Antonio Canova. All’origine del mito
![Antonio Canova, La Religione, 1786-1788, gesso, 112x108x50 Antonio Canova, La Religione, 1786-1788, gesso, 112x108x50](http://www.arte.it/foto/600x450/e1/33623-032a_La_Fedem.jpg)
Antonio Canova, La Religione, 1786-1788, gesso, 112x108x50
Dal 12 Giugno 2015 al 11 Ottobre 2015
Aosta
Luogo: Centro Saint-Bénin
Indirizzo: via Festaz 27
Orari: 10-13 / 14-18. Chiuso il lunedì
Curatori: Mario Guderzo, Giancarlo Cunial
Enti promotori:
- Assessorato dell'Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d'Aosta
Costo del biglietto: intero € 6, ridotto € 4, gratuito per i minori di 18 anni.
Telefono per informazioni: +39 0165.274401
E-Mail info: u-mostre@regione.vda.it
Sito ufficiale: http://www.regione.vda.it
L'Assessorato dell'Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d'Aosta informa che verrà inaugurata venerdì 12 giugno 2015, alle ore 18, al Centro Saint-Bénin di Aosta, la mostra Antonio Canova. All’origine del mito, dedicata a uno dei più affermati scultori e pittori italiani (1757-1822), ritenuto il massimo esponente del Neoclassicismo, che nelle sue opere ha fatto rivivere la bellezza dell’antica statuaria greca e i temi della mitologia classica.
L’esposizione, curata da Mario Guderzo, direttore del Museo Gipsoteca di Possagno (Treviso), paese natale di Canova, e dallo studioso Giancarlo Cunial, rappresenta un’occasione unica per ammirare, per la prima volta in Valle d’Aosta, un nucleo consistente di gessi dell’artista, alcuni dei quali sono pezzi unici poiché non esistono più gli originali in marmo, andati perduti.
La mostra di Aosta presenta al pubblico una selezione di oltre sessanta opere: preziosi gessi, alcuni marmi, acqueforti, dipinti a tempera e olii provenienti dalla Fondazione Canova, che documentano “l’origine del mito” - come giustamente recita il sottotitolo della mostra - dallo schizzo iniziale al bozzetto in terracotta, alla statua in argilla fino al modello in gesso su cui venivano fissati i chiodini (chiamati “repère”), grazie ai quali era possibile trasferire nel marmo le esatte proporzioni dell’opera. Tra le opere esposte ricordiamo l’elegante scultura in gesso Danzatrice con le mani sui fianchi (1812) e il busto in marmo Francesco I d’Austria (1804).
Antonio Canova nacque a Possagno (Treviso), a circa 80 km da Venezia, nel 1757. Fin da giovanissimo denotò una naturale inclinazione per la scultura. Nel 1768 cominciò a lavorare nella bottega d’arte dei Torretti che successivamente lo introdussero nel mondo veneziano ricco di fermenti culturali e artistici. A Venezia, Canova frequentò la scuola di nudo all’Accademia e studiò disegno traendo spunto dai calchi in gesso della Galleria di Filippo Farsetti. Nel 1779 Canova compì il suo primo viaggio a Roma, dove produsse le sue opere più belle. Egli fu anche pittore, soprattutto nel periodo che trascorse nuovamente nel suo paese natio, poiché Roma era stata occupata dai francesi. Gran parte dell’opera pittorica dell’artista rimase di sua proprietà e oggi è possibile ammirarla al Museo Gipsoteca Canoviana di Possagno.
Il comitato scientifico della mostra è composto da Mario Guderzo, Presidente, Giancarlo Cunial, Daria Jorioz e Beatrice Buscaroli. La rassegna realizzata al Centro Saint-Bénin di Aosta costituisce una significativa collaborazione tra la Fondazione Canova e la Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Valle d’Aosta.
Il catalogo bilingue italiano e francese, riccamente illustrato, è pubblicato da Silvana Editoriale e sarà posto in vendita al prezzo di euro 30,00.
L’esposizione, curata da Mario Guderzo, direttore del Museo Gipsoteca di Possagno (Treviso), paese natale di Canova, e dallo studioso Giancarlo Cunial, rappresenta un’occasione unica per ammirare, per la prima volta in Valle d’Aosta, un nucleo consistente di gessi dell’artista, alcuni dei quali sono pezzi unici poiché non esistono più gli originali in marmo, andati perduti.
La mostra di Aosta presenta al pubblico una selezione di oltre sessanta opere: preziosi gessi, alcuni marmi, acqueforti, dipinti a tempera e olii provenienti dalla Fondazione Canova, che documentano “l’origine del mito” - come giustamente recita il sottotitolo della mostra - dallo schizzo iniziale al bozzetto in terracotta, alla statua in argilla fino al modello in gesso su cui venivano fissati i chiodini (chiamati “repère”), grazie ai quali era possibile trasferire nel marmo le esatte proporzioni dell’opera. Tra le opere esposte ricordiamo l’elegante scultura in gesso Danzatrice con le mani sui fianchi (1812) e il busto in marmo Francesco I d’Austria (1804).
Antonio Canova nacque a Possagno (Treviso), a circa 80 km da Venezia, nel 1757. Fin da giovanissimo denotò una naturale inclinazione per la scultura. Nel 1768 cominciò a lavorare nella bottega d’arte dei Torretti che successivamente lo introdussero nel mondo veneziano ricco di fermenti culturali e artistici. A Venezia, Canova frequentò la scuola di nudo all’Accademia e studiò disegno traendo spunto dai calchi in gesso della Galleria di Filippo Farsetti. Nel 1779 Canova compì il suo primo viaggio a Roma, dove produsse le sue opere più belle. Egli fu anche pittore, soprattutto nel periodo che trascorse nuovamente nel suo paese natio, poiché Roma era stata occupata dai francesi. Gran parte dell’opera pittorica dell’artista rimase di sua proprietà e oggi è possibile ammirarla al Museo Gipsoteca Canoviana di Possagno.
Il comitato scientifico della mostra è composto da Mario Guderzo, Presidente, Giancarlo Cunial, Daria Jorioz e Beatrice Buscaroli. La rassegna realizzata al Centro Saint-Bénin di Aosta costituisce una significativa collaborazione tra la Fondazione Canova e la Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Valle d’Aosta.
Il catalogo bilingue italiano e francese, riccamente illustrato, è pubblicato da Silvana Editoriale e sarà posto in vendita al prezzo di euro 30,00.
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