Dal 6 settembre al 22 ottobre al Moscow Museum of Modern Art

Roma anni '60: Giosetta Fioroni conquista Mosca

Giosetta Fioroni, Liberty viennese, smalti colorati su tela, 140 x 100 cm, coll. Scalfari
 

Samantha De Martin

31/08/2017

Mondo - Le tele e gli Argenti di Giosetta Fioroni approdano a Mosca, accendendo i riflettori sulla giocosa e raffinata personalità di una delle più brillanti interpreti della Pop art italiana.
Scrigno di questo delicato viaggio tra i primi anni di carriera dell'unica figura femminile ad aver aderito alla Scuola di piazza del Popolo, insieme a Franco Angeli, Mario Schifano, Tano Festa, il Moscow Museum of Modern Art (MMOMA).

Roma anni '60 è uno sguardo profondo sulle attività e le opere realizzate dalla pittrice romana in uno dei suoi periodi più noti e fecondi. Un viaggio che dal 6 settembre al 22 ottobre condurrà il visitatore attraverso 50 opere, tra tele e carte d'argento, che scrutano tra i primi anni di carriera dell'artista la cui vicenda è umanamente contrassegnata dalla ricercata vicinanza con gli scrittori e i letterati appartenenti al Gruppo 63, e soprattutto con Goffredo Parise, suo compagno dal 1963 al 1986.

Dagli Argenti a Glamour, da Doppio Liberty a Botticelli, passando per Malinconia o per i grandi ritratti Dietro gli occhiali e Lo sguardo, la mostra, a cura di Piero Mascitti e Marco Meneguzzo, promossa dall'Istituto italiano di Cultura a Mosca, svela allo spettatore l'universo dell'artista affascinata dagli sguardi e dalle atmosfere legate alla femminilità.

Come spiega Olga Strada, direttrice dell’istituto Italiano di Cultura a Mosca, «L’attualità del lavoro di Giosetta Fioroni è da leggersi nella sua giocosa e raffinata iconicità, nel rielaborare immagini riconoscibili e nel dare vita a una nuova mitologia».

Al visitatore sarà dato un compito nel corso di questa rassegna: spiare la vita quotidiana di una donna, interpretata da Irene Muscarà, nell’ambito della sua camera da letto, attraverso un buco nella parete, grazie alla performance Spia Ottica, che sarà messa in scena a cinquant'anni dalla sua prima esecuzione.

Accompagneranno la mostra un’importante monografia con un testo di Marco Meneguzzo, un’intervista di Elettra Bottazzi a Giosetta Fioroni e documenti storici, alcuni inediti, frutto delle ricerche condotte dall’Archivio Giosetta Fioroni.

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