Buenos Aires vista da Aldo Sessa

Buenos Aires vista da Aldo Sessa, Museo Nazionale di Palazzo Venezia, Roma
Dal 03 Luglio 2013 al 02 Agosto 2013
Roma
Luogo: Museo Nazionale di Palazzo Venezia
Indirizzo: via del Plebiscito 118
Orari: da martedì a domenica 9-19
Curatori: Angelo Navarro, Maria Pimentel, Luis Sessa
Telefono per informazioni: +39 06 699941/ 06 6780131
Sito ufficiale: http://www.galleriaborghese.it/default.htm
La mostra è un omaggio alla città di Buenos Aires, vista attraverso le foto di Aldo Sessa, che testimoniano una città con un passato coloniale che ne ha segnato non solo l'aspetto artistico ma anche l'animo cosmopolita.
La città fondata per ben due volte sotto la corona spagnola, raggiunge la sua indipendenza nel 1880, tra il 1880 e il 1930 diventa una delle dodici capitali del mondo all'avanguardia, grazie anche alla posizione strategica del suo porto, il prestigio e la grandezza dell'intero paese si esprimono simbolicamente attraverso grandi palazzi e abitazioni pubbliche desunte dal modello architettonico europeo che ben si fonde con le caratteristiche locali conferendo un aspetto suggestivo e irripetibile.
Nei primi del 900 alla popolazione indigena, spagnola e creola si uniscono persone provenienti da numerose nazioni europee, soprattutto inglesi, scozzesi e irlandesi, interessati al commercio e alla coltivazione delle grandi distese di terra, fino al fenomeno dell'immigrazione di massa, soprattutto di italiani e spagnoli che si trasferirono per lavorare e partecipare al progresso del Paese.
La componente europea, in cui spicca una grande presenza di italiani, fu determinante sia dal punto di vista artistico e architettonico che culturale in generale, conferendo alla città un aspetto caratteristico e irripetibile che vede il confluire di diversi stili e tendenze culturali.
Forse la dimostrazione più importante di questa fusione culturale, che fa di Buenos Aires una città cosmopolita, è il tango, capace di riflettere e trasmettere la nostalgia, la solitudine, la speranza e il sentimento non solo delle migliaia di immigrati, ma anche dei nativi del posto.
La mostra è composta da diverse fotografie divise in 4 sezioni che vanno al cuore della città argentina e indagano la vita e i momenti della capitale nei suoi luoghi più rappresentativi ma anche negli spazi più profondi della sua anima:
Architettura, monumenti e piazze
Teatro Colon
Il tango
Buenos Aires del Santo Padre
La città fondata per ben due volte sotto la corona spagnola, raggiunge la sua indipendenza nel 1880, tra il 1880 e il 1930 diventa una delle dodici capitali del mondo all'avanguardia, grazie anche alla posizione strategica del suo porto, il prestigio e la grandezza dell'intero paese si esprimono simbolicamente attraverso grandi palazzi e abitazioni pubbliche desunte dal modello architettonico europeo che ben si fonde con le caratteristiche locali conferendo un aspetto suggestivo e irripetibile.
Nei primi del 900 alla popolazione indigena, spagnola e creola si uniscono persone provenienti da numerose nazioni europee, soprattutto inglesi, scozzesi e irlandesi, interessati al commercio e alla coltivazione delle grandi distese di terra, fino al fenomeno dell'immigrazione di massa, soprattutto di italiani e spagnoli che si trasferirono per lavorare e partecipare al progresso del Paese.
La componente europea, in cui spicca una grande presenza di italiani, fu determinante sia dal punto di vista artistico e architettonico che culturale in generale, conferendo alla città un aspetto caratteristico e irripetibile che vede il confluire di diversi stili e tendenze culturali.
Forse la dimostrazione più importante di questa fusione culturale, che fa di Buenos Aires una città cosmopolita, è il tango, capace di riflettere e trasmettere la nostalgia, la solitudine, la speranza e il sentimento non solo delle migliaia di immigrati, ma anche dei nativi del posto.
La mostra è composta da diverse fotografie divise in 4 sezioni che vanno al cuore della città argentina e indagano la vita e i momenti della capitale nei suoi luoghi più rappresentativi ma anche negli spazi più profondi della sua anima:
Architettura, monumenti e piazze
Teatro Colon
Il tango
Buenos Aires del Santo Padre
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI

-
Dal 26 febbraio 2025 al 05 maggio 2025 Venezia | Museo Fortuny
Sergio Monari. Sincronie
-
Dal 01 marzo 2025 al 29 giugno 2025 Torino | Museo Storico Nazionale d’Artiglieria dell’Esercito – Mastio della Cittadella
PAUL GAUGUIN. IL DIARIO DI NOA NOA E ALTRE AVVENTURE
-
Dal 27 febbraio 2025 al 29 giugno 2025 Milano | Palazzo Reale
Art Déco. Il trionfo della modernità
-
Dal 28 febbraio 2025 al 09 giugno 2025 Roma | Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
CHROMOTHERAPIA. La fotografia a colori che rende felici
-
Dal 22 febbraio 2025 al 29 giugno 2025 Forlì | Museo Civico San Domenico
Il Ritratto dell’Artista. Nello specchio di Narciso. Il volto, la maschera, il selfie
-
Dal 21 febbraio 2025 al 29 giugno 2025 Rovigo | Palazzo Roverella
HAMMERSHØI e i pittori del silenzio tra il nord Europa e l’Italia