È una versione in bronzo del celebre marmo che Auguste Rodin fece scolpire all’allievo Jean Escoula sulla base di un suo modello in gesso (esposto per la prima volta alla Galleria George Petit nel 1889 e oggi al Musée Rodin di Parigi). Prostrata e quasi immersa nella roccia dove espia la colpa di aver ucciso il proprio marito su ordine del padre, spossata dalla fatica di dover riempire all’infinito un otre senza fondo, la mitica figlia di Danao scolpita da Rodin sembra offrirsi all’occhio dello spettatore in tutta la sua sensualità.

DA SAPERE: si racconta che a fare da modella per il gesso sia stata la scultrice Camille Claudel (1864-1943), collega e amante di Rodin.