Presepe Reale
Caserta,
- Dove: Caserta,
DESCRIZIONE:
Dalla terza sala della Biblioteca si accede alla sala Ellittica, ampio ambiente caratterizzato da originali soluzioni architettoniche nella volta, elaborate per valorizzarne l’acustica. L’ambiente era originariamente destinato a teatrino domestico per la vita quotidiana della corte ed attualmente ospita il Presepe borbonico. Grande è la tradizione presepiale a Napoli alimentata dai sovrani borbonici, a cominciare da Carlo di Borbone (1716-1788) fino a Francesco I (1777-1830), cui si attribuisce una vera e propria passione per le figurine presepiali.
Nell’Archivio Storico del Palazzo è documentato come in occasione del Natale venisse allestito un grande presepe nella Reggia, cui concorrevano non solo gli artisti e gli artigiani di corte, ma gli stessi sovrani: le vestiture dei pastori costituiscano, oggi, un documento prezioso per la storia del costume dell’epoca.
Tutte le figurine erano collocate sul cosiddetto “scoglio”, struttura di base in sughero, di cui venivano eseguiti dei veri e propri progetti. Teste, mani e piedi delle figurine erano realizzati in terracotta, mentre l’anima era in stoppa e fil di ferro.
Le tempere dipinte da Salvatore Fergola (1799 -1874) - oggi esposte nella sala che ospita il presepe - raffigurano lo "scoglio" progettato dal Cobianchi nel 1844 a cui si ispira l'attuale presepe casertano allestito nel 1988.
Dalla terza sala della Biblioteca si accede alla sala Ellittica, ampio ambiente caratterizzato da originali soluzioni architettoniche nella volta, elaborate per valorizzarne l’acustica. L’ambiente era originariamente destinato a teatrino domestico per la vita quotidiana della corte ed attualmente ospita il Presepe borbonico. Grande è la tradizione presepiale a Napoli alimentata dai sovrani borbonici, a cominciare da Carlo di Borbone (1716-1788) fino a Francesco I (1777-1830), cui si attribuisce una vera e propria passione per le figurine presepiali.
Nell’Archivio Storico del Palazzo è documentato come in occasione del Natale venisse allestito un grande presepe nella Reggia, cui concorrevano non solo gli artisti e gli artigiani di corte, ma gli stessi sovrani: le vestiture dei pastori costituiscano, oggi, un documento prezioso per la storia del costume dell’epoca.
Tutte le figurine erano collocate sul cosiddetto “scoglio”, struttura di base in sughero, di cui venivano eseguiti dei veri e propri progetti. Teste, mani e piedi delle figurine erano realizzati in terracotta, mentre l’anima era in stoppa e fil di ferro.
Le tempere dipinte da Salvatore Fergola (1799 -1874) - oggi esposte nella sala che ospita il presepe - raffigurano lo "scoglio" progettato dal Cobianchi nel 1844 a cui si ispira l'attuale presepe casertano allestito nel 1988.
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