Dal 22 maggio al 22 luglio
Modica celebra gli 80 anni di Guccione
![](http://www.arte.it/foto/600x450/5e/33829-bibliografia.jpg)
Piero Guccione
L. Sanfelice
20/05/2015
Ragusa - Per i suoi 80 anni il maestro della Rinascenza Piero Guccione si regala un’importante personale negli spazi dell'ex-Convento del Carmine a Modica. La mostra che sarà allestita dal 22 maggio al 22 luglio accoglierà circa 80 capolavori dell’artista siciliano provenienti dalle maggiori collezioni pubbliche e private italiane per ripercorrere le tappe che hanno scandito la sua produzione dagli anni Sessanta ad oggi.
L’antologica, intitolata “Piero Guccione. Lo stupore e il mistero del Creato”, comprende celebri cicli come i Giardini, le Antenne, Aeroporti, la vicinanza ad Hopper, gli omaggi a Bacon e Matisse, e il dialogo con i classici rinascimentali. Le sue opere vanno e tornano dalla Sicilia ma mantengono un costante e ossessivo rapporto teso all'assoluto con il mare, centro di gravità permanente attraverso cui leggere ogni evoluzione della sua pittura di questo elemento a volte stupita, a volte malinconica a volte indignata e infine pacificata, come eco di paesaggi interiori.
Il genetliaco di Guccione viene celebrato in questi giorni (fino al 2 giugno) anche a Vicenza, dove Marco Goldin ha allestito una selezione di 16 tele di grande dimensione nelle sale di Palazzo Chiericati presentando contestualmente la più ampia monografia mai dedicata all'artista: oltre 250 pagine complessive e circa 130 opere illustrate a colori, insieme a tutti i testi che nei decenni il critico ha pubblicato sul pittore e per finire un saggio inedito scritto per la circostanza e dedicato alla produzione degli ultimi cinque anni.
L’antologica, intitolata “Piero Guccione. Lo stupore e il mistero del Creato”, comprende celebri cicli come i Giardini, le Antenne, Aeroporti, la vicinanza ad Hopper, gli omaggi a Bacon e Matisse, e il dialogo con i classici rinascimentali. Le sue opere vanno e tornano dalla Sicilia ma mantengono un costante e ossessivo rapporto teso all'assoluto con il mare, centro di gravità permanente attraverso cui leggere ogni evoluzione della sua pittura di questo elemento a volte stupita, a volte malinconica a volte indignata e infine pacificata, come eco di paesaggi interiori.
Il genetliaco di Guccione viene celebrato in questi giorni (fino al 2 giugno) anche a Vicenza, dove Marco Goldin ha allestito una selezione di 16 tele di grande dimensione nelle sale di Palazzo Chiericati presentando contestualmente la più ampia monografia mai dedicata all'artista: oltre 250 pagine complessive e circa 130 opere illustrate a colori, insieme a tutti i testi che nei decenni il critico ha pubblicato sul pittore e per finire un saggio inedito scritto per la circostanza e dedicato alla produzione degli ultimi cinque anni.
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