Giovanni Guida, dopo aver intrapreso gli studi presso il Liceo artistico statale di Aversa, si diploma e specializza con lode in Pittura presso l’Accademia di belle arti di Napoli.
La sua pittura è basata sul valore dinamico del segno, con linee morbide e sinuose che si intrecciano e si intersecano fra loro, e sulla centralità del gesto, ampio e deciso. Approfondisce la sua ricerca sul colore e sulla luce, muovendosi verso un'arte astratta; attraverso sovrapposizioni di colori ad olio, striati con le tecniche surrealiste del grattage e del frottage, si prefigge l’obiettivo di rispondere ai segni e alle forme inattese creati dalla trama, sottolineando l'importanza della tensione tra gesto e plasticità all'interno del processo creativo. Per questo metodo di lavoro, si avvale di strumenti nuovi, sperimentando utensili comuni e oggetti di uso quotidiano, come spugne, stiletti, spazzole in acciaio e piccoli blocchi metallici. La sua indagine penetra la “pelle” della pittura, fino ad arrivare al fondo delle sue viscere e, nella frammentazione luminosa del colore, ne cattura l’intima essenza. Il procedimento pittorico del grattage è affinato attraverso delle fasi di impermeabilizzazione - con l'ausilio di alcune resine speciali - dei vari livelli pittorici al fine di esaltare la brillantezza dei colori, a partire dagli strati pittorici sottostanti fino ad arrivare alla parte più esterna della pellicola, creando forti contrasti cromatici e chiaroscurali.
La sua icona "Caesarius Diaconus" (Cesario di Terracina, santo tutelare degli imperatori romani d'Occidente e d'Oriente) è esposta in celebri musei e cattedrali nel mondo: Kunstgewerbemuseum di Berlino; Museu Frederic Marès di Barcellona; Museu de São Roque a Lisbona; Museo Nazionale Slovacco - Museo Storico di Bratislava; Der Stiftsschatz St. Peter und Alexander im Stiftsmuseum in Aschaffenburg; Musée Européen de la Visitation in Moulins; Cattedrale di Manila; Cattedrale di Buffalo; Cattedrale di Essen; St. Antony Chapel in Pittsburgh; Mollinger Museum in Pittsburgh.
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