L’Ottocento tra Modena e Carpi
dipinto ottocentesco di una ragazza con cappello
19/05/2005
La Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi ospita fino al 12 Giugno, nelle sale della propria elegante sede, una rassegna dei migliori talenti artistici della Modena ottocentesca, presentando tra l’altro pregevoli dipinti privati, per la prima volta esposti al pubblico. Un accurato lavoro di ricerca, selezione e raccolta ha consentito di riunire oltre un centinaio di opere, tra tele, tavole, acquerelli e oli delle più celebri firme modenesi e carpigiane. Operazione non facile se si pensa che la reperibilità e l’attribuzione di tali opere restano tuttora difficili, questo per il successo commerciale che ne ha provocato la rapida dispersione in dimore private o presso collezionisti, in genere gelosi del proprio anonimato.
La mostra di Carpi offre uno spaccato sulla ricca varietà artistica dell’Ottocento modenese, proponendo opere celebri e meno note di artisti del livello, ad esempio, di Adeodato Malatesta (Modena, 1806 - 1891), fra i maggiori pittori italiani dell’Ottocento, Giovanni Muzzioli (Modena, 1854 – 1894), celebrato protagonista della pittura modenese, Gaetano Bellei (Modena, 1857 - 1922) ed Eugenio Zampighi (Modena, 1859 – Maranello, 1944), espressivi pittori di scene di genere, Giuseppe Miti Zanetti (Modena, 1859 – Milano, 1929).
Adeodato Malatesta arricchì la propria personalità sperimentatrice durante soggiorni di studio a Firenze, Venezia, Roma. Il suo straordinario talento ricettivo stimolò la pittura modenese del tempo ad affrancarsi dal linguaggio tradizionale, in direzione di un’apertura al verismo. Tale tendenza fu ispirata, nel Malatesta, dall’incontro col napoletano Domenico Morelli, ammirato alla 1a Esposizione nazionale di Firenze del 1861, e alimentata dalla costante ricerca di nuovi strumenti espressivi.
Il Malatesta fu anche fra i primi a vagliare le enormi potenzialità della fotografia (attecchita in Modena negli anni ‘50 del secolo), tentandone una sintesi sperimentale con la pittura. Sul suo autorevole esempio, dal ‘60 in poi, il modello fotografico si diffuse in varie aree ritrattistiche dell'arte modenese. Il pittore realistico Eugenio Zampighi, ad esempio, integrò il suo stile analitico e le sue minuziosissime descrizioni con le possibilità offerte dalla fotografia, realizzando numerosi scatti dei modelli che raffigurava nelle tele.
In mostra incontriamo anche la raffinata sensibilità preraffaellita di Gaetano Bellei, pittore dallo stile simbolista con tratti di visionarismo nordico, e l’originalità di Augusto Valli (Modena, 1857 – 1945), cosiddetto pittore “africanista”, per le ispirazioni derivate dalle sue spedizioni in Etiopia.
L’Ottocento. Maestri di pittura tra Modena e Carpi
1 Maggio - 12 Giugno 2005
Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, via Duomo, 1, 41012 Carpi (MO)
Orari: 10.00 -13.00; 16.00 - 19.00, Sabato, Domenica e Festivi; Giovedì su prenotazione
Ingresso libero e visite guidate gratuite per istituti scolastici.
e-mail: infofondazionecrcarpi.it; tel: 059 688732.
La mostra di Carpi offre uno spaccato sulla ricca varietà artistica dell’Ottocento modenese, proponendo opere celebri e meno note di artisti del livello, ad esempio, di Adeodato Malatesta (Modena, 1806 - 1891), fra i maggiori pittori italiani dell’Ottocento, Giovanni Muzzioli (Modena, 1854 – 1894), celebrato protagonista della pittura modenese, Gaetano Bellei (Modena, 1857 - 1922) ed Eugenio Zampighi (Modena, 1859 – Maranello, 1944), espressivi pittori di scene di genere, Giuseppe Miti Zanetti (Modena, 1859 – Milano, 1929).
Adeodato Malatesta arricchì la propria personalità sperimentatrice durante soggiorni di studio a Firenze, Venezia, Roma. Il suo straordinario talento ricettivo stimolò la pittura modenese del tempo ad affrancarsi dal linguaggio tradizionale, in direzione di un’apertura al verismo. Tale tendenza fu ispirata, nel Malatesta, dall’incontro col napoletano Domenico Morelli, ammirato alla 1a Esposizione nazionale di Firenze del 1861, e alimentata dalla costante ricerca di nuovi strumenti espressivi.
Il Malatesta fu anche fra i primi a vagliare le enormi potenzialità della fotografia (attecchita in Modena negli anni ‘50 del secolo), tentandone una sintesi sperimentale con la pittura. Sul suo autorevole esempio, dal ‘60 in poi, il modello fotografico si diffuse in varie aree ritrattistiche dell'arte modenese. Il pittore realistico Eugenio Zampighi, ad esempio, integrò il suo stile analitico e le sue minuziosissime descrizioni con le possibilità offerte dalla fotografia, realizzando numerosi scatti dei modelli che raffigurava nelle tele.
In mostra incontriamo anche la raffinata sensibilità preraffaellita di Gaetano Bellei, pittore dallo stile simbolista con tratti di visionarismo nordico, e l’originalità di Augusto Valli (Modena, 1857 – 1945), cosiddetto pittore “africanista”, per le ispirazioni derivate dalle sue spedizioni in Etiopia.
L’Ottocento. Maestri di pittura tra Modena e Carpi
1 Maggio - 12 Giugno 2005
Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, via Duomo, 1, 41012 Carpi (MO)
Orari: 10.00 -13.00; 16.00 - 19.00, Sabato, Domenica e Festivi; Giovedì su prenotazione
Ingresso libero e visite guidate gratuite per istituti scolastici.
e-mail: infofondazionecrcarpi.it; tel: 059 688732.
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