Galleria Nazionale dell'Umbria

Perugia, Corso Pietro Vannucci 19

 
  • Indirizzo: corso Pietro Vannucci 19
  • E-Mail: gan-umb@beniculturali.it
  • Telefono: +39 075 5721009
  • Apertura: da martedì a domenica 8.30-19.30 (ultimo ingresso ore 18.30)
    chiusura: tutti i lunedì, i Gennaio, 25 dicembre
  • Costo: intero € 8, ridotto € 4
 
DESCRIZIONE:
La Galleria Nazionale dell'Umbria è ospitata ai piani superiori del Palazzo dei Priori con ingresso lungo corso Vannucci. Nata dall'originario nucleo della locale Accademia del Disegno (seconda metà del XVI secolo), la raccolta è stata ampliata in maniera significativa tra la fine del Settecento e la metà dell’Ottocento e ulteriormente arricchita in seguito alla soppressione post-unitaria degli ordini religiosi. 
L’attuale percorso museografico occupa una superficie di 4.000 mq disposta su due livelli. La prestigiosa raccolta, ordinata in sequenza cronologica, ricomprende una grande varietà di opere, che spaziano da dipinti su tavola, tela e murali, alle sculture in legno e pietra, alle oreficerie e tessuti, tutti altamente esemplificativi della produzione artistica italiana tra XIII e XIX secolo.  
Tra i capolavori di epoca medievale e rinascimentale spiccano opere di Arnolfo di Cambio, di Nicola e Giovanni Pisano, Duccio di Boninsegna, Gentile da Fabriano, Beato Angelico, Benozzo Gozzoli, Piero della Francesca e Francesco di Giorgio Martini. Ampio spazio è riservato agli artisti umbri - Benedetto Bonfigli, Bartolomeo Caporali, Fiorenzo di Lorenzo e in, particolare, ai celebri dipinti di Perugino, di Pintoricchio e dei loro allievi e seguaci. Alcune sezioni sono destinate ai capolavori dell’oreficeria senese, alle tradizionali “tovaglie perugine”, alla produzione di ceramiche e mattonelle pavimentali dei secoli XV e XVI e alla raccolta di disegni, tra cui un prezioso studio a sanguigna di Federico Barocci. Il percorso prosegue con testimonianze pittoriche e scultoree del Seicento, del Settecento e dell’Ottocento, tra cui quelle di Pietro da Cortona, Orazio Gentileschi, Francesco Trevisani e Sebastiano Conca, per poi concludersi con esposizioni tematiche dedicate alla topografia perugina dell’Ottocento e alla collezione Carattoli.
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