La mostra più che sulle vicende belliche si vuole soffermare su quelle dei soldati piacentini che combatterono nel primo conflitto mondiale. Le storie di questi militari sono comuni a tutte le famiglie che ebbero un soldato o un ufficiale partito per la Grande Guerra e, in tanti casi, mai tornato. I documenti esposti, in maggioranza inediti, provengono in gran parte dall’Archivio di Stato di Piacenza, ma i più singolari provengono da cittadini e da collezionisti: fotografie, lettere, diari, medaglie, lapidi e, senz’altro di grande effetto, oggetti personali dei combattenti. Dalla mostra emerge la difformità fra la guerra veicolata dalla propaganda, che trasmetteva l’idea di un esercito vigoroso e di una vita al fronte e in trincea quasi normale, e la guerra vissuta dai soldati, i quali descrivono condizioni di vita difficili e passano dall’iniziale entusiasmo alla disperazione. Una sezione è dedicata all’esposizione dei risultati dei laboratori svolti con le scuole di Alseno, Calendasco, Castelvetro, Cortemaggiore e Sarmato. A corollario si svolgono sei incontri pomeridiani d'approfondimento, il giovedì alle ore 15, a partire dal 17 novembre; sono dedicati fra l'altro al ruolo del Genio Pontieri che dal 1883 mantiene un reggimento a Piacenza e al fenomeno dei cd. «scemi di guerra» ovvero dei soldati incorsi in shock da combattimento e spesso accusati di codardia.
Piacenza, Archivio di Stato di Piacenza - Palazzo Farnese, 4 novembre 2011 - 20 febbraio 2012
Promosso da: Archivio di Stato di Piacenza, Istituto storico della resistenza e dell'età contemporanea di Piacenza, Comitato provinciale per il 150° presso la Prefettura di Piacenza
Con il contributo di: Comune di Piacenza, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Gregori Gaetano S.a.s., Edilerica S.r.l.
Inaugurazione: venerdì 4 novembre 2011 alle ore 17,30.Orario: lunedì-venerdì 9,00 – 13,30 e mercoledì-giovedì 9,00 – 17. Ingresso gratuito. Visite guidate per scuole e gruppi