La mostra “Una dinastia di pittori. Jacopo Bassano, i figli e la bottega”, espone per la prima volta
insieme la raccolta di capolavori, di proprietà dell’Istituto, del grande maestro della pittura veneta
del Rinascimento, dei suoi figli e della bottega: una raccolta di capolavori che costituisce oggi, al
mondo, la più vasta ed importante collezione privata dei Bassano visibile al pubblico.
L’occasione è stata fornita dalla ricomparsa qualche mese fa ad una importante asta a Vienna, alla
quale è seguita l’acquisizione alla collezione della Banca, di Orfeo incanta gli animali, straordinario
dipinto dell’ultima stagione di Jacopo Bassano, soggetto citato fra le opere rinvenute alla sua morte
nello studio del maestro, presente a fine Seicento nell’inventario della raccolta di una nobile famiglia
bassanese e successivamente scomparso.
A pochi giorni di distanza, sono stati individuati nel mercato antiquario internazionale, ed acquisiti
dalla Banca, altri due capolavori: il Matrimonio mistico di Santa Caterina con angeli musicanti di
Leandro Bassano e l’Adorazione dei pastori, opera di uno sconosciuto artista della Bottega in cui
potrebbe riconoscersi la mano dell’ultima dei Bassano, la nipote di Jacopo, Chiaretta, che non firmò
mai le sue opere.
Nelle stanze di Palazzo Thiene, si confrontano e dialogano con l’Orfeo, Santa Caterina e l’Adorazione,
gli altri capolavori della collezione BPVi, opera dello stesso Jacopo e dei figli Francesco, Leandro e
Gerolamo.