Riparte a ottobre la rassegna di Nexo Digital
Da Botticelli a Munch, in autunno la Grande Arte è al cinema
Sandro Botticelli, Venere e Marte, 1483 circa I Courtesy Nexo Digital
Francesca Grego
07/07/2022
Dopo il Salvator Mundi di Leonardo, i segreti di Tutankhamon e le divoranti passioni suscitate da Rembrandt, La Grande Arte al Cinema ci dà appuntamento in autunno per un incontro ravvicinato con i giganti della pittura. Sono tre i titoli in programma tra ottobre e novembre e spaziano dal Rinascimento al Moderno, da Venezia a Firenze fino alla lontana Norvegia. Sugli schermi di tutta Italia la rassegna di Nexo Digital partirà alla volta dei più importanti musei europei per raccontare da nuovi punti di vista i genii dell’arte di sempre.
La prima tappa, dal 3 al 5 ottobre, va dritto al cuore del Rinascimento con Tiziano. L’impero del colore: un viaggio nella favolosa Venezia all’alba del Cinquecento per conoscere da vicino un maestro dalla personalità inconfondibile. Seguendo il motto “l’arte è più potente della natura”, Tiziano ha cambiato il volto della pittura della veneta e non solo, passando alla storia come “il più eccellente di quanti hanno dipinto”. Maestro del colore e imprenditore di se stesso, diviene in pochi anni il pittore ufficiale della Repubblica Serenissima e richiama commissioni dalle più raffinate corti d’Europa. Da Ferrara a Urbino, da Mantova a Roma, fino alla Spagna di Carlo V e Filippo II, illuminerà la sua epoca e oscurerà i rivali, ispirando più tardi artisti di ogni tempo. Nel docufilm prodotto da Sky, Kublai Film, Zetagroup, Gebrueder Beetz e Arte ZDF, scritto da Lucia Toso e Marco Panichella con la supervisione di Donato Dallavalle per la regia di Laura Chiossone e Giulio Boato, lo seguiremo passo dopo passo nella sua marcia, tra indimenticabili scene mitologiche, potenti immagini sacre e ritratti che hanno fatto scuola.
Tiziano Vecellio, Venere di Urbino I Courtesy Nexo Digital
Il 7, l’8 e il 9 novembre, invece, si vola nel profondo Nord con un balzo in avanti di cinque secoli. Da 3D Produzioni e Nexo Digital arriva Munch. Amori, fantasmi e donne vampiro, diretto da Michele Mally, che firma anche la sceneggiatura con Arianna Marelli. Se l’Urlo è un’icona di portata mondiale, il resto della produzione di Edvard Munch non è poi così conosciuto. Il docufilm ci condurrà fino a Oslo alla scoperta del nuovissimo Munch Museum, spettacolare grattacielo affacciato sul fiordo che ospita l’eredità lasciata dall’artista alla sua città: 28 mila dipinti, disegni, stampe, fotografie, quaderni di schizzi ed esperimenti cinematografici. Sullo sfondo della sua Norvegia, il genio scandinavo svelerà aspetti ancora poco noti della sua ricerca e della sua personalità, dal rapporto con il tempo all’attrazione esoterica verso spiriti e fantasmi. Ad accompagnare il pubblico in questa avventura sarà un folto gruppo di esperti del pittore, ma anche scrittori e musicisti che hanno avvertito e amplificato il fascino del maestro venuto dal Nord.
Edvard Munch, Ashes © Munch, Oslo
Il terzo titolo della rassegna era atteso da tempo. Annunciato per la scorsa primavera, Botticelli e Firenze. La nascita della bellezza sarà nelle sale italiane dal 28 al 30 novembre. Al centro della scena troveremo le meraviglie della Firenze rinascimentale, ma anche i suoi lati oscuri: tra la corte di Lorenzo il Magnifico e le botteghe dove si inventa una nuova arte, una fioritura culturale senza pari convive con le lotte per il potere e intrighi di efferata violenza. Armato di soli pennelli, Botticelli ha vissuto sulla propria pelle luci e ombre di quest’epoca irripetibile. Cresciuto sotto l’ala dei Medici, il giovane Sandro si impone come l’inventore di una bellezza ideale, giunta fino a noi grazie a capolavori come la Primavera e la Nascita di Venere. Ma la morte di Lorenzo il Magnifico e l’avvento del Savonarola segnano l’inizio di un lungo oblio. Sembra incredibile, eppure Botticelli sarà ignorato per secoli, fino a quando i Pre-Raffelliti lo riscopriranno, aprendo la strada a una fortuna di lungo corso: in tempi recenti il maestro fiorentino ha attratto e ispirato creativi di ogni tipo, da Salvador Dalì a Andy Warhol, da Jeff Koons a David LaChapelle e Lady Gaga. Con la voce narrante di Jasmine Trinca, il film scritto da Francesca Priori e diretto da Marco Pianigiani per Sky, Ballandi e Nexo Digital ci invita a rivivere la parabola dell’artista, per poi tuffarci nelle suggestioni che ancora oggi è in grado di regalare.
Sandro Botticelli, Venere e Marte, 1483 circa I Courtesy Nexo Digital
La prima tappa, dal 3 al 5 ottobre, va dritto al cuore del Rinascimento con Tiziano. L’impero del colore: un viaggio nella favolosa Venezia all’alba del Cinquecento per conoscere da vicino un maestro dalla personalità inconfondibile. Seguendo il motto “l’arte è più potente della natura”, Tiziano ha cambiato il volto della pittura della veneta e non solo, passando alla storia come “il più eccellente di quanti hanno dipinto”. Maestro del colore e imprenditore di se stesso, diviene in pochi anni il pittore ufficiale della Repubblica Serenissima e richiama commissioni dalle più raffinate corti d’Europa. Da Ferrara a Urbino, da Mantova a Roma, fino alla Spagna di Carlo V e Filippo II, illuminerà la sua epoca e oscurerà i rivali, ispirando più tardi artisti di ogni tempo. Nel docufilm prodotto da Sky, Kublai Film, Zetagroup, Gebrueder Beetz e Arte ZDF, scritto da Lucia Toso e Marco Panichella con la supervisione di Donato Dallavalle per la regia di Laura Chiossone e Giulio Boato, lo seguiremo passo dopo passo nella sua marcia, tra indimenticabili scene mitologiche, potenti immagini sacre e ritratti che hanno fatto scuola.
Tiziano Vecellio, Venere di Urbino I Courtesy Nexo Digital
Il 7, l’8 e il 9 novembre, invece, si vola nel profondo Nord con un balzo in avanti di cinque secoli. Da 3D Produzioni e Nexo Digital arriva Munch. Amori, fantasmi e donne vampiro, diretto da Michele Mally, che firma anche la sceneggiatura con Arianna Marelli. Se l’Urlo è un’icona di portata mondiale, il resto della produzione di Edvard Munch non è poi così conosciuto. Il docufilm ci condurrà fino a Oslo alla scoperta del nuovissimo Munch Museum, spettacolare grattacielo affacciato sul fiordo che ospita l’eredità lasciata dall’artista alla sua città: 28 mila dipinti, disegni, stampe, fotografie, quaderni di schizzi ed esperimenti cinematografici. Sullo sfondo della sua Norvegia, il genio scandinavo svelerà aspetti ancora poco noti della sua ricerca e della sua personalità, dal rapporto con il tempo all’attrazione esoterica verso spiriti e fantasmi. Ad accompagnare il pubblico in questa avventura sarà un folto gruppo di esperti del pittore, ma anche scrittori e musicisti che hanno avvertito e amplificato il fascino del maestro venuto dal Nord.
Edvard Munch, Ashes © Munch, Oslo
Il terzo titolo della rassegna era atteso da tempo. Annunciato per la scorsa primavera, Botticelli e Firenze. La nascita della bellezza sarà nelle sale italiane dal 28 al 30 novembre. Al centro della scena troveremo le meraviglie della Firenze rinascimentale, ma anche i suoi lati oscuri: tra la corte di Lorenzo il Magnifico e le botteghe dove si inventa una nuova arte, una fioritura culturale senza pari convive con le lotte per il potere e intrighi di efferata violenza. Armato di soli pennelli, Botticelli ha vissuto sulla propria pelle luci e ombre di quest’epoca irripetibile. Cresciuto sotto l’ala dei Medici, il giovane Sandro si impone come l’inventore di una bellezza ideale, giunta fino a noi grazie a capolavori come la Primavera e la Nascita di Venere. Ma la morte di Lorenzo il Magnifico e l’avvento del Savonarola segnano l’inizio di un lungo oblio. Sembra incredibile, eppure Botticelli sarà ignorato per secoli, fino a quando i Pre-Raffelliti lo riscopriranno, aprendo la strada a una fortuna di lungo corso: in tempi recenti il maestro fiorentino ha attratto e ispirato creativi di ogni tipo, da Salvador Dalì a Andy Warhol, da Jeff Koons a David LaChapelle e Lady Gaga. Con la voce narrante di Jasmine Trinca, il film scritto da Francesca Priori e diretto da Marco Pianigiani per Sky, Ballandi e Nexo Digital ci invita a rivivere la parabola dell’artista, per poi tuffarci nelle suggestioni che ancora oggi è in grado di regalare.
Sandro Botticelli, Venere e Marte, 1483 circa I Courtesy Nexo Digital
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