Jacopo Tatti (Sansovino)
Firenze 1486 - Venezia 1570
Allievo di Andrea Sansovino, da cui prenderà il nome e con il quale sarà una prima volta a Roma nel 1506. I suoi esordi come scultore vedono un riferimento a Michelangelo (Bacco del Bargello, 1512) nel momento in cui quest’ultimo in veste di architetto vince il concorso per la facciata di San Lorenzo (1515) a Firenze, rimasta però incompiuta. Dal 1516 è di nuovo a Roma dove realizza la celebre Madonna del Parto in Sant’Agostino e numerosi interventi architettonici interrotti nel 1527, quando fugge dalla città per il Sacco dei Lanzichenecchi. Si trasferisce a Venezia dove rimane per il resto della sua vita e dove diviene la figura principale del rinnovamento cinquecentesco della città introducendovi per la prima volta il classicismo architettonico romano. Fu lui, infatti, a dirigere dal 1537 la riorganizzazione del centro del potere della città, Piazza San Marco, con la Libreria Marciana, la Zecca e la Loggetta ma anche a rinnovare la tradizione degli edifici privati con Palazzo Corner a San Maurizio (1545). Anche le sue opere scultoree, come i rilievi per le cantorie e la sacrestia di San Marco, saranno riferimenti chiave per la successiva scultura veneziana.