Fino all'8 dicembre
Alla Galleria Palatina un capolavoro giovanile di Tiziano

Il suicidio di Lucrezia, 1516, Tiziano
Ludovica Sanfelice
12/10/2015
Firenze - Fino all'8 dicembre, alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti sarà esposto "Il suicidio di Lucrezia", capolavoro giovanile di Tiziano dipinto tra il 1516 e il 1517. L'opera, conservata al Kunsthistorisches Museum di Vienna, soggiornerà temporanemente tra le statue del museo fiorentino nell'ambito dei festeggiamenti per i 125 anni dell'istituzione austriaca.
Per celebrare l'importante giubileo, molti musei europei hanno concesso prestiti eccezionali.
Palazzo Pitti, particolarmente vicino al Kunsthistorisches per l'affinità delle collezioni nate dalle raccolte dinastiche dei Medici e degli Asburgo, e in memoria dei vincoli di parentela che hanno unito le due famiglie, ha fatto la sua parte inviando a Vienna l'"Amorino dormiente" di Caravaggio.
La politica di scambi di opere esposte nella sala delle statue all’ingresso della Galleria, inaugurata con "Il suonatore di liuto" di Francesco Salviati giunto a Firenze dal museo Jaquemart-Andrée, dopo il prestito viennese proseguirà con altre opere provenienti da musei stranieri e italiani che arricchiranno, seppur temporaneamente, le collezioni, rinnovando le ragioni per tornare a visitare uno dei musei più conosciuti della città.
Consulta anche:
Guida d'arte di Firenze
Per celebrare l'importante giubileo, molti musei europei hanno concesso prestiti eccezionali.
Palazzo Pitti, particolarmente vicino al Kunsthistorisches per l'affinità delle collezioni nate dalle raccolte dinastiche dei Medici e degli Asburgo, e in memoria dei vincoli di parentela che hanno unito le due famiglie, ha fatto la sua parte inviando a Vienna l'"Amorino dormiente" di Caravaggio.
La politica di scambi di opere esposte nella sala delle statue all’ingresso della Galleria, inaugurata con "Il suonatore di liuto" di Francesco Salviati giunto a Firenze dal museo Jaquemart-Andrée, dopo il prestito viennese proseguirà con altre opere provenienti da musei stranieri e italiani che arricchiranno, seppur temporaneamente, le collezioni, rinnovando le ragioni per tornare a visitare uno dei musei più conosciuti della città.
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