I Tesori d’Italia – I capolavori dell’arte
Dal 26 Luglio 2024 al 31 Dicembre 2025
Agrigento
Luogo: Villa Aurea - Parco Archeologico della Valle dei Templi
Indirizzo: Via Panoramica dei Templi
Orari: tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.30
Curatori: Vittorio Sgarbi e Pierluigi Carofano
Enti promotori:
- Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi
Telefono per informazioni: +39 0922 621 611
Sito ufficiale: http://mostreinsicilia.it
Oltre 60 opere di grandi artisti originari di tutte le 20 regioni in 7 secoli di arte italiana sono i protagonisti della mostra I Tesori d’Italia – I grandi capolavori, aperta fino a dicembre 2025 a Villa Aurea della Valle dei Templi di Agrigento, città designata Capitale della cultura italiana per l’anno 2025. La mostra, a cura di Vittorio Sgarbi e Pierluigi Carofano, promossa dal Parco Archeologico di Agrigento, prodotta da Consorzio Progetto Museo e patrocinata dal Ministero della Cultura, per 18 mesi esalteràla grandezza del patrimonio artistico e culturale nazionale ammirato in tutto il mondo, all’interno di uno dei siti culturali e archeologici più prestigiosi d’Italia e Patrimonio Unesco.
La grande mostra si articolerà in 3 differenti allestimenti che, a rotazione, presenteranno oltre 60 opere, tra dipinti e sculture, provenienti dai più importanti musei civici, regionali e nazionali e da importanti collezioni private, a testimonianza di una coesione civile e culturale attraverso le stratificazioni e la varietà dell’arte italiana dal XV al XXI secolo, dalle origini alla contemporaneità.
La prima fase del progetto, in programma da luglio a novembre 2024, vero e proprio red-carpet in vista delle celebrazione 2025 di Agrigento capitale della cultura italiana, rappresenta un excursus storico temporale in cui protagoniste sono le opere di: Domenico Cagini (Sicilia), Pietro Cavaro (Sardegna), Nicolò dell’Arca (Puglia), Marco Cardisco (Calabria), Michele Tedesco (Basilicata), il Battistello (Campania), Antonio Finelli (Molise), Perugino (Umbria), Carlo Maratti (Marche), Giacomo Balla (Lazio), Saturnino Gatti (Abruzzo), Giovan Battista Langetti (Liguria), Bernardo Strozzi (Liguria), Guido Cagnacci (Emilia-Romagna), Vitale da Bologna (Emilia-Romagna), Lippi-Botticelli (Toscana), Bartolomeo Montagna (Veneto), Luigi Bonazza (Trentino-Alto Adige), Pierpaolo Pasolini (Friuli-Venezia Giulia), Adolf Wildt (Lombardia), Giovanni Girolamo Savoldo (Lombardia), Sodoma (Piemonte) e Italo Mus (Valle d’Aosta).
Le opere provengono da: Polo Museale di Salemi; Musei Nazionali di Cagliari; Fondazione Cavallini Sgarbi; Museo dell’Ottocento Pescara Fondazione Di Persio – Pallotta; Pinacoteca Civica “F. Podesti” di Ancona; Galleria Nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma; Museo Nazionale d’Abruzzo; Museo della città di Rovereto; Museo Nazionale di San Matteo di Pisa; Museo Civico di Viterbo; Mart di Rovereto; Archivio Bonsanti Gabinetto Vieusseux; Gallerie dell’Accademia Venezia; Museo Regionale Castello Gamba della Valle d’Aosta.
La mostra è stata pensata per essere architrave narrativo di Agrigento Capitale della Cultura 2025 e mira ad evidenziare anche il virtuoso rapporto del Sistema culturale italiano, che coinvolge e valorizza la relazione con il sistema privato. Nel suo complesso, quindi, l’esposizione sarà un racconto di autori, fasi storiche, grandi e piccoli musei, storiche collezioni e sistemi territoriali. La filosofia del progetto troverà, poi, piena realizzazione nella fase cruciale del 2025, con l’esposizione di opere raccolte grazie alla collaborazione tra il Dipartimento regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana e la Direzione generale Musei del Ministero della Cultura, sulla base di un Protocollo d’Intesa siglato tra le parti. Saranno i venti Presidenti di Regione a compore, invece, il Comitato d’Onore della Mostra, realizzando così un tavolo istituzionale senza precedenti.
I Tesori d’Italia – I capolavori dell’arte gode del patrocinio di: Ministero della Cultura; Regione Siciliana Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana; Parco Valle dei Templi di Agrigento; Città di Agrigento.
La grande mostra si articolerà in 3 differenti allestimenti che, a rotazione, presenteranno oltre 60 opere, tra dipinti e sculture, provenienti dai più importanti musei civici, regionali e nazionali e da importanti collezioni private, a testimonianza di una coesione civile e culturale attraverso le stratificazioni e la varietà dell’arte italiana dal XV al XXI secolo, dalle origini alla contemporaneità.
La prima fase del progetto, in programma da luglio a novembre 2024, vero e proprio red-carpet in vista delle celebrazione 2025 di Agrigento capitale della cultura italiana, rappresenta un excursus storico temporale in cui protagoniste sono le opere di: Domenico Cagini (Sicilia), Pietro Cavaro (Sardegna), Nicolò dell’Arca (Puglia), Marco Cardisco (Calabria), Michele Tedesco (Basilicata), il Battistello (Campania), Antonio Finelli (Molise), Perugino (Umbria), Carlo Maratti (Marche), Giacomo Balla (Lazio), Saturnino Gatti (Abruzzo), Giovan Battista Langetti (Liguria), Bernardo Strozzi (Liguria), Guido Cagnacci (Emilia-Romagna), Vitale da Bologna (Emilia-Romagna), Lippi-Botticelli (Toscana), Bartolomeo Montagna (Veneto), Luigi Bonazza (Trentino-Alto Adige), Pierpaolo Pasolini (Friuli-Venezia Giulia), Adolf Wildt (Lombardia), Giovanni Girolamo Savoldo (Lombardia), Sodoma (Piemonte) e Italo Mus (Valle d’Aosta).
Le opere provengono da: Polo Museale di Salemi; Musei Nazionali di Cagliari; Fondazione Cavallini Sgarbi; Museo dell’Ottocento Pescara Fondazione Di Persio – Pallotta; Pinacoteca Civica “F. Podesti” di Ancona; Galleria Nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma; Museo Nazionale d’Abruzzo; Museo della città di Rovereto; Museo Nazionale di San Matteo di Pisa; Museo Civico di Viterbo; Mart di Rovereto; Archivio Bonsanti Gabinetto Vieusseux; Gallerie dell’Accademia Venezia; Museo Regionale Castello Gamba della Valle d’Aosta.
La mostra è stata pensata per essere architrave narrativo di Agrigento Capitale della Cultura 2025 e mira ad evidenziare anche il virtuoso rapporto del Sistema culturale italiano, che coinvolge e valorizza la relazione con il sistema privato. Nel suo complesso, quindi, l’esposizione sarà un racconto di autori, fasi storiche, grandi e piccoli musei, storiche collezioni e sistemi territoriali. La filosofia del progetto troverà, poi, piena realizzazione nella fase cruciale del 2025, con l’esposizione di opere raccolte grazie alla collaborazione tra il Dipartimento regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana e la Direzione generale Musei del Ministero della Cultura, sulla base di un Protocollo d’Intesa siglato tra le parti. Saranno i venti Presidenti di Regione a compore, invece, il Comitato d’Onore della Mostra, realizzando così un tavolo istituzionale senza precedenti.
I Tesori d’Italia – I capolavori dell’arte gode del patrocinio di: Ministero della Cultura; Regione Siciliana Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana; Parco Valle dei Templi di Agrigento; Città di Agrigento.
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