Apre al pubblico l’antica cisterna romana di Ponza
L.S.
11/07/2013
Latina - I proventi della “tassa di sbarco”, un obolo raccolto attraverso un rincaro di 1,50 euro sul biglietto delle linee di navigazione dirette a Ponza, hanno consentito il recupero dell’antica cisterna di via Dragonara.
L’opera idraulica, scavata nel tufo con un ingegnoso sistema studiato dai romani per la raccolta dell’acqua piovana, è stata strappata ai rovi con un intenso lavoro di pulizia ed è in attesa che si chiuda il bando di gara per l’illuminazione. Entro la fine di luglio, la cisterna sarà quindi aperta alla visita di abitanti e turisti che potranno ammirarare il primo dei “segreti” archeologici dell’Isola che un progetto del Comune, approvato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, intende riportare a nuovo splendore.
“E’ uno spettacolo che ti fa restare a bocca aperta. Una cosa meravigliosa, anche per come si è conservata intatta, per la maestria con la quale è stata costruita, per la sua bellezza che finalmente potrà essere ammirata da tutti” il commento del sindaco di Ponza Piero Vigorelli.
L’opera idraulica, scavata nel tufo con un ingegnoso sistema studiato dai romani per la raccolta dell’acqua piovana, è stata strappata ai rovi con un intenso lavoro di pulizia ed è in attesa che si chiuda il bando di gara per l’illuminazione. Entro la fine di luglio, la cisterna sarà quindi aperta alla visita di abitanti e turisti che potranno ammirarare il primo dei “segreti” archeologici dell’Isola che un progetto del Comune, approvato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, intende riportare a nuovo splendore.
“E’ uno spettacolo che ti fa restare a bocca aperta. Una cosa meravigliosa, anche per come si è conservata intatta, per la maestria con la quale è stata costruita, per la sua bellezza che finalmente potrà essere ammirata da tutti” il commento del sindaco di Ponza Piero Vigorelli.
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