Michelangelo al cinema dal 19 al 21 giugno
Michelangelo. Amore e morte. Il gigante del Rinascimento al cinema
Il regista David Bickerstaff con i Bronzi Rothschild del museo Fitzwilliam di Cambridge, attribuiti a Michelangelo. Courtesy of Nexo Digital
Samantha De Martin
06/06/2017
Ancora una volta l'arte regala al grande schermo la straripante energia di uno dei suoi più illustri protagonisti, proponendo un viaggio cinematografico d'eccezione tra le opere, i luoghi, gli aneddoti di una delle figure più intense ed enigmatiche del Rinascimento.
L'esistenza tormentata e burrascosa di un sensuale, audace, passionale e appassionato Michelangelo è al centro dell'ultimo docu-film della stagione 2017 della Grande Arte al Cinema, distribuita in esclusiva per l'Italia da Nexo Digital con i media partner Sky Arte HD e Mymovies.it.
Michelangelo. Amore e morte, nelle sale il 19,20 e 21 giugno, oltre a celebrare l'illustre mano conosciuta in tutto il mondo per capolavori come il Mosé, la Pietà, la Cappella Medicea, la volta della Sistina, il David, il Giudizio Universale, porta lo spettatore nei luoghi del Buonarroti, Firenze, Roma e la Città del Vaticano.
Il docu-film, diretto da David Bickerstaff e prodotto da Phil Grabsky, prende spunto dalla biografia del Vasari per ripercorrere i momenti più salienti della vita dell'artista, dall'apprendistato nella bottega del Ghirlandaio all'incontro con Lorenzo il Magnifico nel giardino di San Marco fino alle relazioni con la straordinaria rosa di artisti fiorentini dell'epoca.
Il professore di anatomia Peter Abrahams spiega l'attento studio del corpo umano da parte dell'artista, mentre Francesca Nicoli dei Laboratori Artistici Nicoli invita a riflettere sul processo artistico di Michelangelo, che dalle cave di Carrara, da cui il Buonarroti attinge i suoi marmi, culmina nei grandi capolavori.
È un percorso in ascesa quello tracciato dal film attraverso eccezionali immagini in alta definizione, che dai rilievi marmorei della Madonna della Scala e della Centauromachia si snoda attraverso il Crocifisso di Santo Spirito in legno policromo, fino ad introdurre lo spettatore ai grandi capolavori pittorici, dal Tondo Doni degli Uffizi alla Deposizione di Cristo nel sepolcro della National Gallery.
Il genio del pittore, architetto e poeta ribelle di Caprese travalica i confini dell'Italia per approdare in Gran Bretagna e in Russia. È infatti con un excursus al Victoria and Albert Museum di Londra, che il regista ci introduce nella Weston Cast Court per farci ammirare la copia in gesso del David, realizzata nel 1850 da Clemente Papi e destinata alla formazione degli studenti d'arte.
Michelangelo. Amore e morte schiude anche le porte dell'Ermitage dove è conservato Il ragazzo accovacciato, capolavoro in marmo attribuito a Michelangelo solo in epoca recente.
Tuttavia l'elemento più interessante della straordinaria trasposizione cinematografica del regista David Bickerstaff resta la possibilità offerta dal docu-film di conoscere i bronzi Rothschild - rappresentazione di due figure virili che cavalcano due pantere - custoditi al museo Fitzwilliam di Cambridge.
Le due sculture attribuite al maestro sarebbero infatti gli unici bronzi di Michelangelo sopravvissuti ai secoli.
Leggi anche:
• La Grande Arte al Cinema
• Scoperti due bronzi di Michelangelo
L'esistenza tormentata e burrascosa di un sensuale, audace, passionale e appassionato Michelangelo è al centro dell'ultimo docu-film della stagione 2017 della Grande Arte al Cinema, distribuita in esclusiva per l'Italia da Nexo Digital con i media partner Sky Arte HD e Mymovies.it.
Michelangelo. Amore e morte, nelle sale il 19,20 e 21 giugno, oltre a celebrare l'illustre mano conosciuta in tutto il mondo per capolavori come il Mosé, la Pietà, la Cappella Medicea, la volta della Sistina, il David, il Giudizio Universale, porta lo spettatore nei luoghi del Buonarroti, Firenze, Roma e la Città del Vaticano.
Il docu-film, diretto da David Bickerstaff e prodotto da Phil Grabsky, prende spunto dalla biografia del Vasari per ripercorrere i momenti più salienti della vita dell'artista, dall'apprendistato nella bottega del Ghirlandaio all'incontro con Lorenzo il Magnifico nel giardino di San Marco fino alle relazioni con la straordinaria rosa di artisti fiorentini dell'epoca.
Il professore di anatomia Peter Abrahams spiega l'attento studio del corpo umano da parte dell'artista, mentre Francesca Nicoli dei Laboratori Artistici Nicoli invita a riflettere sul processo artistico di Michelangelo, che dalle cave di Carrara, da cui il Buonarroti attinge i suoi marmi, culmina nei grandi capolavori.
È un percorso in ascesa quello tracciato dal film attraverso eccezionali immagini in alta definizione, che dai rilievi marmorei della Madonna della Scala e della Centauromachia si snoda attraverso il Crocifisso di Santo Spirito in legno policromo, fino ad introdurre lo spettatore ai grandi capolavori pittorici, dal Tondo Doni degli Uffizi alla Deposizione di Cristo nel sepolcro della National Gallery.
Il genio del pittore, architetto e poeta ribelle di Caprese travalica i confini dell'Italia per approdare in Gran Bretagna e in Russia. È infatti con un excursus al Victoria and Albert Museum di Londra, che il regista ci introduce nella Weston Cast Court per farci ammirare la copia in gesso del David, realizzata nel 1850 da Clemente Papi e destinata alla formazione degli studenti d'arte.
Michelangelo. Amore e morte schiude anche le porte dell'Ermitage dove è conservato Il ragazzo accovacciato, capolavoro in marmo attribuito a Michelangelo solo in epoca recente.
Tuttavia l'elemento più interessante della straordinaria trasposizione cinematografica del regista David Bickerstaff resta la possibilità offerta dal docu-film di conoscere i bronzi Rothschild - rappresentazione di due figure virili che cavalcano due pantere - custoditi al museo Fitzwilliam di Cambridge.
Le due sculture attribuite al maestro sarebbero infatti gli unici bronzi di Michelangelo sopravvissuti ai secoli.
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