Sassi di Matera
Matera, Via San Giovanni Vecchio 89
- Dove: Matera, Via San Giovanni Vecchio 89
- Indirizzo: Via San Giovanni Vecchio 89
- Telefono: +39 0835 334413 (Pro Loco)
- Apertura: Per visitare i Sassi si consiglia di rivolgersi ad una delle agenzie locali
DESCRIZIONE:
I Sassi costituiscono la parte antica di Matera e corrispondono ad un’intera città scavata nel tufo. Secondo un sistema articolato che si abbarbica ai pendii del profondo vallone della Gravina, e con strutture edificate, labirinti sotterranei e ipogei cavernosi, prende vita ad un paesaggio in cui la natura rocciosa, i canyon e le architetture si fondono in armonia.
Il panorama ricorda un presepe e, nella parte che confluisce su Via Casalnuovo, conserva intatte abitazioni quasi completamente scavate nella roccia. Tra i monumenti di maggior pregio figurano la Chiesetta rupestre di Santa Lucia delle Malve nel Sasso Caveoso, fondata da una comunità benedettina intorno all’VIII secolo e la Chiesa di Madonna dell’Idris, quasi interamente scavata nella roccia, che conduce nella cripta di San Giovanni in Monterrone, decorata con affreschi di varie epoche. Altre tappe consigliate: il cimitero barbarico nel Rione Malve e le quattro chiesi rupestri del Convicinio di Sant’Antonio.
Nel Sasso Barisano merita una visita anche la Chiesa di San Pietro Barisano, una delle più grandi tra le Chiese scavate nella roccia; mentre per conoscere e comprendere usi e costumi degli abitanti degli antichi rioni dei Sassi prima dell’abbandono, è possibile visitare una tipica casa-grotta arredata con mobili ed attrezzi d’epoca.
Per la loro unicità, i Sassi sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità nel 1993.
I Sassi costituiscono la parte antica di Matera e corrispondono ad un’intera città scavata nel tufo. Secondo un sistema articolato che si abbarbica ai pendii del profondo vallone della Gravina, e con strutture edificate, labirinti sotterranei e ipogei cavernosi, prende vita ad un paesaggio in cui la natura rocciosa, i canyon e le architetture si fondono in armonia.
Il panorama ricorda un presepe e, nella parte che confluisce su Via Casalnuovo, conserva intatte abitazioni quasi completamente scavate nella roccia. Tra i monumenti di maggior pregio figurano la Chiesetta rupestre di Santa Lucia delle Malve nel Sasso Caveoso, fondata da una comunità benedettina intorno all’VIII secolo e la Chiesa di Madonna dell’Idris, quasi interamente scavata nella roccia, che conduce nella cripta di San Giovanni in Monterrone, decorata con affreschi di varie epoche. Altre tappe consigliate: il cimitero barbarico nel Rione Malve e le quattro chiesi rupestri del Convicinio di Sant’Antonio.
Nel Sasso Barisano merita una visita anche la Chiesa di San Pietro Barisano, una delle più grandi tra le Chiese scavate nella roccia; mentre per conoscere e comprendere usi e costumi degli abitanti degli antichi rioni dei Sassi prima dell’abbandono, è possibile visitare una tipica casa-grotta arredata con mobili ed attrezzi d’epoca.
Per la loro unicità, i Sassi sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità nel 1993.
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