Sala dell'Autunno
Caserta,
- Dove: Caserta,
DESCRIZIONE:
La volta della sala dell’Autunno, definita nelle notazioni inventariali del 1799 “Stanza appresso a quella dell’udienza”, fu dipinta da Antonio de Dominicis (1734-1794) con L’incontro tra Bacco e Arianna. I dipinti delle sovrapporte e dei sovraspecchi sono opera di Gaetano Starace (seconda metà del XVIII sec.) e raffigurano, a partire da sinistra: Cerere, Allegoria di Diana, Vulcano, Allegoria di Saturno, Giunone, Allegoria di Apollo, Nettuno ed Allegoria di Marte.
L’arredo è composto da quattro specchiere inserite in cornici di legno tinto bianco con intagli dorati e tre consolles con piano in marmo di Vitulano. Come nelle precedenti sale, anche in questo caso, i lavori di intaglio e le fasciature in legno e piombo che incorniciano le pareti furono realizzate da Gennaro Fiore (seconda metà del XVIII sec.), mentre le dorature e le dipinture dei fondi furono eseguite da Bartolomeo di Natale (documentato a Caserta negli anni ottanta del XVIII sec.). I lavori di decorazione di questo ambiente, portati a termine tra il 1780 ed il 1784, sono espressione di uno stile rococò ormai permeato dall’incanto di una piena arcadia.
La volta della sala dell’Autunno, definita nelle notazioni inventariali del 1799 “Stanza appresso a quella dell’udienza”, fu dipinta da Antonio de Dominicis (1734-1794) con L’incontro tra Bacco e Arianna. I dipinti delle sovrapporte e dei sovraspecchi sono opera di Gaetano Starace (seconda metà del XVIII sec.) e raffigurano, a partire da sinistra: Cerere, Allegoria di Diana, Vulcano, Allegoria di Saturno, Giunone, Allegoria di Apollo, Nettuno ed Allegoria di Marte.
L’arredo è composto da quattro specchiere inserite in cornici di legno tinto bianco con intagli dorati e tre consolles con piano in marmo di Vitulano. Come nelle precedenti sale, anche in questo caso, i lavori di intaglio e le fasciature in legno e piombo che incorniciano le pareti furono realizzate da Gennaro Fiore (seconda metà del XVIII sec.), mentre le dorature e le dipinture dei fondi furono eseguite da Bartolomeo di Natale (documentato a Caserta negli anni ottanta del XVIII sec.). I lavori di decorazione di questo ambiente, portati a termine tra il 1780 ed il 1784, sono espressione di uno stile rococò ormai permeato dall’incanto di una piena arcadia.
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