Madonna dell'Umiltà
Gentile di Niccolò di Giovanni di Massio
L'opera proviene dalla pisana Pia Casa della Misericordia, dove venne prelevata nel XIX secolo per essere musealizzata. Non sono chiare le circostanze della commissione della tavoletta, che per le sue dimensioni doveva essere destinata alla devozione privata. Forse potrebbe essere stata richiesta da Alemanno Adimari, cardinale di origine fiorentina e arcivescovo di Pisa, che si fece decorare il sepolcro nella chiesa romana di Santa Maria Nova proprio da Gentile in quegli anni (opera perduta citata da Vasari). La Madonna dell'Umiltà, cioè seduta in terra su un cuscino, era un tema molto caro alla pittura del primo XV secolo. Maria è raffigurata in adorazione del figlio che tiene sulle ginocchia, su un preziosissimo drappo dorato, finemente decorato. Corrispondenze stilistiche e tecniche, come la raffinata lavorazione dell'oro nello sfondo e nei tessuti, rimanda al periodo fiorentino dell'artista, pienamente confrontabile con la Pala Strozzi (1423). Sul tema l'artista si era già cimentato almeno in una tavola al Getty Museum di Los Angeles databile al 1420-1421 circa, dove però la Vergine è pienamente frontale. Nella tavola di Pisa invece Maria è disposta quasi di profilo ed emana una maggiore intimità e un più forte raccoglimento nel gruppo sacro. Il Bambino sembra quasi sorridere alla madre ed ha un gesto fanciullesco di afferrarle l'orlo dorato del vestino mentre sgambetta. Tipico dell'artista è il trattamento morbidissimo degli incarnati. La sontuosità dell'oro, mischiato a lacche rosse, fa passare in secondo piano gli accenni alla profondità del cuscino e della tenda di sfondo. Lungo il bordo del manto della Vergine corre l'iscrizione "AVE M[A]T[ER] DIEGNA [D]EI". Sull'orlo del panno dov'è disteso Gesù compaiono invece caratteri arabi, che sono stati letti come il versetto del Corano che recita "Non c'è altro Dio al di fuori di Allah" (?? ??? ??? ???? L? il?ha illa All?h). La presenza di una tale iscrizione non è stata chiarita, forse si tratta di una copia da un testo senza saperne il significato, per dare un tocco di esotismo alla rappresentazione.
COMMENTI
LE OPERE
Adorazione dei Magi
Tempera, argento e oro su tavola | 202 x 282 cm.
Polittico di Val Romita
1405 | Tempera su tavola | 250 x 280 cm.
Madonna in trono con Bambino e angeli
1400 | Tempera su tavola | 59 x 96 cm.
Presentazione al tempio
1423 | Tempera su tavola | 62 x 26 cm.
Madonna dell'Umiltà
1420 | Tempera su tavola | 41 x 56 cm.
Madonna col Bambino in trono
1420 | Tempera su tavola | 56 x 95 cm.
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