China. Dalla rivoluzione culturale alla superpotenza globale

© Martin Parr / Magnum Photos | Martin Parr, American Dream Park, Shanghai, China, 1997

 

Dal 05 Luglio 2024 al 17 Novembre 2024

Bard | Aosta

Luogo: Forte di Bard

Indirizzo: Via Vittorio Emanuele II

Orari: Martedì-venerdì 10.00 / 18.00 Sabato, domenica e festivi 10.00 / 19.00 Lunedì chiuso. Ad agosto aperta tutti i giorni

Curatori: Martin Parr

Enti promotori:

  • Forte di Bard e Agenzia Magnum Photos

Costo del biglietto: Intero 8,00 euro | Ridotto 7,00 euro (over 65) | Ridotto 3,00 euro (19-25 anni). Gratuità: possessori Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta e Abbonamento Musei Lombardia Valle d’Aosta; Membership Card Forte di Bard, minori di 18 anni

Telefono per informazioni: +39 0125 833811

E-Mail info: info@fortedibard.it

Sito ufficiale: http://www.fortedibard.it


Un gigante economico in costante evoluzione, destinato ad essere sempre più centrale negli equilibri geopolitici mondiali: la Cina è oggi la seconda economia mondiale dopo gli Stati Uniti e con oltre 1,4 miliardi di abitanti, è lo Stato più popoloso al mondo nonché il quarto per estensione territoriale. Alla Cina di ieri e di oggi, alle sue trasformazioni sociali ed economiche ed alle sue tante contraddizioni, è dedicata la mostra China. Dalla rivoluzione culturale alla superpotenza globale, progetto fotografico inedito curato dal fotografo di fama internazionale Martin Parr, promosso da Forte di Bard e Agenzia Magnum Photos, allestito nelle sale delle Cantine dal 5 luglio al 17 novembre 2024. 

Dalla creazione dell’agenzia Magnum Photos nel 1947 fino ad oggi, i numerosi membri e affiliati hanno viaggiato e immortalato la Cina nei suoi diversi territori. All’interno del numeroso e diversificato panorama dei fotoreportage realizzati, spiccano proprio quelli di Marc Riboud e Martin Parr a cui la mostra è dedicata. Entrambi hanno viaggiato più volte in Cina, ponendo l’attenzione sulle trasformazioni sociali ed economiche del Paese a seguito dei grandi cambiamenti politici che l’hanno attraversata. 
 
Marc Riboud (1923-2016) compie il suo primo viaggio nel 1956 quando la Cina sta cambiando volto sotto la guida di Mao Zedong. La Repubblica popolare cinese, infatti, emerge sulle ceneri del conflitto tra comunisti e nazionalisti perpetratosi per vent’anni, trovandosi così a gestire una società profondamente divisa e ferita. Riboud sottolinea come i cinesi non siano intimiditi dall’obiettivo fotografico e grazie a questo riesce a immortalare un aspetto della Cina poco conosciuto in Occidente: quello della vita quotidiana. In mostra sarà esposta la sua prima fotografia della Cina: una donna sul treno diretto a Canton. Nei suoi numerosi viaggi in Cina, il cui ultimo data 2010, Riboud visita gran parte del Paese, scattando meravigliose immagini della vita di tutti i giorni del popolo cinese, dal mondo del lavoro a quello del tempo libero. 
 
Martin Parr, con la stessa efficacia rappresentativa, testimonia la Cina più moderna a partire dal suo primo viaggio avvenuto nel 1985. È lui stesso ad affermare che è profondamente affascinato dal “consumismo” e per questo i soggetti principali da lui affrontati sono il lusso e la modernità, senza dimenticare il tempo libero. Spiagge, auto di lusso, ostentazione emergono con forza e testimoniano un paese profondamente cambiato nella seconda metà del XX secolo. In mostra sono esposti 12 scatti del suo primo reportage cinese, in cui Parr testimonia la vita di alcuni settori economici, come le industrie tessili o di gioielli, così come il mondo del tempo libero, tra esercizi di Tai Chi e pause pranzo al Mc Donald. Attraverso i suoi scatti testimonia inoltre il passaggio dall’economia comunista al nuovo sviluppo economico moderno, arrivando ad affermare che “la Cina di oggi assomiglia molto a Chicago” (1997). 
 
All’interno della mostra, che presenta in tutto oltre 70 fotografie, sono esposte anche una linea del tempo e una mappa storica dei viaggi compiuti dai due fotografi che permettono al visitatore di comprendere più a fondo il contesto storico e sociale all’interno del quale sono state scattate le fotografie.
 
 

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