarno | Arezzo
Luogo: Palazzo Corboli / Casa Masaccio
Indirizzo: via Alberti 17
Orari: feriali ore 15 – 19, festivi ore 10 – 12 / 15 – 19
Curatori: Saretto Cincinelli
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Sarà prorogata fino al 15 marzo a San Giovanni Valdarno (Ar), la mostra di Andrea Santarlasci (Pisa 1964) dal titolo “In segreto”, curata da Saretto Cincinelli ed esposta nelle due sedi espositive di Palazzo Corboli – Biblioteca Comunale e Casa Masaccio Centro per l’Arte Contemporanea. La mostra doveva chiudere in un primo momento il 9 febbraio ma è stata decisa di prolungare l’apertura di oltre un mese grazie al grande interesse che ha suscitato.
Il percorso espositivo inizia da un’installazione dal titolo “Le nostre invisibili memorie”, 2019, realizzata dall’artista nello spazio seminterrato di Palazzo Corboli, Via Alberti 17. Un posto, solitamente inaccessibile e interdetto al pubblico, una stanza segreta che custodisce i reperti dello scavo archeologico (macerie, ceramiche e resti umani) che ha coinvolto l’edificio di Palazzo d’Arnolfo e le sue adiacenze, viene parzialmente disvelato attraverso l’intervento site-specific incentrato sul tema della morte e del dolore, capace di attivare riflessioni e meditazioni sui motivi antropologici e sociali della storia della città. "E’ il luogo che suggerisce, che in qualche modo genera l’opera…” ha scritto Andrea Santarlasci, una riflessione che introduce in maniera adeguata ad una esposizione complessa dove si esplorano valenze introspettive e relazionali.
Temi che proseguono a Casa Masaccio, Corso Italia 83, dove si trovano le altre opere della mostra attraverso un percorso articolato che include l’inedita installazione “L’altra luce del giorno”, 2019, in cui Santarlasci descrive una presenza- assenza, una simultaneità di tempi in un’unica visione. Un grande frammento di tronco eroso con le radici, un albero reciso, posto sorprendentemente in bilico ed in equilibrio, una massa sospesa che poggia esclusivamente su una cuspide della radice, dal tronco si proietta una sorta di ombra, l’immagine completa dell’albero con le sue ramificazioni e le sue foglie. Il contrasto tra l’assenza materiale della parte superiore dell’albero e la completa presenza nell’immagine virtuale attiva un cortocircuito temporale, come dichiara l’artista: “qui si fonde un prima e un dopo: una simultaneità di tempi, una compresenza tra ciò che è stato e ciò che diverrà. L’installazione potrebbe evocare anche tutta la fragilità della vita con i suoi eventi tragici e umani. La mostra a Casa Masaccio comprende anche oggetti-scultura, fotografie ed acquarelli nei quali appaiono scritte che si sdoppiano, si rovesciano, si rompono o svaniscono, poste in sospensione sui vetri contenuti all’interno delle cornici.
Citazioni filosofiche oltre a parole tratte dalla letteratura classica come Lacrimae, fino ad alcune frasi riprese da scritti dell’artista stesso, in un continuo richiamo tra la scrittura e la sua ombra, tra immagine visuale e presenza testuale, rimandano alla poliedricità della pratica di Santarlasci e al suo doppio scavo nella lettura del flusso di diversi paradossi temporali. Inoltre all’ultimo piano è proposta un’istallazione/performance: Le immagini invisibili dei luoghi, 2019, creata per l’occasione. L'opera si conforma come una porzione di labirinto costituita da lamiere metalliche, traforate e traguardabili, che al suo centro crea uno spazio chiuso e invalicabile fisicamente, ma non dallo sguardo. Qui una lettrice-performer, con una fioca fiamma in mano, recita alcuni frammenti di testi scritti dall’artista che evocano e inducono un percorso ed una meditazione sulle immagini invisibili, ma concrete dei luoghi.
La mostra “In segreto”, inaugurata il 14 dicembre 2019 sarà aperta fino al 15 marzo ed è stata organizzata dal Comune di San Giovanni Valdarno - Casa Masaccio Centro per l'Arte Contemporanea nell'ambito del progetto della Regione Toscana Toscanaincontemporanea2019, il generoso contributo di Fondazione Oelle, Catania e il Patrocinio del Centro d’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato.
Andrea Santarlasci (Pisa, 1964, dove vive e lavora) ha frequentato le Accademie di Belle Arti di Venezia prima e di Carrara poi. Fin dagli esordi affronta temi che attraversano tutti i momenti della sua ricerca: le relazioni e le opposizioni tra naturale e artificiale, tra spazio privato e ambiente esterno, tra riflessione individuale e dimensione collettiva. Approfondisce argomenti, quali l'identità e l'alterità, il bilico, la morte e il dolore, realizzando spesso installazioni che affrontano tematiche relative alle catastrofi naturali, alla trasformazione del territorio e delle sue rovine, alla dimensione della fragilità e della crisi. Le installazioni di Santarlasci sono frequentemente fruibili sia dall'esterno che dall'interno e mettono in relazione i vari elementi dell'opera e dello spazio-luogo dove spesso lo spettatore viene invitato a inoltrarsi completamente attivando un percorso personale di esperienza e di visione. Ogni opera, con il suo sfondo enigmatico tra presenza e assenza, sembra essere anche lo spunto per una riflessione sulla condizione di spaesamento, di inquietudine e di stupore dell'uomo contemporaneo. Ha esposto in mostre e rassegne di rilievo internazionale ed in spazi pubblici e privati in Italia e all'estero, tra cui: La Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Roma (IT); XII Mostra Internazionale di Architettura, La Biennale di Venezia, Venezia (IT); Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato (IT); MAN, Museo d'Arte, Nuoro (IT); Art First, Museo Civico Archeologico, Bologna (IT); We Gallery, Berlin (DE); Fondazione Mudima, Milano (IT); Fondazione Teseco per l'arte, Pisa (IT); Gallerie Baumgarten, Freiburg (DE); Gallerie Analix, Genève (CH); Palazzo Vendramin Calergi, evento collaterale alla Biennale di Venezia, Venezia, (IT); Casa Masaccio Centro per l'Arte Contemporanea San Giovanni Valdarno, Arezzo (IT); Museo della Grafica, Palazzo Lanfranchi, Pisa (IT); Scuola Normale Superiore di Pisa, Palazzo della Carovana, Pisa (IT); Museo Novecento, Firenze (IT); Fondazione Brodbeck, Catania (IT). Tra le recenti mostre personali ricordiamo: Confluenze, a cura di Ludovico Pratesi, Chiesa della Spina, Pisa (2018); Lacrimae, a cura di Lorand Hegyi, Galleria Collicaligreggi, Catania (2018).
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