Et in Arcadia ego
Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Barberini
Il pittore Guercino, così soprannominato per una cecità occorsagli fin da bambino all'occhio destro, eseguì il dipinto Et in Arcadia Ego, come espressione del tema della vanitas, genere molto diffuso presso gli artisti del Seicento. Il dipinto, databile al 1618 circa, fu concepito inizialmente come bozzetto per la tela Apollo che scortica Marsia, conservato in Palazzo Pitti a Firenze. Con l'aggiunta del teschio, l'opera divenne successivamente una composizione autonoma. In un paesaggio classicamente arcadico, due pastori si imbattono improvvisamente nella visione di un teschio, posto su un rudere, sul quale è incisa l'iscrizione latina Et in Arcadia Ego, che significa anche io in Arcadia, per intendere che la morte è presente persino in un luogo così idilliaco. Un topo, dei vermi, un moscone e una lucertola si nutrono della materia del teschio in decomposizione. I due pastori osservano la macabra scena con atteggiamenti differenti: uno è stupito della scoperta, l'altro è invece malinconico e rassegnato come a dichiarare l'evanescenza della bellezza terrena e l'inevitabile destino di morte che attende ogni uomo.
COMMENTI
LE OPERE
La Morte di Didone
1629 | Olio su tela
Paesaggio con donne bagnanti
1621 | Olio su tela | 53 x 36 cm.
Miracolo di San Carlo Borromeo
1614 | Olio su tela | 117 x 217 cm.
San Francesco che adora il Crocifisso
Pala d'altare
San Gregorio e le anime del Purgatorio
1643 | Olio su tela
Madonna del Rosario con i Santi Domenico e Santa Caterina da Siena
1635 | Olio su tela
Atlante che sostiene il globo celeste
Olio su tela | 127 x 101 cm.
Vestizione di San Guglielmo
Olio su tela | 348 x 231 cm.
Lucrezia
Olio su tela | 51 x 51 cm.
San Tommaso scrive l’Inno del SS. Sacramento
Olio su tela
Ritratto del cardinale Bernardino Spada
1631 | Olio su tela | 96 x 87 cm.
Et in Arcadia ego
1618 | Olio su tela | 89 x 78 cm.
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