Alle National Galleries of Scotland la scoperta grazie a uno studio a raggi x
Un Van Gogh mai visto riemerge dal retro di un dipinto
Vincent Van Gogh, Testa di contadina, 1885
Samantha De Martin
14/07/2022
Si sarebbe dovuto trattare di una semplice radiografia in vista della prossima mostra dedicata a Van Gogh in programma a Edimburgo a fine luglio. Invece si è rivelata una scoperta “scioccante”. Così l’ha definita la restauratrice delle National Galleries of Scotland quando si è trovata di fronte a quello che è quasi certamente un autoritratto di Vincent van Gogh mai visto prima.
L’immagine misteriosa è emersa attraverso una radiografia eseguita sul dipinto Testa di contadina - realizzato dal pittore di Zundert del 1885 - in vista della prossima mostra A Taste for Impressionism attesa a partire dal 30 luglio presso la Royal Scottish Academy di Edimburgo e dedicata ai collezionisti scozzesi del XIX secolo che hanno avuto la lungimiranza di investire nelle avanguardie. Così adesso, oltre a scrutare i capolavori di un cast stellare di artisti come Monet, Gauguin e Van Gogh, i visitatori avranno un motivo in più per visitare la mostra. Infatti l'immagine a raggi X sarà visibile per la prima volta attraverso un lightbox appositamente predisposto.
L'immagine a raggi X dell'Autoritratto di Vincent Van Gogh, National Galleries of Scotland
Rimasto nascosto per oltre un secolo, l'autoritratto di Van Gogh è emerso sul retro della tela Testa di contadina, ricoperto da strati di colla e cartone. Secondo gli esperti delle National Galleries of Scotland questi materiali sarebbero stati applicati alla vigilia di una mostra all’inizio del XX secolo. D’altra parte Van Gogh era solito riutilizzare le sue tele per risparmiare denaro, girandole e realizzando altri lavori sul retro.
Il processo di rimozione della colla e del cartone richiederà un delicato lavoro di conservazione, al termine del quale potrebbe essere possibile ammirare l'autoritratto nascosto. Attualmente si discute su come il volto di Vincent possa riemergere senza danneggiare la testa della contadina che fa capolino alle sue spalle.
La conservatrice senior Lesley Stevenson mostra la Testa di contadina accanto all'immagine a raggi X che rivela l'autoritratto nascosto di Van Gogh | Foto: © Neil Hanna
L’autoritratto rivela un viso barbuto con un cappello a tesa larga e un fazzoletto al collo, intento a fissare intensamente lo spettatore, il lato destro del volto in ombra e l’orecchio sinistro chiaramente visibile.
“Momenti come questo sono incredibilmente rari - ha commentato Frances Fowle, Senior Curator of French Art presso le National Galleries of Scotland -. Abbiamo scoperto un’opera sconosciuta di Vincent van Gogh, uno degli artisti più importanti e apprezzati al mondo. Siamo molto entusiasti di condividere questa emozionante scoperta nella nostra grande mostra estiva A Taste for Impressionism, dove l'immagine radiografica dell'autoritratto sarà visibile a tutti”.
Il nuovo autoritratto potrebbe contribuire a gettare nuova luce su questo artista enigmatico e seducente. Realizzato in un momento successivo rispetto alla Testa di contadina, è probabile che il dipinto sia stato nascosto durante un momento chiave nella carriera di Vincent, precisamente dopo il trasferimento a Parigi, quando il pittore dei girasoli fu influenzato dal lavoro degli impressionisti francesi.
Il retro di Testa di contadina, Dettaglio | Foto: © Neil Hanna
La Testa di contadina è entrata nella collezione National Galleries of Scotland nel 1960, come parte del dono di un avvocato di Edimburgo, Alexander Maitland, in memoria di sua moglie Rosalind. Il dipinto raffigura una donna di Nuenen, piccolo centro nel sud dei Paesi Bassi, dove l'artista visse dal dicembre 1883 al novembre 1885. Van Gogh dipinse l’opera a marzo o ad aprile del 1885. La protagonista mostra i tratti molto somiglianti a quelli a Gordina de Groot (Sien) modella che il pittore impiegò per il suo capolavoro I mangiatori di patate del 1885, gioiello del Museo Van Gogh di Amsterdam.
I lineamenti del viso, la cuffia bianca e gli abiti da lavoro sono disegnati a olio, utilizzando ampie pennellate e i colori terra molto usati da artisti come Jean-François Millet, che Van Gogh tanto apprezzava.
Alla morte di Vincent e del fratello, l'opera fu lasciata alla vedova di Theo, Jo Van Gogh-Bonger. Intorno al 1905 la Contadina fu prestata per una mostra allo Stedelijk Museum di Amsterdam. Il dipinto passò di mano in mano fino a essere acquisito nel 1923 da Evelyn St. Croix Fleming ed entrare, nel 1951, nella collezione di Alexander e Rosalind Maitland, che in seguito lo donarono al museo di Edimburgo.
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L’immagine misteriosa è emersa attraverso una radiografia eseguita sul dipinto Testa di contadina - realizzato dal pittore di Zundert del 1885 - in vista della prossima mostra A Taste for Impressionism attesa a partire dal 30 luglio presso la Royal Scottish Academy di Edimburgo e dedicata ai collezionisti scozzesi del XIX secolo che hanno avuto la lungimiranza di investire nelle avanguardie. Così adesso, oltre a scrutare i capolavori di un cast stellare di artisti come Monet, Gauguin e Van Gogh, i visitatori avranno un motivo in più per visitare la mostra. Infatti l'immagine a raggi X sarà visibile per la prima volta attraverso un lightbox appositamente predisposto.
L'immagine a raggi X dell'Autoritratto di Vincent Van Gogh, National Galleries of Scotland
Rimasto nascosto per oltre un secolo, l'autoritratto di Van Gogh è emerso sul retro della tela Testa di contadina, ricoperto da strati di colla e cartone. Secondo gli esperti delle National Galleries of Scotland questi materiali sarebbero stati applicati alla vigilia di una mostra all’inizio del XX secolo. D’altra parte Van Gogh era solito riutilizzare le sue tele per risparmiare denaro, girandole e realizzando altri lavori sul retro.
Il processo di rimozione della colla e del cartone richiederà un delicato lavoro di conservazione, al termine del quale potrebbe essere possibile ammirare l'autoritratto nascosto. Attualmente si discute su come il volto di Vincent possa riemergere senza danneggiare la testa della contadina che fa capolino alle sue spalle.
La conservatrice senior Lesley Stevenson mostra la Testa di contadina accanto all'immagine a raggi X che rivela l'autoritratto nascosto di Van Gogh | Foto: © Neil Hanna
L’autoritratto rivela un viso barbuto con un cappello a tesa larga e un fazzoletto al collo, intento a fissare intensamente lo spettatore, il lato destro del volto in ombra e l’orecchio sinistro chiaramente visibile.
“Momenti come questo sono incredibilmente rari - ha commentato Frances Fowle, Senior Curator of French Art presso le National Galleries of Scotland -. Abbiamo scoperto un’opera sconosciuta di Vincent van Gogh, uno degli artisti più importanti e apprezzati al mondo. Siamo molto entusiasti di condividere questa emozionante scoperta nella nostra grande mostra estiva A Taste for Impressionism, dove l'immagine radiografica dell'autoritratto sarà visibile a tutti”.
Il nuovo autoritratto potrebbe contribuire a gettare nuova luce su questo artista enigmatico e seducente. Realizzato in un momento successivo rispetto alla Testa di contadina, è probabile che il dipinto sia stato nascosto durante un momento chiave nella carriera di Vincent, precisamente dopo il trasferimento a Parigi, quando il pittore dei girasoli fu influenzato dal lavoro degli impressionisti francesi.
Il retro di Testa di contadina, Dettaglio | Foto: © Neil Hanna
La Testa di contadina è entrata nella collezione National Galleries of Scotland nel 1960, come parte del dono di un avvocato di Edimburgo, Alexander Maitland, in memoria di sua moglie Rosalind. Il dipinto raffigura una donna di Nuenen, piccolo centro nel sud dei Paesi Bassi, dove l'artista visse dal dicembre 1883 al novembre 1885. Van Gogh dipinse l’opera a marzo o ad aprile del 1885. La protagonista mostra i tratti molto somiglianti a quelli a Gordina de Groot (Sien) modella che il pittore impiegò per il suo capolavoro I mangiatori di patate del 1885, gioiello del Museo Van Gogh di Amsterdam.
I lineamenti del viso, la cuffia bianca e gli abiti da lavoro sono disegnati a olio, utilizzando ampie pennellate e i colori terra molto usati da artisti come Jean-François Millet, che Van Gogh tanto apprezzava.
Alla morte di Vincent e del fratello, l'opera fu lasciata alla vedova di Theo, Jo Van Gogh-Bonger. Intorno al 1905 la Contadina fu prestata per una mostra allo Stedelijk Museum di Amsterdam. Il dipinto passò di mano in mano fino a essere acquisito nel 1923 da Evelyn St. Croix Fleming ed entrare, nel 1951, nella collezione di Alexander e Rosalind Maitland, che in seguito lo donarono al museo di Edimburgo.
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