"Madama Lucrezia"

Statue parlanti
 

30/07/2001

In piazza San Marco, nell’angolo del Palazzetto Venezia, si trova la cosiddetta Madama Lucrezia, unica interlocutrice femminile tra le “statue parlanti”. Il blocco di marmo, proveniente dall’Iseo di Campo Marzio, era parte di una grande statua antica che, secondo Winckelmann, rappresenterebbe la divinità egizia Iside, per altri l’imperatrice Faustina moglie di Antonino. Il nome è collegato all’identificazione con Lucrezia d’Alagno († 1478), figlia del castellano di Torre del Greco. Giunto in quella città Alfonso d’Aragona, re di Napoli, si innamorò di Lucrezia rendendola la sua favorita. Alla morte del re la nobildonna si trasferì a Roma dove, nella sua casa del rione Monti, spesso ospitava illustri amici quali Pietro Barbo (Paolo II). Il popolo romano avrebbe battezzato la statua col nome di Lucrezia, rinomata per la sua bellezza. Altra possibile identificazione è quella con una tale Lucrezia moglie di maestro Giacomo dei Piccini da Bologna che aveva proprietà in piazza S. Marco nel XVI secolo. Sin dal ‘500 la Madama Lucrezia fa parte del cosiddetto “congresso degli arguti”, ed il primo maggio era il giorno in cui veniva festeggiata e addobbata con fiocchi ed un diadema di carote e cipolle. L’anno in cui la statua “parlò” in maniera più incisiva rendendosi protagonista della satira del momento fu il 1799, con i francesi a Roma presi di mira nelle “pasquinate”.

 
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