Marforio

Statue parlanti
 

30/07/2001

La colossale statua, oggi in piazza del Campidoglio, raffigura l’Oceano, il Tevere oppure il fiume Nera, un vecchio adagiato su un fianco e abbigliato con una veste che gli avvolge il busto, un braccio scoperto, una mano poggiata sul ginocchio stringe una conchiglia. Il marmo, risalente al I secolo a.C. fu ritrovato nel Foro Romano vicino ad una conca di granito nei pressi dell’Arco di Settimio Severo. Sulla conca, oggi elemento della Fontana dei Dioscuri, vi era scritto “mare in foro”: dalla deformazione di questa iscrizione, secondo alcuni, deriverebbe il nome di Marforio dato alla scultura. Per altri l’etimologia di questo nome deriverebbe dalla famiglia Marioli, che nel XIV secolo risiedeva nei pressi del Carcere Mamertino, oppure trae origine dal Foro di Marte (“Mars Fori”) situato nelle vicinanze. Sotto il pontificato di Sisto V la statua venne portata in Campidoglio: a questi anni risale la realizzazione di una fontana, progettata da Giacomo Della Porta, che inglobava il Marforio stesso e che doveva ornare la parete anteriore del Palazzo dei Conservatori. Questa fontana, eseguita dall’artista con la collaborazione dello scultore Bascapé, prevedeva oltre al Marforio l’inserimento in una lunetta della testa di Costantino e più in alto la palla di bronzo dell’obelisco vaticano. Nel XVII secolo Papa Innocenzo X Pamphilj (1644-55) fece costruire il nuovo Palazzo Capitolino, così nel 1734 la fontana venne smembrata e sostituita da quella attuale progettata da Filippo Bari gioni. Questa nuova fontana è visibile ancora oggi sulla parete posteriore del cortile del Palazzo dei Musei.

 
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