Fontana dei Quattro Fiumi
Roma, Piazza Navona
- Artista: Gian Lorenzo Bernini
- Dove: Roma, Piazza Navona
- Realizzazione: 1648 - 1651
- Indirizzo: Piazza navona
DESCRIZIONE:
Il contesto urbano nel quale è inserita la Fontana, opera di Gian Lorenzo Bernini, è costituito da uno spazio - quello di piazza Navona - frutto di interventi sovrapposti e integrati nel tempo che hanno impresso tracce storiche ininterrotte, ancora riscontrabili nelle architetture che prospettano sulla Piazza. Qui l’antico stadio di Domiziano (costruito nel periodo tra l’81 e l’86 d.C.) rappresenta tuttora, nella città moderna, la matrice formale e dimensionale riconoscibile.La Fontana, voluta da Papa Innocenzo X Pamphilj (1644-1655), assume un ruolo centrale nel programma urbanistico e edilizio del Pontefice, che individua in piazza Navona il luogo più rappresentativo per magnificare la grandezza del suo papato. La Piazza, infatti, è oggetto di una imponente risistemazione che comprende anche la costruzione di Palazzo Pamphilj e della Chiesa di S. Agnese in Agone.Innocenzo X, nei primi anni del suo pontificato, progetta, infatti, di far edificare al centro della Piazza (nel posto in cui c’era un “beveratore” per i cavalli) la più maestosa e monumentale fontana mai realizzata a Roma e il primo affidamento per i lavori è testimoniato da un chirografo papale dell’11 aprile 1647 con il quale il Pontefice dispone che l’acqua dell’acquedotto Vergine sia portata in Piazza Navona prima che essa giunga a Fontana di Trevi e che Francesco Borromini sia l’architetto incaricato della progettazione dei lavori. Gian Lorenzo Bernini, però, subentra a Borromini nell’incarico (1648) dopo aver sottoposto al Papa un modello in argento della Fontana che viene subito accolto. L’artista realizza numerosi disegni e modelli, alcuni dei quali ancora conservati, e per la esecuzione del monumento si avvale di alcuni suoi collaboratori abituali, scultori e scalpellini, ai quali affida l’attuazione del progetto, sotto il suo diretto controllo.Gli elementi in travertino, interamente scolpiti in opera, vengono eseguiti da un gruppo di scalpellini capeggiati da Giovanni Maria Fracchi: alcune fonti testimoniano che Bernini rifinisce personalmente le parti raffiguranti la scogliera, gli animali e la vegetazione. E' nota l’estemporaneità nel modo di procedere di Bernini: spesso, infatti, il risultato artistico è frutto della coincidenza tra ideazione e progettazione, che si saldano nell’opera grazie alla sua completa padronanza dei mezzi tecnici. Le statue in marmo dei Fiumi: Nilo (eseguito da Giacomo Antonio Fancelli), Gange (da Claude Poussin), Danubio (da Antonio Raggi), Rio de la Plata (da Francesco Baratta) e gli stemmi papali vengono lavorati fuori opera, successivamente assemblati e posizionati sulla scogliera, che fa da basamento a un obelisco egizio in granito sormontato da una colomba in bronzo, simbolo di pace e del casato Pamphilj. I cinque pezzi dell’obelisco giacevano nel Circo di Massenzio da cui vengono trasportati a Piazza Navona nel 1648 nonché ricomposti e innalzati sulla scogliera nel 1649. Il tema iconografico della Fontana, pur nella molteplicità e complessità delle interpretazioni, riguarda, in primo luogo, il predominio del papato sul mondo, rappresentato dai quattro principali fiumi che attraversano i continenti allora conosciuti (Europa, America, Africa, Asia). Il 12 giugno 1651 viene inaugurata la Fontana suscitando nel Committente e negli osservatori grande stupore e meraviglia, come riferiscono le cronache dell’epoca e i racconti dei viaggiatori.
Il contesto urbano nel quale è inserita la Fontana, opera di Gian Lorenzo Bernini, è costituito da uno spazio - quello di piazza Navona - frutto di interventi sovrapposti e integrati nel tempo che hanno impresso tracce storiche ininterrotte, ancora riscontrabili nelle architetture che prospettano sulla Piazza. Qui l’antico stadio di Domiziano (costruito nel periodo tra l’81 e l’86 d.C.) rappresenta tuttora, nella città moderna, la matrice formale e dimensionale riconoscibile.La Fontana, voluta da Papa Innocenzo X Pamphilj (1644-1655), assume un ruolo centrale nel programma urbanistico e edilizio del Pontefice, che individua in piazza Navona il luogo più rappresentativo per magnificare la grandezza del suo papato. La Piazza, infatti, è oggetto di una imponente risistemazione che comprende anche la costruzione di Palazzo Pamphilj e della Chiesa di S. Agnese in Agone.Innocenzo X, nei primi anni del suo pontificato, progetta, infatti, di far edificare al centro della Piazza (nel posto in cui c’era un “beveratore” per i cavalli) la più maestosa e monumentale fontana mai realizzata a Roma e il primo affidamento per i lavori è testimoniato da un chirografo papale dell’11 aprile 1647 con il quale il Pontefice dispone che l’acqua dell’acquedotto Vergine sia portata in Piazza Navona prima che essa giunga a Fontana di Trevi e che Francesco Borromini sia l’architetto incaricato della progettazione dei lavori. Gian Lorenzo Bernini, però, subentra a Borromini nell’incarico (1648) dopo aver sottoposto al Papa un modello in argento della Fontana che viene subito accolto. L’artista realizza numerosi disegni e modelli, alcuni dei quali ancora conservati, e per la esecuzione del monumento si avvale di alcuni suoi collaboratori abituali, scultori e scalpellini, ai quali affida l’attuazione del progetto, sotto il suo diretto controllo.Gli elementi in travertino, interamente scolpiti in opera, vengono eseguiti da un gruppo di scalpellini capeggiati da Giovanni Maria Fracchi: alcune fonti testimoniano che Bernini rifinisce personalmente le parti raffiguranti la scogliera, gli animali e la vegetazione. E' nota l’estemporaneità nel modo di procedere di Bernini: spesso, infatti, il risultato artistico è frutto della coincidenza tra ideazione e progettazione, che si saldano nell’opera grazie alla sua completa padronanza dei mezzi tecnici. Le statue in marmo dei Fiumi: Nilo (eseguito da Giacomo Antonio Fancelli), Gange (da Claude Poussin), Danubio (da Antonio Raggi), Rio de la Plata (da Francesco Baratta) e gli stemmi papali vengono lavorati fuori opera, successivamente assemblati e posizionati sulla scogliera, che fa da basamento a un obelisco egizio in granito sormontato da una colomba in bronzo, simbolo di pace e del casato Pamphilj. I cinque pezzi dell’obelisco giacevano nel Circo di Massenzio da cui vengono trasportati a Piazza Navona nel 1648 nonché ricomposti e innalzati sulla scogliera nel 1649. Il tema iconografico della Fontana, pur nella molteplicità e complessità delle interpretazioni, riguarda, in primo luogo, il predominio del papato sul mondo, rappresentato dai quattro principali fiumi che attraversano i continenti allora conosciuti (Europa, America, Africa, Asia). Il 12 giugno 1651 viene inaugurata la Fontana suscitando nel Committente e negli osservatori grande stupore e meraviglia, come riferiscono le cronache dell’epoca e i racconti dei viaggiatori.
COMMENTI
LE OPERE
Elefantino della Minerva (Pulcino della Minerva)
Gruppo scultoreo
Fontana dei Fiumi
Affresco
Busto di papa Gregorio XV Ludovisi
1622 | Bronzo | 75 x 69 cm.
Apollo e Dafne
1622 | Statua
Beata Ludovica Albertoni
1670 | Statua
Fontana del Moro
1574 | Affresco
Fontana del Tritone
1642 | Affresco
Fontana delle Api
1644 | Affresco
Fontana del Leone
Affresco
Santa Maria Maddalena
1663 | Statua
Baldacchino
1624 | Opera architettonica
Monumento Funebre di Urbano VIII Barberini
1628 | Sepolcro
Abacuc e l'Angelo
1656 | Gruppo scultoreo
Estasi Santa Teresa
1647 | Gruppo scultoreo
Estasi Ludovica Albertoni
1671 | Gruppo scultoreo
Bozzetti per la Fontana dei Quattro Fiumi
1648 | Statua
Busto di Costanza Bonarelli
1636 | Statua | 72 x 0 cm.
Martirio di San Lorenzo
1616 | Statua | 66 x 108 cm.
Busto del Cardinale Richelieu
1640 | Busto | 80 x 0 cm.
San Sebastiano
1617 | Gruppo scultoreo
Ratto di Proserpina
1621 | Gruppo scultoreo | 109 x 255 cm.
Capra Amaltea
1615 | Gruppo scultoreo
Scala Regia in Vaticano
Bassorilievo marmoreo
Santa Bibiana
1626 | Statua
Altare del Santuario di N.S. della Misericordia
Olio su tela
Costantino
1669 | Statua
David
1623 | Statua
Baldacchino di San Pietro
Olio su parete
Enea, Anchise e Ascanio
1618 | Gruppo scultoreo
Monumento sepolcrale di Urbano VIII
1628 | Statua
La verità svelata dal Tempo
1645 | Statua
Sepolcro di Alessandro VII
1672 | Sepolcro
Cattedra Lignea di San Pietro
1666 | Cattedra Lignea
Elefante Obeliscoforo
1665 | Statua
Anima Dannata
1619 | Busto
Cappella Cornaro
1644 | China acquarellata su carta foderata
Anima Beata
1619 | Busto
Altare del Santissimo Sacramento
Olio su tela
San Longino
1628 | Statua
San Lorenzo sulla graticola
1614 | Statua
Fontana dei Quattro Fiumi
1648 | Affresco | 30 x 0 cm.
Angelo con la Corona di Spine
1667 | Statua
Busto di Antonio Cepparelli
1622 | Busto
Busto di Antonio Coppola
1612 | Busto
San Girolamo
1663 | Statua
Busto di Scipione Borghese
1631 | Busto
Busto di Francesco I d'Este
1638 | Olio su tela
Busti di Innocenzo X
Busto
Busto di Paolo V
1617 | Busto
Busto di Gabriele Fonseca
1675 | Busto
Busto di Alessandro VII
Busto
Cappella Raimondi
China acquarellata su carta foderata
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