Siegen, 1577 - Anversa, 1640
Pieter Paul Rubens
Pieter Paul Rubens, Autoritratto, 1623, olio su tela, 86 x 62 cm, National Gallery of Australia, Sydney
Dopo aver compiuto l’apprendistato presso Veraecht, van Noort e van Veen, nel 1598 Rubens risulta già iscritto alla gilda di Anversa.
A ventitrè anni compie il suo viaggio in Italia, dove soggiorna per otto lunghi anni. A Venezia ha modo di conoscere da vicino le opere di Veronese, Tintoretto e Tiziano delle quali esegue numerose copie.
Entra quindi al servizio di Vincenzo Gonzaga, duca di Mantova, con incarichi in ambito artistico e diplomatico.
Nel 1601 viene inviato dal duca a Roma per copiare alcuni quadri. In quell'occasione esegue i dipinti per la cappella di Sant’Elena nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme.
Pieter Paul Rubens ha anche modo di conoscere di persona l'opera e lo stile di Caravaggio, l'artista lombardo che in quel momento rappresentava la grande novità sulla scena romana.
Successivamente Rubens è a Genova, città finanziaria e portuale per cultura e affinità economica naturalmente legata ad Anversa.
Lavora per il nobile Niccolò Pallavicino: questi lo presenta a Jacopo Serra, che lo raccomanda agli oratoriani di Roma per l’esecuzione delle tele della Chiesa Nuova.
Pallavicino gli ordina inoltre la Circoncisione per la Chiesa del Gesù a Genova.
Nel 1603 il duca di Mantova lo manda in missione diplomatica a Madrid, presso Filippo III.
Dopo ripetuti viaggi tra Roma e Genova e numerose commissioni, nel 1608 torna in patria, dove si guadagna il favore dei reggenti Alberto e Isabella e diventa il pittore fiammingo più importante del suo tempo e più noto a livello internazionale.
Ricco, elegante, colto Rubens è l'artista più richiesto e influente d'Europa. Le corti si contendono le sue opere, e Rubens è spesso in viaggio: a Londra, a Parigi, ma ad Anversa fa sempre ritorno.
Nel 1622 pubblica nella città fiamminga “I palazzi di Genova”, in cui celebra l’architettura dei prestigiosi palazzi genovesi. Grazie ad un uso imprenditoriale della sua vasta bottega sa rispondere alle committenze che provengono dalle corti di tutta Europa.
Ad Anversa è oggi possibile visitare l'abitazione dell'artista, in stile fiammingo tradizionale, e lo studio che invece rieccheggia atmosfere di gusto italiano, dove lavorava coadiuvato da numerosi assitenti.
A ventitrè anni compie il suo viaggio in Italia, dove soggiorna per otto lunghi anni. A Venezia ha modo di conoscere da vicino le opere di Veronese, Tintoretto e Tiziano delle quali esegue numerose copie.
Entra quindi al servizio di Vincenzo Gonzaga, duca di Mantova, con incarichi in ambito artistico e diplomatico.
Nel 1601 viene inviato dal duca a Roma per copiare alcuni quadri. In quell'occasione esegue i dipinti per la cappella di Sant’Elena nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme.
Pieter Paul Rubens ha anche modo di conoscere di persona l'opera e lo stile di Caravaggio, l'artista lombardo che in quel momento rappresentava la grande novità sulla scena romana.
Successivamente Rubens è a Genova, città finanziaria e portuale per cultura e affinità economica naturalmente legata ad Anversa.
Lavora per il nobile Niccolò Pallavicino: questi lo presenta a Jacopo Serra, che lo raccomanda agli oratoriani di Roma per l’esecuzione delle tele della Chiesa Nuova.
Pallavicino gli ordina inoltre la Circoncisione per la Chiesa del Gesù a Genova.
Nel 1603 il duca di Mantova lo manda in missione diplomatica a Madrid, presso Filippo III.
Dopo ripetuti viaggi tra Roma e Genova e numerose commissioni, nel 1608 torna in patria, dove si guadagna il favore dei reggenti Alberto e Isabella e diventa il pittore fiammingo più importante del suo tempo e più noto a livello internazionale.
Ricco, elegante, colto Rubens è l'artista più richiesto e influente d'Europa. Le corti si contendono le sue opere, e Rubens è spesso in viaggio: a Londra, a Parigi, ma ad Anversa fa sempre ritorno.
Nel 1622 pubblica nella città fiamminga “I palazzi di Genova”, in cui celebra l’architettura dei prestigiosi palazzi genovesi. Grazie ad un uso imprenditoriale della sua vasta bottega sa rispondere alle committenze che provengono dalle corti di tutta Europa.
Ad Anversa è oggi possibile visitare l'abitazione dell'artista, in stile fiammingo tradizionale, e lo studio che invece rieccheggia atmosfere di gusto italiano, dove lavorava coadiuvato da numerosi assitenti.
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