Il restauro vivo

Mosè
 

31/07/2001

In oltre 15 anni la Soprintendenza di Roma ha eseguito numerosi interventi di restauro sia all’interno che all’esterno della Chiesa di S. Pietro in Vincoli. Il restauro che verrà eseguito sulla sepoltura di Giulio II impiegherà una metodologia del tutto particolare, messa a punto da un Comitato Tecnico Scientifico composto, per il Progetto Mosè, da esperti nel campo del restauro e della comunicazione. L’intervento non prevede solo la pulitura fisica dell’opera ma una vera rivisitazione formale di tutto l’impianto architettonico, basandosi sui nuovi risultati ottenuti dalle indagini preliminari: la primitiva tonalità su cui Michelangelo aveva inserito la sua opera era molto chiara e ben si collegava al candore dei marmi e il grande arco ribassato che sormonta l’opera era libero dalle vetrate. Accorgimenti questi che davano al monumento un senso di maggiore profondità, più vicino all’iniziale progetto di mausoleo che al monumento parietale di oggi. Il lavoro di restauro architettonico include diverse fasi, a cominciare da quella relativa alla pulitura del monumento che con grande attenzione rivolta all'aspetto conservativo, mira a rimuovere i depositi grassi sedimentatisi nel tempo e a rispettare le diversità qualitative dei materiali e della finitura. Il principio base cui l’organizzazione del cantiere si ispira è la separazione funzionale e la conseguente indipendenza di movimento tra i diversi restauratori e tra questi e i visitatori. Un ponte è stato sospeso davanti alla struttura per il restauro, ad una quota di 4,40 metri, corrispondente alla cornice che divide i due ordini del gruppo marmoreo. In tal modo il visitatore ha la possibilità di vedere al piano terra il monumento totalmente libero e al livello superiore le tre statue visibili in tutta la loro grandezza insieme al lavoro in corso dei restauratori. Qui sono posizionate anche le speciali Web-Cams che diffondono il restauro su Internet e quindi in tutto il mondo. Il pubblico potrà visitare il primo cantiere di “restauro a vista” anche con l’aiuto di esperti del settore, opportunamente preparati, come l’Associazione Culturale Le Pleiadi di Roma che organizzerà una serie di visite guidate a partire dal prossimo settembre. Per informazioni sulle visite guidate rivolgersi a: Associazione Culturale Le Pleiadi tel/fax 0635404867

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