Figlio del più noto Domenico del Ghirlandaio, si formò nella bottega paterna, subendo tuttavia l’influenza di Piero di Cosimo, Fra Bartolomeo e del giovane Raffaello; secondo Vasari, studiò assiduamente anche sui cartoni di Michelangelo e Leonardo per il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. La prima opera documentata è la pala con la Madonna della Cintola, commissionata dagli operai del duomo di Prato nel 1507. Si affermò anche come apprezzato ritrattista; si pensi al Ritratto di orefice (Firenze, Galleria Palatina) e a quello del poeta Girolamo Benivieni (Londra, National Gallery). Oltre alle opere fiorentine, dislocate in chiese (refettorio di Santa Maria degli Angeli) e musei (Fatti miracolosi di san Zanobi agli Uffizi), l’artista lasciò traccia della sua opera a Colle Val d’Elsa e San Gimignano. Eseguì anche diversi apparati e scenografie per cerimonie, tra cui quella per l’entrata in città dell’imperatore Carlo V nel 1530.
Biografia
COMMENTI:
Tiziano Vecellio