Apertura straordinaria di Villa Corsini a Castello
Una giornata tra i tesori di Villa Corsini
11/04/2013
Firenze - Domenica prossima, 14 aprile, sarà un giorno speciale per l'Antiquarium di Villa Corsini a Castello, situata alle porte di Firenze. Un giorno di apertura straordinaria dedicata alla memoria dell'archeologa Antonella Romualdi, già direttrice dell’Antiquarium e del Dipartimento di Antichità Classiche della Galleria degli Uffizi, prematuramente scomparsa nel 2012, e ad uno dei suoi sogni: sostenere canile-gattile del Termine, presso Sesto Fiorentino. Saranno devoluti proprio a questo scopo i fondi che si raccoglieranno attraverso le visite di quella data e che porteranno alla scoperta dell'antico patrimonio d'arte custodito tra le mura della villa acquistata nel 1697 dalla potente famiglia del Consigliere del Granduca Cosimo III, Filippo Corsini, per la sua vicinanza alla Villa medicea della Petraia dal Consigliere del Granduca Cosimo III, e ristrutturata da Giovan Battista Foggini (1652-1725), architetto e scultore granducale, oltre che direttore delle manifatture di corte.
Tra le mura di questo raffinato palazzo di campagna trovano posto preziosi marmi, sarcofagi etruschi, e capitelli figurati che, per quasi un secolo, furono conservati nelle sale e del giardino del Museo Archeologico Nazionale di Firenze. Nelle sale della villa è infatti ospitata una galleria di statuaria classica appartenuta nella quasi totalità alle collezioni medicee. L’Antiquarium, inoltre, permette di ripercorrere idealmente la millenaria storia della piana fiorentina dall’età etrusca a quella romana, grazie ad una selezione di reperti provenienti da scavi recentissimi, molti dei quali esposti al pubblico per la prima volta. Tra le testimonianze più importanti, quelle della città etrusca di Gonfienti, gli avori fenici della tomba della Mula e lo spettacolare cippo arcaico di Settimello, databile tra il VII e il VI sec. a.c.
Nicoletta Speltra
Tra le mura di questo raffinato palazzo di campagna trovano posto preziosi marmi, sarcofagi etruschi, e capitelli figurati che, per quasi un secolo, furono conservati nelle sale e del giardino del Museo Archeologico Nazionale di Firenze. Nelle sale della villa è infatti ospitata una galleria di statuaria classica appartenuta nella quasi totalità alle collezioni medicee. L’Antiquarium, inoltre, permette di ripercorrere idealmente la millenaria storia della piana fiorentina dall’età etrusca a quella romana, grazie ad una selezione di reperti provenienti da scavi recentissimi, molti dei quali esposti al pubblico per la prima volta. Tra le testimonianze più importanti, quelle della città etrusca di Gonfienti, gli avori fenici della tomba della Mula e lo spettacolare cippo arcaico di Settimello, databile tra il VII e il VI sec. a.c.
Nicoletta Speltra
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