Natura Morta
A partire dagli sfondi di alcune nature morte "a base quadrata" del 1953 Morandi iniziò a disporre, sul piano del tavolo, semplici scatole di carta che, dal 1956, conquistarono il primo piano: l'irregolarità degli spigoli, ottenuta attraverso le ondulazioni di una pennellata intrisa di luce, è tale da far pensare a oggetti costruiti dallo stesso artista che abbiano conservato l'imperfetta piegatura del cartoncino da cui derivano.
Nella seconda metà degli anni Cinquanta la costruzione spaziale della natura morta morandiana tende ad assumere una norma geometrica: in questo quadro entrano in scena due soli piani, il primo con le scatole di carta, il secondo con la sequenza di oggetti alti (brocca e bottiglie) e la scatola cilindrica bassa, che rompe il perfetto sistema di simmetrie che governa l'immagine (l'orizzonte taglia a metà la tela, la bottiglia scura centrale segna l'asse del quadro).
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