Danae
E' una delle più note e brillanti creazioni di Orazio Gentileschi, che affascina per lo splendore dei colori, la bellezza formale e i raffinatissimi giochi di luce sui veli, sulla seta della coperta, sul velluto e sul metallo dorato del letto.
Il soggetto, di carattere erotico, è riferito al mito classico di Danae. La fanciulla, figlia del re Acrisio di Argo, viene segregata in una stanza per impedirle di incontrare l'uomo che, secondo una profezia, l'avrebbe ucciso. Ma Giove s'innamora di lei, entra nella stanza in forma di nuvola e la feconda con una pioggia d'oro.
Danae è mostrata distesa sul letto, con un braccio alzato in segno di invito, assistita da Eros che discosta la tenda, per fare entrare la pioggia d'oro. Sulle monete Orazio ha dipinto l'immagine di Giove e il segno del fulmine.
Per dare maggior risalto alla lucentezza dei tessuti il Gentileschi, già molto abile nella resa delle superfici e degli effetti di luce, deve essersi anche ispirato all'opera che Rubens aveva appena portato nella chiesa di Sant'Ambrogio a Genova: l'ammiratissima pala con i Miracoli di Sant'Ignazio di Loyola.
COMMENTI
LE OPERE
David con la Testa di Golia
1611 | Olio su tela
L'Assunta
1600 | Olio su tela
Annunciazione
1623 | Olio su tela
Madonna col bambino
1615 | Olio su tela
Sacrificio di Isacco
1615 | Olio su tela
Annunciazione
1622 | Olio su tela
Danae
1623 | Olio su tela | 228 x 162 cm.
Loth e le sue figlie
1621 | Olio su tela | 195 x 157 cm.
Riposo dopo la fuga in Egitto
1628 | Olio su tela | 2 x 1 cm.
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