Fino al 15 luglio 33 mostre nella città romagnola
La Biennale del Disegno fiorisce a Rimini
Biennale del Disegno 2018, Rimini
Francesca Grego
30/04/2018
Rimini - La Biennale del Disegno torna a Rimini per la sua terza edizione: 33 mostre e oltre 2000 opere esposte per una ricognizione a tutto tondo nel mondo della creatività su carta. Schizzi veloci e tavole curatissime, disegno antico e moderno, fumetto, architettura, cinema, pittura, collage, calligrafia e grafica sono protagonisti nei luoghi più belli della città romagnola: dal Castello Sismondo a Palazzo Gambalunga, dalla Domus del Chirurgo al felliniano Cinema Fulgor, appena riaperto al pubblico dopo il restauro dello scenografo e tre volte premio Oscar Dante Ferretti.
Guercino, Vanessa Beecroft, Pablo Picasso e Federico Fellini, Giorgio Morandi, Fortunato Duranti e il fumettista Sergio Toppi sono solo alcuni dei nomi che brillano nel programma.
Il tema di quest’anno, “Visibile e invisibile, desiderio e passione”, accompagnerà i visitatori alla scoperta dei fili non sempre evidenti che guidano l’agire degli artisti: come sosteneva Paul Klee, infatti, “il disegno è l’arte di portare una linea a fare una passeggiata. Ma chi ha un cane sa che in molti casi è l’animale a condurre, guidato dalla vaghezza degli odori, dalla traccia dei rumori. In modo analogo il disegnatore è spesso condotto dalla matita, dalla strada tracciata dai segni che induce a inoltrarsi nel bosco bianco della carta. L’artista con il disegno cerca di rendere visibile quel che non lo è: l’idea, un pensiero, una visione, un desiderio”.
Partendo dall’antico, al Museo della Città Delineavit. Guercino e il Caso del Falsario risolve finalmente un giallo che per secoli ha coinvolto il maestro del Seicento. Accanto ai suoi disegni autentici, ecco in bella vista le creazioni di un suo celebre falsario, nonché una serie di importanti stampe e dipinti ispirati dal lavoro del pittore romagnolo. In tutto circa cento opere per lasciarsi trasportare dalla vertigine del vero e del falso e scoprire finalmente l’identità dell’autore anonimo entrato nella leggenda: l’incisore settecentesco Francesco Novelli, come risulta dalle ricerche dei curatori. Nella stessa sede è possibile osservare anche Le Carte della Follia, disegni inediti del pittore e collezionista Fortunato Duranti (1787-1863), ritrovati nella Biblioteca di Fermo.
Si cambia totalmente registro a Castel Sismondo, la Rocca Malatestiana di Rimini, dove il fil rouge dell’eros tiene insieme i lavori su carta di due grandi maestri del XX secolo: Pablo Picasso e Federico Fellini. Sessantasei acqueforti, acquetinte e puntesecche regalano un colpo d’occhio straordinario sul La Célestine di Fernando de Rojas, tra le più importanti opere della letteratura spagnola, che il genio malagueño illustrò con freschezza e originalità nel 1968, mentre di Fellini si ammirano 42 tavole piene di ironia tratte dal Libro dei Sogni, dove per anni il regista annotò le sue avventure oniriche e dove lo stesso Picasso compare per ben tre volte.
Alla FAR (Fabbrica Arte Rimini) ci immergiamo appieno nelle estetiche del nostro tempo, con uno dei progetti più attesi della Biennale: si tratta delle figure femminili di Vanessa Beecroft, rappresentate su fogli di grandi dimensioni vestite o completamente nude, come fragili muse o come fantasmi attoniti coperti da un burka. Dopo aver rappresentato il mondo delle donne nei suoi celebri tableaux vivant, infatti, l’artista genovese è tornata a disegnare e a dipingere, e ha scelto Rimini per presentare i suoi Disegni Americani.
A Palazzo Gambalunga trionfano invece le incisioni e i disegni di Giorgio Morandi, in un’esplorazione che indaga lo speciale rapporto del pittore con la polvere: la patina che si accumulava sui soprammobili del suo studio – spesso soggetti di importanti nature morte – rappresentava infatti un ingrediente fondamentale dei suoi processi artistici e il pittore stava bene attento a evitare che fosse rimossa durante le pulizie. Nell’allestimento riminese, le sue poetiche sono messe a confronto con opere “polverose” di artisti contemporanei.
E ancora l’affascinante Poetica del Minuscolo dell’incisore seicentesco Stefano della Bella e un’incursione nell’universo armonioso della calligrafia (entrambe al Museo Civico), senza trascurare i mirabili Fogli Barocchi di Guido Cagnacci, Felice Giani, Donato Creti e altri grandi maestri provenienti dalla collezione del bolognese Maurizio Nobile, nonché i coloratissimi acquerelli floreali realizzati su carta nepalese da Davide Benati, da confrontare con le opere di Marilena Pistoia, disegnatrice di erbari, e con le architetture fantastiche del russo Sergej Tchoban (alla FAR).
Per chiudere in bellezza con i fumetti e le illustrazioni del grande Sergio Toppi, in mostra alla Casa del Cinema Fulgor insieme ai disegni dello street artist Ericailcane, e con la ricca collettiva di Cantiere Disegno (ancora alla FAR), dove 50 artisti, grafici, disegnatori di animazioni e graphic novel, pittori e incisori offrono un’istantanea del panorama ibrido e sfaccettato del disegno contemporaneo.
Il programma completo della manifestazione è disponibile sul sito http://www.biennaledisegnorimini.it.
Leggi anche:
• Sogni e disegni: Picasso e Fellini in mostra a Malaga
• Raffaello, Rubens, Tiepolo: in mostra i gioielli su carta del Museo Horne
• Torino - Picasso, Braque e Cocteau si incontrano alla Salamon
Guercino, Vanessa Beecroft, Pablo Picasso e Federico Fellini, Giorgio Morandi, Fortunato Duranti e il fumettista Sergio Toppi sono solo alcuni dei nomi che brillano nel programma.
Il tema di quest’anno, “Visibile e invisibile, desiderio e passione”, accompagnerà i visitatori alla scoperta dei fili non sempre evidenti che guidano l’agire degli artisti: come sosteneva Paul Klee, infatti, “il disegno è l’arte di portare una linea a fare una passeggiata. Ma chi ha un cane sa che in molti casi è l’animale a condurre, guidato dalla vaghezza degli odori, dalla traccia dei rumori. In modo analogo il disegnatore è spesso condotto dalla matita, dalla strada tracciata dai segni che induce a inoltrarsi nel bosco bianco della carta. L’artista con il disegno cerca di rendere visibile quel che non lo è: l’idea, un pensiero, una visione, un desiderio”.
Partendo dall’antico, al Museo della Città Delineavit. Guercino e il Caso del Falsario risolve finalmente un giallo che per secoli ha coinvolto il maestro del Seicento. Accanto ai suoi disegni autentici, ecco in bella vista le creazioni di un suo celebre falsario, nonché una serie di importanti stampe e dipinti ispirati dal lavoro del pittore romagnolo. In tutto circa cento opere per lasciarsi trasportare dalla vertigine del vero e del falso e scoprire finalmente l’identità dell’autore anonimo entrato nella leggenda: l’incisore settecentesco Francesco Novelli, come risulta dalle ricerche dei curatori. Nella stessa sede è possibile osservare anche Le Carte della Follia, disegni inediti del pittore e collezionista Fortunato Duranti (1787-1863), ritrovati nella Biblioteca di Fermo.
Si cambia totalmente registro a Castel Sismondo, la Rocca Malatestiana di Rimini, dove il fil rouge dell’eros tiene insieme i lavori su carta di due grandi maestri del XX secolo: Pablo Picasso e Federico Fellini. Sessantasei acqueforti, acquetinte e puntesecche regalano un colpo d’occhio straordinario sul La Célestine di Fernando de Rojas, tra le più importanti opere della letteratura spagnola, che il genio malagueño illustrò con freschezza e originalità nel 1968, mentre di Fellini si ammirano 42 tavole piene di ironia tratte dal Libro dei Sogni, dove per anni il regista annotò le sue avventure oniriche e dove lo stesso Picasso compare per ben tre volte.
Alla FAR (Fabbrica Arte Rimini) ci immergiamo appieno nelle estetiche del nostro tempo, con uno dei progetti più attesi della Biennale: si tratta delle figure femminili di Vanessa Beecroft, rappresentate su fogli di grandi dimensioni vestite o completamente nude, come fragili muse o come fantasmi attoniti coperti da un burka. Dopo aver rappresentato il mondo delle donne nei suoi celebri tableaux vivant, infatti, l’artista genovese è tornata a disegnare e a dipingere, e ha scelto Rimini per presentare i suoi Disegni Americani.
A Palazzo Gambalunga trionfano invece le incisioni e i disegni di Giorgio Morandi, in un’esplorazione che indaga lo speciale rapporto del pittore con la polvere: la patina che si accumulava sui soprammobili del suo studio – spesso soggetti di importanti nature morte – rappresentava infatti un ingrediente fondamentale dei suoi processi artistici e il pittore stava bene attento a evitare che fosse rimossa durante le pulizie. Nell’allestimento riminese, le sue poetiche sono messe a confronto con opere “polverose” di artisti contemporanei.
E ancora l’affascinante Poetica del Minuscolo dell’incisore seicentesco Stefano della Bella e un’incursione nell’universo armonioso della calligrafia (entrambe al Museo Civico), senza trascurare i mirabili Fogli Barocchi di Guido Cagnacci, Felice Giani, Donato Creti e altri grandi maestri provenienti dalla collezione del bolognese Maurizio Nobile, nonché i coloratissimi acquerelli floreali realizzati su carta nepalese da Davide Benati, da confrontare con le opere di Marilena Pistoia, disegnatrice di erbari, e con le architetture fantastiche del russo Sergej Tchoban (alla FAR).
Per chiudere in bellezza con i fumetti e le illustrazioni del grande Sergio Toppi, in mostra alla Casa del Cinema Fulgor insieme ai disegni dello street artist Ericailcane, e con la ricca collettiva di Cantiere Disegno (ancora alla FAR), dove 50 artisti, grafici, disegnatori di animazioni e graphic novel, pittori e incisori offrono un’istantanea del panorama ibrido e sfaccettato del disegno contemporaneo.
Il programma completo della manifestazione è disponibile sul sito http://www.biennaledisegnorimini.it.
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