Cena in casa di Simone il fariseo

Paolo Veronese

Galleria Sabauda

 
DESCRIZIONE:
(primo piano, sala 12)
Si tratta di prima delle numerose tele dipinte da Veronese, raffiguranti cene narrate nei vangeli, soggetto in cui di fatto si specializzò (Convito in casa di Levi, Nozze di Cana, e altre).
L’opera venne commissionata nel 1556 per il monastero dei Santi Nazaro e Celso di Verona.
La sua collocazione, in virtù del soggetto prescelto, doveva essere il refettorio: il dipinto infatti illustra l’episodio evangelico (Luca 7, 36-50) che narra di come durante la cena, Gesù fu avvicinato da una peccatrice che gli lavò i piedi e glieli asciugò con i capelli, azione che permise a Cristo di spiegare al fariseo che l’amore cancella i peccati.
La scena permette a Veronese di dipingere, oltre ai numerosi convitati dalle ricche vesti, anche le preziose stoviglie, alcuni animali (persino un pappagallo) e splendidi elementi architettonici in prospettiva.
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