Il percorso artistico

Dipinto di Serena Nono
 

18/04/2002

Qual è stato il suo percorso artistico? S.N.: “Cominciai negli anni '80. All'epoca frequentavo la facoltà di Fine Arts, alla Kingston University di Londra. Studiavo presso il dipartimento di scultura, dove ho potuto sperimentare molte tecniche e diversi materiali espressivi. Presto ho cominciato a preferire la pittura, a preferire le due dimensioni alla tridimensionalità. La differenza è che la scultura "sta", occupa spazio reale, mentre la pittura permette di inventare tre, anche quattro dimensioni, nei limiti della bidimensionalità. Ho fatto le prime esposizioni nel 1992 e i miei quadri erano dei paesaggi. Poi ho dedicato più tempo alla figura, tema che aveva già pervaso gli anni di studio. Lavoro ancora con la creta e con il bronzo, e disegno molto. La figura e il ritratto sono diventati temi centrali negli ultimi anni”. La sua formazione è avvenuta fuori dall’Italia, lei risiede e lavora a Venezia. crede che aver vissuto e di vivere in una dimensione europea, anzi internazionale, sia un elemento importante per un’artista? S.N.: “Ho avuto la fortuna di viaggiare, e di vivere e studiare lontana da casa esponendomi così ad altre realtà, altri costumi, altre mentalità. Questo fa bene a chiunque. E' importante essere attenti e sperimentare altri modi di vivere e di pensare l'arte per trovare nelle differenze ciò che ci lega, ciò che ci fa sentire vicini e soprattutto per imparare dagli altri. Questo aiuta a non sentirci centro del mondo”. L’arte per lei non si traduce solo nella pittura. Attualmente è impegnata in altre attività artistiche? S.N.: “In questo momento non faccio molto altro che dipingere. Nel passato ho collaborato a spettacoli teatrali realizzando scenografie e installazioni. Oggi dipingo e disegno soprattutto”. Qual è la cosa a cui non rinuncerebbe mai? S.N.: “E' la speranza. La fede”. Progetti per il futuro… S.N. “Dipingere dei quadri che siano decenti, con il cuore e l'umiltà del pellegrino”.

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