Chocolat
chocolat
01/12/2005
Trecento sostanze chimiche che stuzzicano il palato, oltre quattrocento componenti aromatiche che stimolano il naso e il rilascio delle endorfine, i tranquillanti naturali dell’organismo. Sono queste le caratteristiche che insieme creano la particolarissima complessità di gusto che è alla base del potere del piacere terreno al quale nessuno si sottrae: il cioccolato. Derivato principale dell’albero di cacao, ha una storia antica che affonda le sue radici nella lontana cultura Maya.
I suoi semi erano considerati un bene prezioso: venivano utilizzati come unità di calcolo e si attribuiva ad essi un valore magico, mistico e religioso. Vantavano infatti origine divina, così come testimoniato dalla leggenda azteca secondo la quale una principessa, rimasta a guardia delle ricchezze dello sposo - guerriero in battaglia per difendere i confini dell’impero – venne assalita da nemici che non ottennero la rivelazione del luogo in cui era nascosto il tesoro, e quindi la uccisero. Si narra che dal sangue della principessa, nacque la pianta di cacao, forte e fragile allo stesso tempo, un insieme di amarezza (a testimoniare le pene d’amore) e forza (la virtù della fedeltà), lievemente arrossato dal sangue.
Nella classifica dei peccati di gola, il cioccolato occupa il primo posto. Ed è al primo anche tra gli ingredienti che scatenano creatività e invenzioni tra chef, maestri pasticceri e creativi. Grazie alle quasi magiche proprietà di conciliazioni degli opposti – liquido e solido, dolce e amaro, chiaro e scuro – il repertorio delle ghiottonerie e delle creazioni si estende all’infinito, presentandosi di volta in volta sotto diverse forme e insolite combinazioni. ‘Il cibo degli Dei’, così come è definito, esalta la fantasia di creativi che si scatenano con proposte originali.
E proprio il cioccolato è stato il motore principale dell’incontro tra Marcello Montalbano, socio insieme a Renato Gervasi e Salvo Filetti della Compagnia della Bellezza, e l’artista Angelo Pidalà. Insieme hanno dato vita ad un progetto ‘dolcissimo’. Montalbano utilizza il cioccolato per nutrire e lucidare i capelli; mentre Pidalà realizza sculture di cioccolato nei capelli, dando vita a Tableau Vivant. Stile è andato a conoscerli presso l’atelier della Compagnia della Bellezza.
Marcello, raccontaci l’origine del vostro progetto. ‘Tutto è nato quando Eurochocolat ci ha commissionato acconciature di cioccolato. Inizialmente abbiamo chiesto ad alcuni pasticceri di creare delle forme di cioccolato da applicare in seguito sui capelli, ma la cosa non ci ha soddisfatto. E così, una volta tornati nel nostro atelier, abbiamo sciolto la cioccolata a bagnomaria e applicata direttamente sui capelli. Abbiamo notato che era possibile dargli qualsiasi forma fosse nella nostra mente e, una volta solidificata, hanno preso vita diverse sculture. Angelo ha continuato a portare avanti quest’ idea, divenendo infine il suo cavallo di battaglia. E’ diventato un lavoro itinerante, ora è reduce da un grande successo spagnolo, Barcellona, dove è stato un polo di attrazione per tutti i parrucchieri, perché gli italiani, si sa, hanno quel quid in più. Erano tutti a bocca aperta sia per la creatività di Angelo che per l’utilizzo della cioccolata. Intanto nell’atelier l’artista lavora alle sue ultime creazioni in tema con l’inverno: golosi rami privi di foglie si inerpicano tra i capi delle modelle, rendendole sculture.
Angelo, pensate di creare prodotti per capelli a base di cioccolato? Certamente, il cibo degli Dei, grazie al burro di cacao, rende i capelli più morbidi e setosi soprattutto quelli trattati con agenti chimici, tipo meches, permanenti, tinte. Per ora abbiamo a disposizione un impacco per capelli che sposa anche una causa nobile: per ogni trattamento, vengono devoluti due euro all'associazione Onlus "Mango", che da anni si occupa del recupero e dell'istruzione dei bambini di strada in America Latina. E poi il cioccolato inebria i sensi… Si, le donne che utilizzano i nostri impacchi sono esaltate dal profumo della cioccolata, ne addolcisce l’anima. Sentirne il profumo, è il massimo del benessere e della rilassatezza, e poi è vagamente erotico, vien voglia di mangiarle!
Angelo Pidalà del suo amore per il cioccolato ne ha fatto una filosofia di vita e d’arte. Creazioni sorprendenti a metà tra design e pasticceria che stupiscono per le singolari combinazioni di forme, colori e gusto. Ha un piccolo rifugio, sommerso nelle montagne siciliane, che presto diventerà un agriturismo di elite dell’anima di chi partecipa. Un luogo magico, dove l’artista si chiude con se stesso per tirare fuori idee e libri. “Durante le mie passeggiate in montagna, raccolgo tutto quel materiale che potrebbe sembrare rifiuto: bacche, resina, foglie secche e le nobilito assemblandole con il cacao. Ho da poco creato delle parure da sposa mescolando cioccolato e natura, l’obiettivo è quello di proporre una linea di accessori per spose in tema con le stagioni.
Il tuo rifugio è stato anche l’utero del tuo libro “Attraveso i capelli”. “Si, è un titolo che racchiude tutto il mio essere. Il libro tratta dell’esperienza che questo mondo mi ha dato, l’incontro con centinaia di donne, curarne i capelli, creando per loro, ha fatto si che iniziassi ad ascoltarle e ad inseguirne i desideri per poterle soddisfare. Il libro è un viaggio con e dentro me stesso”.
L’artista sostiene che il suo percorso sia nato con un gabbiano, quello di Jonathan Livingston, ora l’associazione che presenta il suo libro si chiama Il Gabbiano Felice. Dalla storia di Jonathan gabbiano insofferente che vuole evadere dagli schemi imposti dallo stormo sotto l'etichetta di un falso perbenismo, per misurare, solo secondo la propria esperienza, quello che il mondo gli può dare e quello che lui può dare al mondo; oggi incontra un Gabbiano Felice che sembra proprio che il volo l’abbia spiccato.
Ilaria Oriente, responsabile del sito www.moda.it. Ha lavorato per Cinecittà Holding e l’Istituto Internazionale Andrei Tarkovskj. Interessata alla moda, al cinema e al teatro.
I suoi semi erano considerati un bene prezioso: venivano utilizzati come unità di calcolo e si attribuiva ad essi un valore magico, mistico e religioso. Vantavano infatti origine divina, così come testimoniato dalla leggenda azteca secondo la quale una principessa, rimasta a guardia delle ricchezze dello sposo - guerriero in battaglia per difendere i confini dell’impero – venne assalita da nemici che non ottennero la rivelazione del luogo in cui era nascosto il tesoro, e quindi la uccisero. Si narra che dal sangue della principessa, nacque la pianta di cacao, forte e fragile allo stesso tempo, un insieme di amarezza (a testimoniare le pene d’amore) e forza (la virtù della fedeltà), lievemente arrossato dal sangue.
Nella classifica dei peccati di gola, il cioccolato occupa il primo posto. Ed è al primo anche tra gli ingredienti che scatenano creatività e invenzioni tra chef, maestri pasticceri e creativi. Grazie alle quasi magiche proprietà di conciliazioni degli opposti – liquido e solido, dolce e amaro, chiaro e scuro – il repertorio delle ghiottonerie e delle creazioni si estende all’infinito, presentandosi di volta in volta sotto diverse forme e insolite combinazioni. ‘Il cibo degli Dei’, così come è definito, esalta la fantasia di creativi che si scatenano con proposte originali.
E proprio il cioccolato è stato il motore principale dell’incontro tra Marcello Montalbano, socio insieme a Renato Gervasi e Salvo Filetti della Compagnia della Bellezza, e l’artista Angelo Pidalà. Insieme hanno dato vita ad un progetto ‘dolcissimo’. Montalbano utilizza il cioccolato per nutrire e lucidare i capelli; mentre Pidalà realizza sculture di cioccolato nei capelli, dando vita a Tableau Vivant. Stile è andato a conoscerli presso l’atelier della Compagnia della Bellezza.
Marcello, raccontaci l’origine del vostro progetto. ‘Tutto è nato quando Eurochocolat ci ha commissionato acconciature di cioccolato. Inizialmente abbiamo chiesto ad alcuni pasticceri di creare delle forme di cioccolato da applicare in seguito sui capelli, ma la cosa non ci ha soddisfatto. E così, una volta tornati nel nostro atelier, abbiamo sciolto la cioccolata a bagnomaria e applicata direttamente sui capelli. Abbiamo notato che era possibile dargli qualsiasi forma fosse nella nostra mente e, una volta solidificata, hanno preso vita diverse sculture. Angelo ha continuato a portare avanti quest’ idea, divenendo infine il suo cavallo di battaglia. E’ diventato un lavoro itinerante, ora è reduce da un grande successo spagnolo, Barcellona, dove è stato un polo di attrazione per tutti i parrucchieri, perché gli italiani, si sa, hanno quel quid in più. Erano tutti a bocca aperta sia per la creatività di Angelo che per l’utilizzo della cioccolata. Intanto nell’atelier l’artista lavora alle sue ultime creazioni in tema con l’inverno: golosi rami privi di foglie si inerpicano tra i capi delle modelle, rendendole sculture.
Angelo, pensate di creare prodotti per capelli a base di cioccolato? Certamente, il cibo degli Dei, grazie al burro di cacao, rende i capelli più morbidi e setosi soprattutto quelli trattati con agenti chimici, tipo meches, permanenti, tinte. Per ora abbiamo a disposizione un impacco per capelli che sposa anche una causa nobile: per ogni trattamento, vengono devoluti due euro all'associazione Onlus "Mango", che da anni si occupa del recupero e dell'istruzione dei bambini di strada in America Latina. E poi il cioccolato inebria i sensi… Si, le donne che utilizzano i nostri impacchi sono esaltate dal profumo della cioccolata, ne addolcisce l’anima. Sentirne il profumo, è il massimo del benessere e della rilassatezza, e poi è vagamente erotico, vien voglia di mangiarle!
Angelo Pidalà del suo amore per il cioccolato ne ha fatto una filosofia di vita e d’arte. Creazioni sorprendenti a metà tra design e pasticceria che stupiscono per le singolari combinazioni di forme, colori e gusto. Ha un piccolo rifugio, sommerso nelle montagne siciliane, che presto diventerà un agriturismo di elite dell’anima di chi partecipa. Un luogo magico, dove l’artista si chiude con se stesso per tirare fuori idee e libri. “Durante le mie passeggiate in montagna, raccolgo tutto quel materiale che potrebbe sembrare rifiuto: bacche, resina, foglie secche e le nobilito assemblandole con il cacao. Ho da poco creato delle parure da sposa mescolando cioccolato e natura, l’obiettivo è quello di proporre una linea di accessori per spose in tema con le stagioni.
Il tuo rifugio è stato anche l’utero del tuo libro “Attraveso i capelli”. “Si, è un titolo che racchiude tutto il mio essere. Il libro tratta dell’esperienza che questo mondo mi ha dato, l’incontro con centinaia di donne, curarne i capelli, creando per loro, ha fatto si che iniziassi ad ascoltarle e ad inseguirne i desideri per poterle soddisfare. Il libro è un viaggio con e dentro me stesso”.
L’artista sostiene che il suo percorso sia nato con un gabbiano, quello di Jonathan Livingston, ora l’associazione che presenta il suo libro si chiama Il Gabbiano Felice. Dalla storia di Jonathan gabbiano insofferente che vuole evadere dagli schemi imposti dallo stormo sotto l'etichetta di un falso perbenismo, per misurare, solo secondo la propria esperienza, quello che il mondo gli può dare e quello che lui può dare al mondo; oggi incontra un Gabbiano Felice che sembra proprio che il volo l’abbia spiccato.
Ilaria Oriente, responsabile del sito www.moda.it. Ha lavorato per Cinecittà Holding e l’Istituto Internazionale Andrei Tarkovskj. Interessata alla moda, al cinema e al teatro.
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