Dal 15 giugno al 3 luglio nel borgo in provincia di Alessandria
Acqui Terme capitale della grafica mondiale
Opera di Nastaran Sadat Safarabadi, Biennale dell’Incisione Acqui Terme
Samantha De Martin
13/06/2019
Alessandria - Puntasecca, acquaforte, acquatinta, e ancora silografia, bulino, vernice molle. Il borgo piemontese di Acqui Terme, annoverato già da Plinio il Vecchio tra le città “fondate sulle acque” terapeutiche, ancora oggi utilizzate nei complessi termali della cittadina, parlerà per oltre due settimane tutti i linguaggi della grafica.
Dal 15 giugno al 3 luglio il piccolo centro incastonato tra i vigneti dell’Alto Monferrato, noto per il Castello dei Paleologi di origine medievale, i resti dell’acquedotto romano, il teatro di età imperiale, il “Il Figliol Prodigo”, di Arturo Martini, accoglierà l’edizione numero XIV della Biennale Internazionale per l’Incisione.
Un momento di confronto globale che in 28 anni, con oltre 3mila artisti provenienti dai cinque continenti, in rappresentanza di 67 nazioni, ha dato vita alla ricca collezione ospitata all’interno del Museo dell’Incisione.
L’edizione 2019 aprirà i battenti il 15 giugno alle 17 nella Villa Ottolenghi Wedekind, con la lectio magistralis di Paolo Bellini, ex docente di Storia dell’Incisione all’Università Cattolica di Milano, e con la premiazione dei vincitori del Premio Acqui 2019. La biennale coinvolgerà tre suggestivi luoghi del comune in provincia di Alessandria: Villa Ottolenghi Wedekind - piccolo gioiello firmato dall’architetto Marcello Piacentini e dal paesaggista Pietro Porcinai - i portici di via XX Settembre e il Camminamento del Castello dei Paleologi, che ospita il Museo dell’Incisione e che accoglierà un’antologica delle opere grafiche che hanno partecipato alle varie edizioni della Biennale dal 1991 a oggi.
“Questa edizione - spiega Andrea De Simeis, maestro cartaio e incisore già vincitore nel 2011 del Premio Acqui Giovani, a cui l’Associazione ha affidato il coordinamento artistico della Biennale 2019 - sarà solo un’anticipazione dei nuovi sviluppi della disciplina calcografica che si vedranno nei prossimi anni. Un’apertura all’universo dell’artigianato, del design e delle arti applicate, ma soprattutto l’occasione per far vivere al turista un’autentica esperienza con il territorio, che partendo dall’arte incisoria coinvolga paesaggio, enogastronomia, artigianato e benessere”.
Dal 15 giugno al 3 luglio il piccolo centro incastonato tra i vigneti dell’Alto Monferrato, noto per il Castello dei Paleologi di origine medievale, i resti dell’acquedotto romano, il teatro di età imperiale, il “Il Figliol Prodigo”, di Arturo Martini, accoglierà l’edizione numero XIV della Biennale Internazionale per l’Incisione.
Un momento di confronto globale che in 28 anni, con oltre 3mila artisti provenienti dai cinque continenti, in rappresentanza di 67 nazioni, ha dato vita alla ricca collezione ospitata all’interno del Museo dell’Incisione.
L’edizione 2019 aprirà i battenti il 15 giugno alle 17 nella Villa Ottolenghi Wedekind, con la lectio magistralis di Paolo Bellini, ex docente di Storia dell’Incisione all’Università Cattolica di Milano, e con la premiazione dei vincitori del Premio Acqui 2019. La biennale coinvolgerà tre suggestivi luoghi del comune in provincia di Alessandria: Villa Ottolenghi Wedekind - piccolo gioiello firmato dall’architetto Marcello Piacentini e dal paesaggista Pietro Porcinai - i portici di via XX Settembre e il Camminamento del Castello dei Paleologi, che ospita il Museo dell’Incisione e che accoglierà un’antologica delle opere grafiche che hanno partecipato alle varie edizioni della Biennale dal 1991 a oggi.
“Questa edizione - spiega Andrea De Simeis, maestro cartaio e incisore già vincitore nel 2011 del Premio Acqui Giovani, a cui l’Associazione ha affidato il coordinamento artistico della Biennale 2019 - sarà solo un’anticipazione dei nuovi sviluppi della disciplina calcografica che si vedranno nei prossimi anni. Un’apertura all’universo dell’artigianato, del design e delle arti applicate, ma soprattutto l’occasione per far vivere al turista un’autentica esperienza con il territorio, che partendo dall’arte incisoria coinvolga paesaggio, enogastronomia, artigianato e benessere”.
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