Lacrime di smalto. Plastiche maiolicate tra Marche e Romagna nell'età del Rinascimento
Dal 12 Aprile 2014 al 02 Novembre 2014
Senigallia | Ancona
Luogo: Rocca Roveresca
Indirizzo: piazza Duca 2
Orari: tutti i giorni 8.30-19.30
Curatori: Claudio Paolinelli
Enti promotori:
- Comune di Senigallia
Costo del biglietto: intero 2 €, ridotto 1 €, gratuito per i cittadini italiani o stranieri in condizioni di reciprocità, al di sotto dei 18 anni e al di sopra dei 60 anni di età
Telefono per informazioni: +39 071 66291
E-Mail info: comune.senigallia@emarche.it
Sito ufficiale: http://www.comune.senigallia.an.it
Un grande e meritato successo per un’esposizione unica nel panorama internazionale per quanto riguarda la maiolica italiana del Quattrocento. Per la rarità delle opere esposte e per la difficoltà di reperimento delle stesse, in gran parte conservate in musei stranieri e collezioni private, la mostra infatti rappresenta la prima grande esposizione dedicata ad una singolare tipologia di maioliche realizzate ad alto rilievo e a tutto tondo da un anonimo artista e dalla sua bottega sul finire del Quattrocento.
Per la prima volta insieme a Senigallia, si possono ammirare esemplari di plastiche maiolicate marchigiane provenienti da Ancona, Ostra Vetere, Pesaro e Fermo, uniche testimonianze ancora conservate in situ. Inoltre l’eccezionalità della mostra è data dall’esposizione di un’inedita targa con Natività proveniente da collezione privata londinese, del tutto simile a un’opera con medesimo soggetto del Museo Civico-Parrocchiale di Ostra Vetere.
L’elevato numero di queste singolari opere nelle Marche e nelle vicine terre romagnole, attesta la presenza di un artista anonimo e di una bottega di plasticatori itineranti, che trovarono il favore non solo di comunità locali, ma anche d’importanti famiglie, come dimostra l’esemplare con Deposizione di Ostra Vetere in cui campeggia lo stemma dei Montefeltro. L’anonimo artista, formatosi in ambiente faentino, realizzò non più di trenta opere in un territorio abbastanza circoscritto che dalla Romagna interessò il nord delle Marche lungo la direttrice adriatica fino ad Ancona.
Nello specifico le sue opere, chiaramente influenzate dalla cultura d’oltralpe, raffigurano Natività, Compianti o Vergini con Bambino, attestando anche una singolare devozione per certi soggetti, richiesti principalmente per chiese degli ordini mendicanti, in particolare francescani, inclini ad apprezzare l’efficacia didattica di tali raffigurazioni. Le opere in mostra, spesso riconoscibili per il modellato severo e per i tratti ingenuamente interpretati, si caratterizzano per le brillanti cromie degli smalti, dati a larghe campiture sulle superfici incavate e plasmate a rilievo.
Molte sono state finora le visite illustri alla mostra, tra cui Marino Marini del Museo Nazionale del Bargello, lo storico della scultura rinascimentale Alfredo Bellandi, Thierry Crepin-Leblond direttore del Museo Nazionale del Rinascimento presso il castello di Ecouen in Francia e infine Peter Jonathan Bell curatore del dipartimento European Sculpture and Decorative Arts del Metropolitan Museum of Art di New York, che ha definito l’esposizione “un modello esportabile oltreoceano”.
Questa mostra rappresenta l’occasione per dare avvio ad una serie di studi che potranno attestare, a buon diritto, l’unicità di tale produzione ceramica che fonda le sue radici in una terra, quella marchigiana, che vanta una tradizione secolare.
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