Sala delle Asse
Centro storico
La Sala, la più illustre del Castello Sforzesco di Milano, è un’eccezionale testimonianza della presenza di Leonardo da Vinci alla corte sforzesca.
- Artista: Leonardo da Vinci
- Dove: Sala delle Asse
- Realizzazione: 1498
La Sala, la più illustre del Castello Sforzesco di Milano, è un’eccezionale testimonianza della presenza di Leonardo da Vinci alla corte sforzesca.
Collocata al piano terra della torre angolare posta a Nord-Est, la Falconiera, la sala deve il suo nome al rivestimento ligneo che in epoca sforzesca si utilizzava per rendere alcuni ambienti meno freddi e più confortevoli.
La sala fu decorata da Leonardo nel 1498, sotto Ludovico il Moro, ma presto i secoli bui vissuti dal Castello sotto le dominazioni straniere nascosero per qualche tempo il ciclo dipinto.
Vi è raffigurato un finto pergolato formato dai rami fioriti e fittamente intrecciati ai quali si annoda, con un gioco prezioso, una corda d'oro. Al culmine dell'intreccio vegetale la glorificazione del buon governo del Moro è rappresentata dallo stemma araldico degli Sforza.
Si deve alle ricerche dell'architetto Luca Beltrami e dello storico tedesco Paul Müller-Valde il rinvenimento nel 1893 di significative tracce di pittura nella volta, cui seguì un ampio restauro compiuto da Ernesto Rusca nel 1902, che reinterpretò la decorazione quattrocentesca restituendo all’opera i suoi vivaci colori.
Collocata al piano terra della torre angolare posta a Nord-Est, la Falconiera, la sala deve il suo nome al rivestimento ligneo che in epoca sforzesca si utilizzava per rendere alcuni ambienti meno freddi e più confortevoli.
La sala fu decorata da Leonardo nel 1498, sotto Ludovico il Moro, ma presto i secoli bui vissuti dal Castello sotto le dominazioni straniere nascosero per qualche tempo il ciclo dipinto.
Vi è raffigurato un finto pergolato formato dai rami fioriti e fittamente intrecciati ai quali si annoda, con un gioco prezioso, una corda d'oro. Al culmine dell'intreccio vegetale la glorificazione del buon governo del Moro è rappresentata dallo stemma araldico degli Sforza.
Si deve alle ricerche dell'architetto Luca Beltrami e dello storico tedesco Paul Müller-Valde il rinvenimento nel 1893 di significative tracce di pittura nella volta, cui seguì un ampio restauro compiuto da Ernesto Rusca nel 1902, che reinterpretò la decorazione quattrocentesca restituendo all’opera i suoi vivaci colori.